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Come smettere di essere stanco: quello che non ti hanno mai detto

Come smettere di essere stancoCome smettere di essere stanco

Avete mai sperimentato quella stanchezza provocata dal cambio stagione? Ci svegliamo e vogliamo già tornare a letto…Strascichiamo i piedi verso l’ufficio e quella sensazione di spossatezza non se ne vuole proprio andare. Andiamo a prenderci un bel caffè, magari con un dolcetto per fare scorta di zuccheri, ma niente…Continuiamo a essere stanchi più che mai. 

Le tre parole chiave che costituiscono il punto focale su cui centrarci sono: 

  • Sonno
  • Esercizio fisico 
  • Dieta 

Nelle prossime righe, ti daremo alcuni utilissimi consigli da seguire con rigore per smettere di essere stanco.

smettere di essere stanco

Sonno

Prima di tutto, è importante cessare di assumere quantità spropositate di caffeina. Nonostante si dica che la caffeina rimane in circolo tra le 5 e le 7 ore, si tratta in realtà di una bufala. Solo la metà della quantità di caffeina che assumiamo rimane in circolo per 5-7 ore; ciò significa che l’altra metà ci mette altre 5-7 ore per essere completamente eliminata dal nostro organismo. Pertanto, il nostro consiglio è di evitare di assumere caffeina dopo mezzogiorno. In tal modo ti assicurerai di aver espulso tutta la caffeina dal corpo prima di andare a dormire.

Un altro aspetto importante è stabilizzare il proprio ritmo circadiano, ovvero quei cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che seguono un ciclo di 24 ore. Questi processi naturali rispondono principalmente alla luce e al buio e interessano la maggior parte degli esseri viventi, compresi animali, piante e microbi. Il ritmo circadiano è infatti in parte influenzato dalla luce solare. Per tale motivo, evitate di fissare per lungo tempo qualsiasi tipo di schermo prima di andare a letto. Il cervello assocerà infatti la luce blu dello schermo con il fatto che ci troviamo di giorno. Pertanto, il nostro cervello non rilascerà la melatonina necessaria per addormentarsi.

Esercizio fisico

Adesso passiamo alla parte relativa all’esercizio fisico. Sai bene quanto psicologia e fisiologia siano strettamente connesse fra loro. Sottoporsi a costante esercizio fisico provocherà un incremento del testosterone e una  diminuzione del cortisolo (l’ormone dello stress), aumentando la fiducia in se stessi.  Inoltre, il movimento è sinonimo di maggiore energia. Se ti sottoporrai a un costante esercizio fisico, avrai una maggior base energetica da poter espandere.

Pertanto, anche se non hai tempo per fare ginnastica, puoi stimolare la tua attenzione con qualche piccolo esercizio durante la giornata. La chiave è muoversi!

Dieta

Infine, la dieta. Segui tutto il giorno una sana alimentazione. Una buona colazione è un ottimo modo per iniziare la giornata, ma devono seguire anche un pranzo e una cena nutrienti. Mangiando in modo sano, avrai più nutrimento ed energie, mentre i cibi spazzatura possono farti sentire stanco e letargico.

Inoltre, evita i cibi pesanti, ricchi di amidi, grassi e zuccheri. Quando ci sentiamo stanchi ci viene subito la tentazione di uno snack dolce. Errore grave: nel breve termine funziona, ma a lungo andare ci toglie energia. Questo accade perché i cibi che contengono molti zuccheri, ne fanno impennare velocemente i livelli nel sangue. Il corpo reagisce rilasciando molta insulina per abbassare gli zuccheri. Queste oscillazioni causano stanchezza.

Ultimo punto fondamentale è assumere acqua

Giornata Mondiale della Radiologia: vantaggi e procedure di diagnostico

Giornata Mondiale della Radologia MedicaGiornata Mondiale della Radologia Medica

Sapevate che l’8 novembre è la Giornata Mondiale della Radiologia? Si tratta infatti dell’anniversario della scoperta delle radiazioni X da parte di Wilhelm Conrad Roentgen nel 1895. 

È un’occasione per mettere in risalto il ruolo della radiologia nel migliorare la cura della persona assistita, evidenziando l’importanza dei professionisti di area radiologica all’interno del contesto sanitario.

In questo articolo, vedremo che cosa si intende per radiologia medica, i principali vantaggi e alcune procedure di diagnosi radiologica.

I professionisti della radiologia

Tale team è costituito da un medico radiologo e da un tecnico sanitario di radiologia medica. Ma qual’è la differenza tra queste due figure? 

Il tecnico radiologo fa parte degli operatori sanitari dell’area tecnico-diagnostica. La sua specializzazione consiste nel saper utilizzare i macchinari a radiazioni, energia termica, ultrasuoni e risonanza magnetica. Non può lavorare da solo, ma collabora con il medico di riferimento, agendo secondo le sue indicazioni.

Il radiologo è un medico chirurgo a tutti gli effetti, specializzato in radiologia. Quindi, per svolgere questo lavoro è necessaria la laurea in Medicina: un percorso di studi che offre una preparazione più specializzata rispetto a quella del tecnico radiologo. 

Radiologia digitale: l’innovazione del settore

Fino a poco tempo fa si usava la pellicola per vedere l’esito della radiografia tradizionale e bisognava attendere lo sviluppo delle immagini. Se poi il risultato era insoddisfacente, il paziente doveva ripetere l’esame una seconda volta . 

Le moderne tecniche di radiologia digitale hanno di certo segnato il passaggio ad una nuova era. Oggi l’immagine viene acquisita, trasmessa al computer e riprodotta in modo chiaro e preciso e in tempo reale sullo schermo. 

Vantaggi della radiologia digitale 

Oggigiorno, grazie ai progressi compiuti all’inizio del secolo scorso, è possibile effettuare la radiografia in formato digitale, che elimina il bisogno della pellicola e consente di gestire liberamente le immagini da un computer.

 Ecco alcuni dei vantaggi derivanti dall’utilizzo dei sistemi digitali: 

  • Immagini di qualità superiore

Le macchine radiografiche digitali offrono una qualità d’immagine superiore perché il software integrato permette di manipolare i fattori che determinano la nitidezza della visualizzazione, come lo zoom, il contrasto, la luminosità e gli istogrammi.

