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Giornata contro la Violenza sulle Donne 2020

Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne: reagire non subire

Giornata Internazionale contro la Violenza sulle DonneGiornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. 


Questa giornata è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di sottolineare che la violenza contro il genere femminile è un chiaro atto di violazione dei diritti umani

Tale data segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata Mondiale dei Diritti Umani il 10 dicembre di ogni anno. Si tratta di giornate promosse nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenute dalle Nazioni Unite.

 Anche

Anche gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile comprendono un obiettivo specifico per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze. Tuttavia, necessitano di finanziamenti adeguati per apportare cambiamenti reali e significativi nella vita delle donne e delle ragazze.

Cosa si intende per violenza contro le donne?

La violenza contro il genere femminile viene considerata una manifestazione delle “relazioni di potere storicamente ineguali” fra i sessi. Si tratta di uno dei “meccanismi sociali cruciali” di dominio e discriminazione con cui le donne vengono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini per impedirne il loro avanzamento a livello sociale.

Nella risoluzione 54/134 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, pubblicata il 17 dicembre del 1999, si sottolinea cosa si intende per violenza contro le donne: “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.

La risoluzione evidenzia inoltre come la violenza contro le donne sia un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace. L’obiettivo è la messa in atto di misure volte a prevenire ed eliminare tutte le forme di discriminazione, specie per le donne maggiormente vulnerabili (appartenenti a gruppi minoritari, indigeni, donne rifugiate, donne migranti, donne che vivono in comunità rurali o remote, donne indigenti, anziane, con disabilità, e donne che si trovano in situazioni di conflitto armato).

Excursus storico

Vi siete mai chiesti cosa si nasconda dietro questa ricorrenza e perché si sia deciso di optare per questa data per celebrarla? Nelle prossime righe, troverete un breve excursus storico relativo alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. 

Il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana furono uccise le tre sorelle e attiviste politiche Mirabal, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione. 

Nel 1981, in occasione del primo incontro femminista svoltosi a Bogotà, in Colombia, si decise di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal

Nel 1991 il Center for Global Leadership of Women (CWGL) avviò la Campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, proponendo attività dal 25 novembre al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani.

Reagire non subire 

Se l’è cercata. Without me you’re nothing. Ti picchio ma ti amo. I’ll never do it again. Non lo farò più Tesoro. L’uomo era geloso. Quante scene per due schiaffi. You’re mine forever. In preda a una tempesta emotiva. No me dejes o te mato. Non lo farò più. Indossava una minigonna. Sei mia per sempre. Senza di me non sei niente… 

Queste sono solo alcune delle frasi estrapolate dai media di diverse nazioni usate per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza sulle donne o usate dal violento per motivare il suo gesto.

Messaggi offensivi, battute sessiste e offensive, gesti sessualmente espliciti… sono solo alcuni esempi di molestie subite da donne. Tuttavia, solo il 25% dichiara che qualcuno è intervenuto in sua difesa: spesso chi tace è perché non sa cosa fare. 

Il numero delle vittime e le forme di violenza

Secondi i dati dell’ISTAT, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale

Il 13,6% delle donne ha subìto violenze fisiche o sessuali da parte di partner o ex partner (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. 

La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

 Nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 91. Uno ogni tre giorni. 

Sono dati agghiaccianti, che seguitano ad aumentare. Se sei vittima, prima di tutto dì alla persona di fermarsi: qualsiasi comportamento indesiderato verbale, e/o fisico di natura sessuale è da considerare molestia. Se puoi, documenta. E poi mettiti al sicuro e chiedi aiuto.