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Le malattie parodontali e i batteri parodontopatogeni

malattie-parodontaliLe malattie parodontali

Onliners! Avete presente le malattie parodontali? Laura Alarcón, professoressa di igiene dentale di ILERNA Online Italia, ci spiega quali sono i tipi di batteri che possono causarle e quali fattori entrano in gioco.

Le misure di igiene orale possono aiutarci a prevenire la comparsa di problemi di salute di natura dentale quali, ad esempio, le malattie parodontali che si generano a partire della placca

malattie parodontali

Cosa sono le malattie parodontali?  

Le malattie parodontali riguardano i tessuti parodontali, ovvero tutti quei tessuti di sostegno del dente, tra i quali troviamo l’osso alveolare, il legamento parodontale, la gengiva e il cemento radicolare. Queste malattie di carattere infiammatorio e trasmissibile sono multifattoriali, dal momento che necessitano l’interazione di diversi fattori.

I diversi fattori che entrano in gioco possono essere classificati in tre differenti gruppi:

  • Fattori che hanno a che vedere con il paziente che soffre di tale patologia: all’interno di questo gruppo, troviamo la genetica e l’anatomia dentale.  
  • Fattori relazionati con le abitudini: nel caso in cui la persona in questione possiede un’adeguata igiene orale che tiene a bada la placca batterica, o in caso di fumatori incalliti. 
  • Fattori riguardanti i microrganismi: è questa categoria che include i microrganismi relativi alle malattie parodontali.  

Come si generano e perché?

In primo luogo, è la placca a dar vita a problemi di natura gengivale. La placca è il biofilm batterico che si accumula naturalmente sui denti e che giornalmente, attraverso un corretto spazzolamento e un adeguato uso del filo interdentale, cerchiamo di tenere sotto controllo. 

La presenza di placca e di tartaro è strettamente legata alle malattie di natura parodontale. Per tale ragione, per molto tempo si è creduto che i batteri che formano la placca fossero responsabili di tali patologie. 

Cambiamenti nella teoria relativa ai batteri parodontopatogeni

Nel corso degli anni ‘80, si cominciarono a sviluppare nuove tecniche di batteriologia che consentivano l’isolamento e l’identificazione dei ceppi batterici in maniera molto più specifica. Come conseguenza di tali studi, si riformulò la teoria riguardante i batteri parodontopatogeni, iniziando a dichiarare che si trattava di batteri specifici e con determinate caratteristiche. A tal proposito, non sarebbe corretto attribuire le patologie parodontali a qualsiasi batterio che dà vita alla placca subgengivale (quella situata al di sotto della gengiva). A grandi linee, potremmo dire che che i batteri parodontopatogeni devono possedere le seguento caratteristiche:

  • devono possedere meccanismi che consentano la colonizzazione e l’invasione dei tessuti.
  • devono essere in possesso di meccanismi di evasione o alterazione delle difese del paziente. 
  • devono possedere meccanismi che provochino danni al tessuto parodontale del malato. 

Così come i batteri responsabili delle carie condividono la caratteristica di essere acidifoli (sono in grado di sopravvivere in ambienti acidi) e acidogenici (producono acidi come conseguenza del metabolismo degli zuccheri semplici), i batteri parodontopatogeni utilizzano come alimento prodotti azotati quali l’urea, l’acido urico, la creatinina e gli amminoacidi, tutti presenti all’interno della saliva.

Come risultato del metabolismo di queste sostanze azotate, si produce ammonio che aumenta il pH. Il pH alcalino, maggiore di 7, facilita la formazione del calcolo dentale, che è più difficile da rimuovere rispetto alla placca. All’inizio, il paziente potrà neutralizzare gli effetti dei microrganismi grazie al suo sistema immunitario. Tuttavia, nel momento in cui cominciano ad aumentare, le difese non potranno più tenerlo sotto controllo. Ed è proprio in questi casi che si inizia a comprendere l’utilità di adottare misure di igiene adeguate. 

Altri fattori di rischio 

È bene ricordare che non tutti i batteri presenti nella placca batterica sono in grado di provocare le malattie parodontali. Ciò non significa che tale patologia venga generata solo a partire di un unico batterio. Inoltre, alcuni fattori che possono influire in maniera decisiva sono il fumare e tutte le patologie relative al diabete. 

Tuttavia, l’accumulo di placca e calcolo dentale a livello subgengivale è legato all’insorgere delle malattie parodontali, ed è pertanto necessario sottolineare l’importanza delle misure di igiene, quali ad esempio le visite periodiche dal dentista. 

Le malattie parodontali vengono affrontate nel nostro corso di formazione in igiene dentale. Vuoi saperne di più? Allora chiamaci allo 02 94759906 o scrivici a info@ilernaonline.it

 

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