Inoltre, gli utenti possono memorizzare le immagini diagnostiche su un computer e accedervi da lì, consentendo un miglioramento della visualizzazione fino al 70%. In questo modo, gli specialisti possono essere di gran lunga più sicuri nella valutazione dei pazienti.

  • Maggiore precisione

Grazie all’elevata qualità delle immagini offerte dalle apparecchiature di radiologia digitale, è stato dimostrato che offrono una maggiore precisione nella rilevazione di alcune patologie, come il cancro al seno. Questa piccola differenza può essere cruciale nel fornire una diagnosi tempestiva e salvavita.

  • Sicurezza del paziente

Con le apparecchiature radiografiche digitali, i pazienti sono esposti a una percentuale di radiazioni molto inferiore rispetto alle apparecchiature convenzionali; in particolare, l’incidenza delle radiazioni ionizzanti è ridotta del 50-80%. Questo perché l’elevata precisione e nitidezza delle apparecchiature odierne non richiede esami così rigorosi o più di un’esposizione per ottenere un’immagine adeguata per la diagnosi.

  • Ottimizzazione dei tempi e dei costi

Grazie all’elevata nitidezza delle immagini offerta dalle apparecchiature radiologiche digitali, gli operatori non dovranno eseguire esami così impegnativi sui pazienti. Al contrario, saranno in grado di avere risultati affidabili in tempi più brevi, facilitando il processo, riducendo i tempi e offrendo un servizio sanitario migliore grazie a diagnosi tempestive per i pazienti.

Inoltre, poiché questi nuovi sistemi non necessitano di pellicole per funzionare, si ridurranno i costi e gli sprechi di materiale. Pertanto, investire in apparecchiature digitali non è solo una decisione intelligente, ma anche una questione di sostenibili

Procedure di radiologia diagnostica

Esistono diversi metodi per ottenere immagini che aiutano a individuare, diagnosticare o monitorare le condizioni mediche. Tra questi vi sono:

Raggi X

I raggi X o le radiografie semplici vengono spesso eseguiti per esaminare le ossa, il torace o l’addome. Con i raggi X, le strutture più dense, come le ossa, appaiono bianche (opache), mentre le aree piene d’aria (come i polmoni) appaiono nere. La maggior parte delle strutture del corpo presenta una sfumatura di grigio tra queste due.

Le radiografie possono essere utilizzate da sole per diagnosticare condizioni come fratture, alcune polmoniti o un’ostruzione intestinale. Ma spesso sono necessari ulteriori studi di imaging.

Ad esempio, le radiografie del torace possono talvolta identificare un tumore al polmone. Alcune fratture (come le fratture da stress) possono essere viste solo con la risonanza magnetica.

L’area del corpo da studiare può porre dei limiti all’efficacia dei raggi X. Nelle regioni in cui diverse strutture si sovrappongono (ad esempio, la clavicola, il cuore e il polmone sul lato sinistro del torace), è meno probabile che un’anomalia sia visibile rispetto a una radiografia dell’avambraccio.

Le tecniche radiografiche specializzate possono essere utilizzate per individuare particolari condizioni. Ad esempio, la mammografia digitale è una tecnica radiografica che utilizza radiazioni a basso dosaggio per rilevare il cancro al seno, mentre le radiografie panoramiche sono utilizzate per rilevare le malattie dentali.

Tomografia computerizzata (TC)

La tomografia assiale computerizzata (TAC o TC) utilizza una serie di raggi X e un computer per produrre un’immagine trasversale dell’interno del corpo. La TAC fornisce maggiori dettagli rispetto a una radiografia e può definire meglio le aree in cui i tessuti si sovrappongono. La TAC è in grado di rilevare anomalie più piccole rispetto a quelle riscontrabili con una radiografia convenzionale.

L’uso di coloranti di contrasto per la TC può migliorare ulteriormente la visualizzazione in alcune aree, come il tratto digestivo. In alcune situazioni, procedure TC come l’angiografia TC possono fornire informazioni che altrimenti richiederebbero una procedura più invasiva.

Risonanza magnetica (RM)

La risonanza magnetica utilizza forti campi magnetici e onde radio per produrre immagini dell’interno del corpo. Mentre la TC è spesso un metodo migliore per valutare le ossa e i vasi sanguigni, la RM è spesso un esame migliore per valutare i tessuti molli, come il cervello, il midollo spinale, i nervi, i muscoli, i tendini e il tessuto mammario.

Per quanto riguarda i disturbi del cervello, del midollo spinale e dei nervi periferici, la risonanza magnetica ha permesso agli operatori sanitari di diagnosticare condizioni che in passato potevano essere solo ipotizzate clinicamente (es. la sclerosi multipla).

Ad eccezione della PET/CT, la maggior parte delle tecniche di imaging sono strutturali ma non funzionali. Ciò significa che rivelano la struttura di un’area del corpo ma forniscono informazioni sulla funzione.

Come nel caso della TC, per definire meglio le regioni sottoposte a scansione viene spesso utilizzato il contrasto. La tecnologia della risonanza magnetica può anche essere utilizzata come alternativa a procedure più invasive, come l’angiografia a risonanza magnetica (MRA).

Un vantaggio della risonanza magnetica è che non utilizza radiazioni ionizzanti, che sono state collegate a un aumento del rischio di cancro, soprattutto nei bambini. I limiti includono:

  • il costo;
  • l’indice di massa corporea (la risonanza magnetica è difficile nelle persone molto in sovrappeso);
  • non può essere utilizzata nelle persone che hanno metalli nel corpo.

L’ecografia utilizza onde sonore (energia acustica) per produrre immagini in movimento di una parte del corpo. Conosciuta soprattutto come metodo per esaminare il feto durante la gravidanza, l’ecografia è particolarmente utile per alcune condizioni mediche.

L’ecografia non comporta radiazioni ed è quindi sicura in gravidanza. Poiché dipende dalla ricerca di un contrasto (ad esempio tra una massa solida e una piena di liquido), è meno utile per distinguere le condizioni in cui non è presente tale contrasto nella densità dei tessuti.

Scansioni di medicina nucleare

L’imaging di medicina nucleare comprende tecniche che utilizzano materiale radioattivo (“traccianti radioattivi”) che viene poi rilevato da una telecamera per produrre immagini dell’interno del corpo. Mentre la maggior parte dei metodi di imaging sono considerati strutturali, cioè descrivono le strutture all’interno del corpo, queste scansioni sono utilizzate per valutare il funzionamento delle regioni del corpo.

In alcuni casi, la sostanza radioattiva può essere utilizzata anche per trattare un tumore (ad esempio, l’uso dello iodio radioattivo per trattare il tumore alla tiroide).

Imaging molecolare

Possono essere utilizzate anche altre tecniche specializzate, dette di imaging molecolare. Queste includono procedure come la TC di perfusione, la TC a doppia energia e l’imaging ottico.


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BLACK FRIDAY ILERNA: quattro venerdì di sconti

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Il Black Friday ILERNA arriva in anticipo e si quadruplica! 

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Come funziona il Black Friday a ILERNA Online Italia

Gli sconti del Black Friday si applicheranno solo sull’acquisto di due o più moduli dello stesso corso di formazione, e risultano variabili in funzione del numero di moduli a cui l’utente si iscrive, nonché delle date in cui viene effettuato il pagamento. 

Saranno escluse e pertanto non scontate, indipendentemente dal corso di formazione prescelto, le materie relative alla Formazione in Centri di Lavoro (tirocinio). Inoltre, non saranno inclusi nella promozione altri prodotti offerti da ILERNA Online, quali, ad esempio, il materiale didattico eventualmente acquisito.

Come beneficiare degli sconti del Black Friday

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A chi è rivolto

Potranno beneficiare degli sconti del Black Friday solo gli attuali studenti di ILERNA Online Italia

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In cosa consiste la medicina nucleare e a cosa serve

medicina nucleareLa medicina nucleare

La medicina nucleare è una delle branche della medicina che negli ultimi anni viene sempre più utilizzata per individuare con precisione una grande quantità di malattie. Tuttavia, il suo nome non ispira la fiducia di chi non la conosce.  Per tale motivo, nelle prossime righe spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste, i suoi utilizzi, vantaggi e le possibili controindicazioni.

medicina nucleare

Che cos’è la medicina nucleare?

La medicina nucleare è una branca della medicina che diagnostica e tratta diverse malattie attraverso l’applicazione di radiotraccianti o radiofarmaci.  Queste sostanze sono radioattive e vengono introdotte nell’organismo in piccole quantità, tramite iniezione in vena, ingestione orale o inalazione come gas, con l’obiettivo di monitorarle dall’esterno.

Il radiofarmaco viene distribuito in tutto il corpo umano e raccolto da un dispositivo di rilevamento delle radiazioni noto come gamma camera. Una volta immagazzinate digitalmente, le informazioni vengono elaborate e si ottengono immagini funzionali e molecolari. Questi permettono di analizzare il funzionamento degli organi e dei tessuti sottoposti a scansione.

La medicina nucleare si differenzia da altre modalità diagnostiche in quanto è una tecnica non invasiva e permette di identificare diverse anomalie senza richiedere interventi chirurgici o l’introduzione di dispositivi nell’organismo.

A cosa serve la medicina nuclear?

La medicina nucleare viene utilizzata per ottenere immagini dello stato di un determinato organo, generando informazioni molto utili che aiutano a diagnosticare, nel modo più preciso possibile, anche la più piccola anomalia. Attualmente è uno dei test più efficaci, in quanto è in grado di individuare le malattie nelle loro fasi iniziali e di facilitarne il trattamento. Se si applicassero altre tecniche, probabilmente non sarebbe possibile rilevare questi cambiamenti a livello cellulare.

Le tecniche maggiormente utilizzate nella medicina nucleare 

Come già detto, le tecniche utilizzate in medicina nucleare non sono invasive. Ciò significa che, di norma, si tratta di esami completamente indolore. I test più comunemente utilizzati sono elencati di seguito:

  • Tomografia a emissione di positroni (PET).
  • Tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli.
  • Imaging cardiovascolare.
  • Scansioni ossee.
  • Radioterapia.

Utilizzi della medicina nucleare 

Non è raro che la grande maggioranza dei pazienti non conosca la medicina nucleare. Tuttavia, con il passare del tempo e i progressi della medicina, queste terapie basate sull’uso di sostanze radioattive sono sempre più utilizzate per malattie come il cancro, le patologie cardiache o i disturbi cerebrali. Tra i suoi usi più importanti, troviamo i seguenti:

  • Valutazione del danno cardiaco dopo un infarto.
  • Individuazione e trattamento di vari tipi di cancro (colon, polmone, linfoma, ecc.).
  • Diagnosi accurata delle malattie di tipo arterioso nei pazienti ad alto rischio.
  • Valutazione del cuore prima e dopo la chemioterapia.
  • Diagnosi ed evoluzione di malattie come la demenza e l’Alzheimer.
  • Analisi della funzione polmonare differenziale per la riduzione o il trapianto di polmone.
  • Esame delle ossa per verificare la presenza di fratture, infezioni o artrite.
  • Determinare la presenza di metastasi ossee.
  • Valutazione di anomalie cerebrali come convulsioni, perdita di memoria o blocco del flusso sanguigno.
  • Misurazione della funzione della ghiandola tiroidea per individuare l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo.
  • Diagnosi di un disturbo delle cellule del sangue.

Controindicazioni della medicina nucleare 

Sebbene la medicina nucleare sia considerata una tecnica non invasiva e sicura, si tratta comunque di un metodo controverso  a causa della possibile contaminazione che può derivare dall’uso di radiofarmaci. La dose totale somministrata ai pazienti è talmente bassa da non comportare alcun rischio per la salute.

Tuttavia, va anche detto che le dosi somministrate non sono uguali per tutti i pazienti, in quanto possono variare a seconda del peso o dell’organo da studiare. In alcuni casi molto limitati, possono verificarsi effetti collaterali, come ad esempio:

  • Basso rischio di radiazioni.
  • Reazioni allergiche agli isotopi radioattivi o ai radiofarmaci.
  • Lieve dolore dopo l’iniezione endovenosa.

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Igienista dentale e assistente alla poltrona: che differenze ci sono

igienista-ASO

Igienista dentale e assistente alla poltrona sono due delle figure che più comunemente incontriamo nello studio di un dentista.

Vi siete mai domandati quali siano le loro competenze professionali? Ebbene, se lo avete fatto, ma non avete saputo trovare una risposta esaustiva, ve la forniamo di seguito.

La figura dell’igienista dentale 

In Italia, l’igienista dentale è un professionista che ha ottenuto una laurea triennale in Igiene Dentale, non acquisendo un titolo medico ma di operatore sanitario. 

In Spagna, la professione di igienista dentale compare nel 1986, quando viene creato il titolo professionale di secondo grado. L’origine di questa professione risale al XIX secolo, quando il dottor Alfred Fones affermò che esistevano una serie di mansioni che potevano essere realizzate da professionisti qualificati non odontoiatri, che però potevano collaborare a stretto contatto con loro. 

Per quanto venga riconosciuto l’immaginario collettivo lo percepisca come semplice assistente di un odontoiatra, il conseguimento di tale titolo permette anche all’igienista dentale di lavorare in completa autonomia, eseguendo pulizie dei denti sui pazienti.

Percorso di studi

In Spagna, a differenza dell’Italia, per diventare igienista dentale non è necessario essere in possesso di una laurea triennale. Il titolo che abilita all’esercizio della professione rilasciato in Spagna si ottiene realizzando un corso di formazione professionale (denominato Ciclo de Formación Profesional de Grado Superior), il quale ha una durata approssimativa di due anni. I corsi comprendono 14 materie più un tirocinio formativo, a cui si può accedere una volta superato il 70% delle materie previste e che può essere svolto in una struttura privata di conoscenza In nessun caso, può trattarsi di una clinica di proprietà familiare. In caso contrario, ci occuperemo noi di ricercare una struttura disponibile.

Mansioni dell’igienista dentale 

L’igienista dentale si occupa di diverse funzioni che possono essere suddivise in queste tre aree:

  • ambito amministrativo; 
  • ambito salute pubblica;
  • ambito tecnico-assistenziale.

Per quanto concerne la prima area, la principale mansione consiste nel collaborare alla programmazione e all’organizzazione dell’agenda e alla registrazione dei dati.

In quanto alle mansioni relative all’ambito salute pubblica, possiamo citare le seguenti: 

  • Raccogliere informazioni sullo stato del cavo orale
  • Realizzare esami del cavo orale sulla popolazione.
  • Favorire l’educazione sanitaria, fornendo istruzioni sull’igiene e sulla dieta adeguata da seguire. 

Infine, per quanto riguarda le mansioni in ambito tecnico-assistenziale, troviamo quanrto segue: 

  • Prendere impronte e fare radiografie
  • Eliminare tartaro e macchie dai denti
  • Collocare e ritirare la diga di gomma.
  • Realizzare la lucidatura delle otturazioni
  • Somministrare fluoruri topici.
  • Collocare e ritirare i fili di retrazione.
  • Apporre i sigillanti con tecniche non invasive. 

La figura dell’assistente alla poltona

Diversa è invece la figura dell’assistente alla poltrona di studio odontoiatrico, conosciuta anche come ASO. Per svolgere questo lavoro non è necessario intraprendere un percorso universitario o essere in possesso di una laurea in ambito medico, ma è sufficiente avere un diploma di scuola secondaria e, spesso consigliato ma non obbligatorio, frequentare di un corso di formazione al fine di ottenere un attestato qualificante.

In Spagna, il titolo non è riconosciuto dal Ministerio de Educación, pertanto le incombenze legate a questa figura professionale vengono svolte prevalentemente  da assistenti infermieri. 

Mansioni dell’ASO

I suoi compiti principali sono: 

  • Far accomodare i pazienti
  • Preparare i materiali e conservarli.
  • Pulire, disinfettare e sterilizzare gli strumenti
  • Controllare le attrezzature e i mobili.
  • Agevolare la vista, ritrarre i tessuti molli, cambiare le apparecchiature e aspirare (lavoro a quattro mani). 

Pertanto, l’assistente alla poltrona può interagire emotivamente ed empaticamente con i pazienti, ma non ha le competenze per lavorare su di loro, neanche per eseguire pulizie dei denti o valutazioni.


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Sintomi osteoporosi: come sapere se se ne soffre

sintomi osteoporosiOsteoporosi: sintomi e trattamento

Sapevate che nel corso della vita, circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni? La causa di ciò è l’osteoporosi, che colpisce circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa. 

Secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2020, l’8,1% della popolazione italiana ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni.

Le fratture da fragilità per osteoporosi hanno grandi conseguenze, sia in quanto a mortalità che a disabilità motoria.

Nelle seguenti righe, tratteremo nel dettaglio i sintomi di questa patologia e la tipologia di trattamento da adottare.

Che cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea. Le ossa tendono a diventare più porose, il numero e le dimensioni delle cavità o delle cellule al loro interno aumentano, sono più fragili, meno resistenti ai colpi e si rompono più facilmente.

Esistono due tipologie di osteoporosi:

  • Osteoporosi primaria: include le varietà post-menopausale e senile.
  • Osteoporosi secondaria: è dovuta a diverse patologie e all’assunzione di alcuni farmaci nel medio-lungo periodo.

Cause dell’osteoporosi 

Nel corso della vita si verificano numerosi cambiamenti metabolici all’interno dell’osso, alternando fasi di distruzione e formazione ossea. Queste fasi, oltre ad essere regolate da diversi ormoni, dipendono inoltre dall’attività fisica, dalla dieta, dalle abitudini tossiche e dalla vitamina D.

In condizioni normali, una persona raggiunge il picco di massa ossea (PMO) all’età di 30-35 anni. Dopo questo punto, si verifica una naturale perdita di massa ossea.

Le donne soffrono più frequentemente di osteoporosi per diversi motivi: il loro picco di massa ossea è spesso inferiore a quello degli uomini e la menopausa accelera alquanto la perdita di massa ossea (osteoporosi postmenopausale).

Esistono inoltre molte altre cause di osteoporosi:

  • alcolismo;
  • farmaci (glucocorticoidi, trattamenti ormonali utilizzati per la cura del cancro al seno e alla prostata…);
  • malattie reumatiche infiammatorie;
  • insufficienza endocrina, epatica, renale.

Sintomi

L’osteoporosi è definita un’epidemia silenziosa perché tende a non manifestare sintomi fino a quando la perdita di massa ossea è così significativa da provocare fratture. Le fratture più frequenti sono quelle vertebrali, dell’anca e del polso (frattura di Colles o frattura dell’estremità distale del radio). La frattura dell’anca è di particolare importanza perché è considerata un evento grave in quanto richiede un intervento chirurgico, il ricovero in ospedale e una perdita di qualità della vita per il paziente, anche se solo per un breve periodo di tempo.

Tra altri sintomi, troviamo:

  • Dolore al ginocchio
  • Calcoli Renali
  • Coxalgia
  • Cruralgia
  • Dolore al collo
  • Dolore all’anca
  • Dolore alla Mano e al Polso
  • Dolore alle ossa
  • Dolore dorsale
  • Dolori Muscolari
  • Fratture ossee
  • Gambe dolenti
  • Ipercalcemia
  • Ipercifosi
  • Iperlordosi
  • Mal di Schiena
  • Osteopenia
  • Reumatismi
  • Trombocitosi.

Diagnosi

Sebbene si tratti di una malattia silenziosa, i reumatologi hanno ad oggi a disposizione un’ampia gamma di strumenti per diagnosticarla precocemente e adattarne il trattamento. L’obiettivo di ciò è prevenire la perdita di massa ossea e combattere l’osteoporosi.

Esistono abitudini di vita che possono contribuire a migliorare la qualità delle ossa, come un’adeguata assunzione di calcio, l’esercizio fisico e il non fumare. L’apporto giusto può essere fornito da alimenti naturali ricchi di calcio (soprattutto il latte e i suoi derivati) o da integratori sotto forma di farmaci (sali di calcio). In quest’ultimo caso, la quantità e il programma di somministrazione devono essere monitorati dal medico.

Analogamente, la vitamina D è una sostanza essenziale per le ossa. Il suo fabbisogno giornaliero è soddisfatto principalmente dalla formazione di vitamina D nella pelle quando questa è esposta ai raggi solari.

Trattamento

L’obiettivo del trattamento dell’osteoporosi è quello di ridurre il numero di fratture da fragilità.

Come misura generale, si raccomanda di mantenere uno stile di vita sano, come una dieta equilibrata e ricca di calcio, la rinuncia al fumo e al consumo eccessivo di alcol, nonché l’esercizio fisico controllato quotidiano per prevenire le cadute. Inoltre, alcune persone possono richiedere integratori di calcio e vitamina D.

Il trattamento antiriassorbitivo è quello che previene la perdita di tessuto osseo. Questo gruppo comprende farmaci come i bifosfonati, il denosumab, i modulatori selettivi del recettore estrogenico (raloxifene, bazedoxifene) e gli estrogeni. Il trattamento osteoformante, come suggerisce il nome, stimola la formazione di nuova ossa e questo gruppo comprende la teriparatide. Infine, il farmaco con un meccanismo d’azione misto (antiriassorbente e osteoformante) è il ranelato di stronzio.

Tuttavia, il reumatologo valuterà le caratteristiche del paziente, la sua storia patologica e i fattori di rischio per l’osteoporosi e deciderà in ogni situazione quale sia il farmaco più appropriato in ciascun caso.


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Classificazione ossa: caratteristiche e funzioni principali

classificazione ossaClassificazione delle ossa

La diagnostica per immagini permette di visualizzare alcune strutture del corpo, come ossa e organi, in modo assolutamente non invasivo, indolore e molto rapido.

 Oggi vedremo nello specifico caratteristiche e funzioni principali delle ossa, tematica basica fondamentale per essere degli ottimi TSRM

Che cosa sono le ossa?

Le ossa sono una forma specializzata di tessuto connettivo specializzato, fortemente dinamico e plastico. Nel corpo umano, si contano ben 212 ossa.

Nel loro insieme, partecipano alla formazione del sistema scheletrico, una struttura dotata di numerose e importantissime funzioni.

Caratteristiche generali

Il tessuto osseo è formato dalla seguenti parti: 

  • PARTE ORGANICA:  è costituita da cellule proprie del tessuto osseo volte all’accrescimento, produzione e riassorbimento del tessuto stesso, oltre che da matrice extracellulare.
  • PARTE INORGANICA: numerosi sali minerali quali i fosfati di calcio, il magnesio e i citrati di sodio, manganeso, potassio, costituiscono la parte inorganica.

Il 35% del peso secco dell’osso è costituito dalla matrice extracellulare, che è responsabile della robustezza ed elasticità; mentre, la componente inorganica mineralizzata rappresenta il 65% del peso secco e conferisce compattezza e durezza. Inoltre, è bene ricordare che con l’avanzare dell’età, cambiamenti nella propria dieta e nelle condizioni generali dell’individuo, il tessuto osseo va incontro a diversi cambiamenti strutturali e funzionali. 

Il tessuto osseo è soggetto ad un fisiologico rimodellamento, necessario per la guarigione della fratture e l’adattamento dello scheletro all’uso meccanico, nonché per l’omeostasi* del calcio. Infatti, è bene sottolineare che uno squilibrio del riassorbimento e della formazione ossea si traduce in diverse malattie.

Le superfici esterne delle ossa sono rivestite dal periostio, una spessa capsula connettivale a fibre intrecciate, che protegge l’osso e supporta l’azione trofica mediata dai vasi sanguigni di cui è ricco. Se nella faccia esterna del periostio sono presenti poche cellule e molte fibre di collagene (strato fibroso), nella faccia interna vi sono invece poche fibre, numerosi capillari sanguigni e cellule osteoprogenitrici. Dal periostio si dipartono trasversalmente fibre connettivali, che costituiscono un sistema di ancoraggio all’osso. Le superfici interne dell’osso, infine, sono costituite dall’endostio, uno strato di cellule squamose e fibre connettivali.

*Il mantenimento della omeostasi adeguata di calcio, e pertanto della calcemia, è un processo complesso e dinamico che implica l’assorbimento e l’eliminazione del calcio nell’intestino, la filtrazione e il riassorbimento nel rene, la conservazione e la mobilizzazione nello scheletro.     

Funzioni delle ossa

Le principali funzioni svolte dalle ossa sono le seguenti:

  • PROTEZIONE: proteggono diversi organi e strutture interne (si pensi alla funzione di protezione svolta dal cranio nei confronti del cervello).
  • RISERVA E DEPOSITO: fungono da riserva e deposito di minerali quali calcio, fosforo, sodio e magnesio, che sono indispensabili per regolare diversi meccanismi fisiologici.
  • FORMA E SOSTEGNO: le ossa costituiscono il sostegno del capo, del tronco, degli arti e degli organi interni. Inoltre, conferiscono al corpo determinate forme, che variano leggermente in base al sesso, all’etnia, all’età e alle caratteristiche individuali. Grazie alla regolazione ormonale, l’organismo, utilizza  le ossa come fonte di questi minerali al momento del bisogno o come riserva quando questi sono presenti in eccesso.
  • MOVIMENTO: i muscoli scheletrici, inserendosi sulle ossa tramite tendini, consentono spostamenti dell’intero corpo o di parti di esso, agendo come componente attiva del movimento (le ossa sono la componente passiva).
  • PRODUZIONE CELLULE SANGUIGNE: Il midollo osseo in loro presente è in grado di produrre le cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine).

Classificazione ossa

Le ossa del corpo umano hanno diverse forme e dimensioni, che conferiscono a ciascuna di esse funzioni diversificate. In base a queste loro caratteristiche vengono distinte in: ossa lunghe, quando la lunghezza prevale sulle altre dimensioni; ossa piatte o larghe, quando larghezza o lunghezza prevalgono sullo spessore; ossa brevi, quando le tre dimensioni sono pressoché uguali.

  1. OSSA LUNGHE: sono formate da una parte centrale, detta diafisi, e da due estremità, dette epifisi. Le epifiisi contraggono rapporti con le ossa vicine e sono provviste di superficie articolare; mentre la diafisi è costituita da tessuto compatto e da una cavità in cui è generalmente contenuto il midollo osseo. Tipiche ossa lunghe sono quelle degli arti (femore, tibia, fibula, omero, radio, ulna). Talvolta, si distingue una terza, piccola, zona cartilaginea, chiamata metafisi ed essenziale per la crescita in lunghezza delle ossa lunghe. Essa è presente nel bambino e nel giovane adolescente, mentre scompare nell’adulto.
  2. OSSA CORTE O BREVI: sono caratterizzate da lunghezza e diametro di simile misura, e costituite da tessuto spugnoso completamente avvolto da una lamina di tessuto compatto. Esempi di ossa corte del corpo umano sono quelle del polso, del calcagno e delle vertebre.
  3. OSSA PIATTE: come le ossa lunghe, sono dotate di una parte centrale di tessuto spugnoso, il diploe, in cui si trova il midollo osseo. Il tutto è ricoperto da due strati (uno per lato) di tessuto compatto (detti tavolati). Tipiche ossa piatte sono quelle del cranio, del bacino e dello sterno.
  4. OSSA IRREGOLARI: sono caratterizzate da una forma irregolare (sfenoide ed etmoide del cranio).
  5. OSSA PNEUMATICHE: sono dotate di piccole cavità (seni) piene d’aria che comunicano con le cavità nasali (mascellare, frontale, sfenoide ed etmoide).
  6. OSSA SESAMOIDI: a livello tendineo, favoriscono la meccanica del movimento. Ad esempio, la rotula è un osso sesamoide che, oltre a proteggere il ginocchio, facilita l’azione del muscolo quadricipite durante l’estensione della gamba.
  7. OSSA WORMIANE: si tratta di piccole ossa piatte soprannumerarie situate, ma solo in alcuni individui, tra le ossa craniche, lungo il decorso delle suture.

Ti appassiona il mondo della radiologia medica? Allora dai un’occhiata al Corso di Tecniche di Radiologia Medica: 2.000 ore di intenso apprendimento con i migliori del mercato della formazione professionale.

La radioprotezione

radioprotezioneLa radioprotezione

ILERNA Online Italia ha appena allargato la sua offerta formativa, introducendo un Corso online in Tecniche di Radiologia Medica.

Una delle materie che si tratteranno nel corso del primo semestre riguarda la disciplina della radioprotezione, anche detta protezione sanitaria contro le radiazioni ionizzanti, nata come campo applicativo della radiobiologia cui è connessa. 

Se siete interessati a scoprire di più circa questa disciplina, continuate a leggere. 

radioprotezione

Cos’è la radioprotezione

La radioprotezione è intesa come studio e prevenzione degli effetti dannosi delle radiazioni sull’uomo e l’ambiente.

Si tratta di una disciplina relativamente giovane, che ha avuto inizio alla fine del 1800 con la scoperta dei raggi X per conto del fisico tedesco Wilhelm Röntgen.

La protezione dalle radiazioni ionizzanti, ovvero particolari tipi di radiazioni elettromagnetiche o particelle subatomiche dotate di una quantità di energia sufficiente per “ionizzare” la materia che attraversano, è resa particolarmente efficace dai seguenti aspetti: 

  • la conoscenza della loro natura;
  • l’applicazione della dosimetria, cioè il calcolo della dose assorbita;
  • l’impiego di avanzati metodi di misura.

Principi della radioprotezione

Il sistema di protezione dalle radiazioni ionizzanti proposto dalla ICRP (International Conference on Pattern Recognition), e accolto dalla maggior parte delle normative nazionali ed internazionali, si basa su 3 principi:

  • La giustificazione: per ogni pratica con impiego di radiazioni, tale principio richiede la valutazione preventiva dei rischi e dei benefici e che i secondi siano nettamente superiori ai primi.

“Le esposizioni mediche devono mostrare di essere sufficientemente efficaci mediante la valutazione dei potenziali vantaggi da esse prodotti, inclusi i benefici diretti per la salute della persona e della collettività, rispetto al danno che l’esposizione potrebbe causare, tenendo conto dell’efficacia, dei vantaggi e dei rischi di tecniche alternative disponibili, che non comportano un’esposizione alle radiazioni ionizzanti ovvero ne comportano una minore” ed ancora “tutte le esposizioni mediche individuali devono essere giustificate preliminarmente, tenendo conto degli obiettivi specifici dell’esposizione e delle caratteristiche della persona interessata” (DLgs 187/00).

  • L’ottimizzazione: consiste nell’adozione di tutte le metodiche adeguate a ridurre, quanto possibile, l’esposizione alle radiazioni, secondo alcuni parametri di protezione:
    • la distanza dalla sorgente di radiazioni, all’aumentare della quale il rischio si riduce generalmente come l’inverso del suo quadrato;
    • il tempo di esposizione, che deve essere ridotto il più possibile compatibilmente con le esigenze lavorative;
    • l’adozione di adeguate schermature, che devono essere progettate in considerazione del tipo e dell’intensità delle radiazioni da schermare;
    • il controllo della contaminazione radioattiva, che deve essere mantenuta entro livelli molto contenuti.
  • I limiti di dose: sono imposti dalla normativa nazionale vigente, per lavoratori esposti e individui della popolazione e corrispondono a quelli raccomandati in ambito internazionale dalla ICRP. La somma delle dosi ricevute e impiegate non deve superare i limiti prescritti, in accordo con le disposizioni legislative e i relativi provvedimenti applicativi.

Esposizione alle radiazioni 

Secondo quanto indicato dall’Ordine dei tecnici Sanitari di Radiologia Medica, esistono tre tipologie di esposizioni alle radiazioni:

  • Lavorativa: si riferisce all’esposizione ricevuta durante un’attività lavorativa.
  • Medica: comprende quanto segue
    • esposizione di una persona per un’indagine diagnostica o di un trattamento terapeutico;
    • esposizione di persone non esposte per lavoro, ma che coscientemente e volontariamente assistono persone sotto terapia e diagnosi;
    • esposizione di volontari inseriti in un programma di ricerca biomedica.
  • Della popolazione: comprende tutte le esposizioni che non sono lavorative o mediche.

Danni prodotti sull’uomo dalle radiazioni 

I danni prodotti sull’uomo si distinguono in:

  • Danni somatici deterministici: Compaiono al superamento di una dose-soglia caratteristica di ogni effetto. Il superamento di un valore, definito dose-soglia caratteristica di ogni effetto, comporta l’insorgenza dell’effetto in tutti gli irradiati. Con l’incrementare della dose, aumenta la gravità delle conseguenze a livello clinico.
  • Danni somatici stocastici: sono a carattere probabilistico, in quanto si basano su dimostrazioni sperimentali radiobiologiche e dall’evidenza epidemiologica. Compaiono con maggiore frequenza se le dosi sono elevate, e si manifestano dopo anni dall’irradiazione.
  • Danni genetici stocastici: si tratta di danni di natura genetica e casuali. In tal caso, l’individuo esposto a radiazioni può subire modificazioni nei geni e nei cromosomi; possono essere mutazioni genetiche che avvengono naturalmente e spontaneamente in ogni passaggio di generazione o aberrazioni cromosomiche.

I parametri fondamentali, su cui si può agire, sono:

  • Distanza
  • Tempo di esposizione
  • Schermatura

 

Pertanto, le finalità di un sistema di radioprotezione sono:

  • prevenire l’insorgenza di effetti deterministici;
  • mantenere ad un livello accettabile l’insorgenza di effetti stocastici;
  • ridurre la mancanza di equità che potrebbe derivare da un conflitto di interesse tra gli individui esposti e la società nel suo insieme.

 

 

Vi piacerebbe immergervi nel mondo della radioprotezione? Come menzionato all’inizio dell’articolo, ILERNA Online Italia ha appena lanciato un Corso di formazione in Tecniche di radiologia medica. Si tratta di un corso ad accesso libero, con materiale didattico e servizio di attenzione all’alunno interamente in italiano, e il cui titolo è 100% riconoscibile in Italia. 

Per maggiori informazioni, non esitate a contattarci allo 02 94 75 99 06 o a info@ilernaonline.com.

MAGGIORI INFO SUL CORSO

 

ILERNA Online Italia lancia il Corso online in Tecniche di Radiologia medica

Corso online in Radiologia medicaCorso online in Radiologia medica

È con grande orgoglio che vi presentiamo una new entry nell’offerta formativa di ILERNA Online Italia: da oggi, avrete la possibilità di esplorare il mondo della radiologia medica grazie al nostro nuovo corso di formazione! 

Ti piacerebbe apprendere tutto ciò che concerne le sofisticate apparecchiature radiologiche, imparare le nozioni fondamentali in materia di medicina nucleare e risonanza magnetica?  Allora questo corso fa al caso tuo. Grazie al Corso online in Tecniche Radiologia medica di ILERNA Online Italia, otterrai il titolo ufficiale per lavorare nei reparti di radiologia e medicina nucleare del settore sanitario pubblico e privato, senza svolgere alcun tipo di test d’ingresso e in completa autonomia.

 Corso online in Tecniche di Radiologia Medica

Punti chiave del Corso online in Tecniche di Radiologia medica 

Questo corso di formazione costituisce un’opzione allettante per tutti coloro che desiderano specializzarsi in questo settore ed entrare a capofitto nel mercato del lavoro. 

Si tratta di un percorso che ti consentirà di approfondire tutto ciò che concerne il mondo della diagnostica per immagini, così come apprendere tecniche all’avanguardia di tomografia computerizzata ed ecografia

Inoltre, imparerai a definire il campo d’applicazione della medicina nucleare e determinare i parametri di funzionamento delle apparecchiature di acquisizione ed elaborazione delle immagini, descrivendo la sua struttura e funzionamento. 

Il corso di radiologia medica si basa sull’approccio educativo dell’e-learning, che combina la formazione a distanza con la dinamicità tipica delle lezioni presenziali.

MAGGIORI INFO SUL CORSO

Struttura del corso 

Il corso ha una durata complessiva di 2000 ore, suddivise in 1.384 online, 35 in presenza e 581 di tirocinio formativo. Nonostante tutta la nostra offerta formativa sia altamente flessibile, il tempo consigliato per portare a termine il corso è pari a due anni, suddivisi a loro volta in quattro semestri. 

Come chiaramente indicato sul nostro sito, ciascun semestre presenta un iter consigliato con un certo numero di materie. Nonostante ciò, il nostro percorso formativo è altamente flessibile: sarai tu a scegliere quali e quanti materie acquistare. 

A corso concluso, lo studente sarà abilitato all’esercizio della professione in Spagna. Dopodiché, dovrà presentare istanza di riconoscimento presso il Ministero della Salute italiano, in base al decreto e alle direttive precedentemente citate. Per mezzo di un decreto ministeriale, Il Ministero della Salute italiano sottopone il richiedente a una misura compensativa, consistente nello svolgimento di un tirocinio pratico presso una struttura pubblica o, in alternativa, nell’integrazione di alcune materie mediante una prova attitudinale ministeriale. Una volta superata la misura compensativa, il richiedente è abilitato all’esercizio della professione anche in Italia.

Perché scegliere ILERNA Online Italia 

Il Corso di formazione in Radiologia medica offerto da ILERNA Online Italia è ad accesso libero, e il materiale didattico, così come il servizio di attenzione all’alunno, sono interamente in lingua italiana

Il nostro metodo di studio si basa sull’approccio educativo del blended learning, che combina l’e-learning (incontri asincronici) con lezioni presenziali (sincronici). Materiale didattico interattivo e videolezioni a cadenza settimanale saranno a completa disposizione degli alunni sul campus virtuale, una piattaforma all’avanguardia che costituisce il principale mezzo di studio degli Onliners. 

Gli esami e le lezioni presenziali si svolgeranno presso la sede spagnola di ILERNA Online. A completa discrezione dell’alunno, il nostro centro offrirà la possibilità di acquistare un pack che include sia il volo andata e ritorno sia l’hotel

Sbocchi professionali

Una volta terminato il Corso di radiologia medica offerto dal nostro centro, sono diversi gli sbocchi professionali che ti si presenteranno. Tra questi, troviamo i seguenti: 

  • Tecnico superiore in radiologia medica
  • Tecnico superiore in radiodiagnosi 
  • Tecnico specialista in radiodiagnosi  
  • Tecnico specialista in medicina nucleare 
  • Tecnico apparecchiature radiologia medica 
  • Tecnico apparecchiature radioprotezione 
  • Tecnico in radiologia di investigazione e sperimentazione
  • Rappresentante commerciale di prodotti ospedalieri e farmaceutici

 

Se sei interessato al nostro Corso di formazione in Radiologia medica, non esitare a contattarci al numero di telefono 02 94 75 99 06 o scriverci all’indirizzo email info@ilernaonline.it

 

Scopri che sorpresa si nasconde nel Calendario dell’avvento di ILERNA Online Italia

Calendario dell'avventoCalendario dell'Avvento di ILERNA Online Italia

Scopri cosa si nasconde nel Calendario dell’avvento di ILERNA Online Italia!

Natale è dietro l’angolo e abbiamo pensato farvi tornare bambini con una super sorpresa. Vi ricordate quando arrivava dicembre e non vedevate l’ora di catapultarvi giù dal letto per andare ad aprire la casella del Calendario dell’Avvento?

Le nostre caselle non nascondono cioccolatini, ma si tratta comunque di dolci sorprese. 

Nelle prossime righe, vi spiegheremo come prendere parte a questo mese ricco di promozioni

Calendario dell'avvento di ILERNA Online Italia

Come partecipare al Calendario dell’Avvento di ILERNA Online Italia

A partire dall’1 dicembre fino al 25 dicembre, rimarrà attiva questa super promozione firmata ILERNA Online Italia. Grazie al nostro Calendario dell’Avvento, potrete usufruire di sconti e offerte giornalieri sul nostro Corso di igiene dentale

Qui di seguito vi spieghiamo come funziona: 

  1. Accedete al Calendario dell’Avvento di ILERNA Online Italia.
  2. Premete la casella corrispondente a quel determinato giorno, per poter vedere l’offerta che si nasconde al suo interno.
  3. Accedete al Corso di igiene dentale cliccando su “Vedi corso”.
  4. Aggiungete al carrello il prodotto menzionato nella casella.
  5. Prima di procedere con il pagamento, inserite il codice indicato nella casella scoperta.
  6. Ed è fatta: vi verrà applicato automaticamente lo sconto sull’importo totale del vostro acquisto. 

Ricordate che ciascuna offerta ha valore giornaliero: passata la data corrispondente, l’offerta cesserà di essere attiva.

CONSULTA IL CALENDARIO

 Sconti relativi al materiale didattico cartaceo

Alcune caselle contengono sconti relativi al materiale didattico cartaceo. In tal caso, potete selezionare quanti libri desideriate. Lo sconto verrà applicato sull’importo totale dei libri selezionati. 

Promozione Pagantis 

All’interno del Calendario dell’Avvento, si nasconde anche la finanziazione a interesse zero di Pagantis. Vi state chiedendo come poter usufruire di questa promozione e rateizzare il pagamento del vostro Corso di igiene dentale? 

Di seguito vi spieghiamo come scegliere questo metodo di pagamento.

  • Accedete al sito web di ILERNA Online Italia e selezionate il corso di igiene dentale.
  • Una volta dentro,aggiungete al carrello le materie che desiderate acquistare e procedete al pagamento.
  • Per poter usufruire del finanziamento a interesse zero, dovrete cliccare sul metodo di pagamento Pagantis. A questo punto, si aprirà una nuova finestra dove dovrete indicare il numero di rate 
  • Una volta scelto il numero di rate, inserite i dati che vi verranno richiesti.
  • Terminato il processo di pagamento, riceverete un’email dall’istituto di pagamento Pagantis che vi chiederà la documentazione necessaria per attivare il finanziamento

Ricordate:

  • Per procedere al finanziamento vi verrà richiesta una foto del vostro documento d’identità o passaporto.
  • La carta con la quale verrà erogato il finanziamento dovrà essere assegnata ad un conto corrente italiano.
  • Non si accettano carte di credito prepagate.

In quest’anno così particolare, pieno di innumerevoli sfide, desideriamo esservi d’appoggio come possibile.

E come diceva Dickens:

“Fa bene a momenti tornar bambini, e più che mai a Natale”.