Ieri è stato il turno di Jorge, professore di diritto di ILERNA Online, con la passione per il cinema. Durante questa chiacchierata in diretta su instagram, ci ha parlato del neorealismo cinematografico italiano, attraverso il racconto di 20 film italiani degli anni 40, 50 e 60.
Prima di raccontarvi brevemente questi film, possiamo fare queste considerazioni:
– Gli attori di quasi tutti questi film non sono dei professionisti.
– Tutti i film raccontano storie durante il dopoguerra.
– Quasi tutti sono stati girati nelle periferie di grandi città (soprattutto Milano e Roma)
– Quasi sempre sono storie di personaggi disperati, disgraziati che cercano di sopravvivere.
– Non sono stati film acclamati dalla critica e dagli italiani di quel tempo. Dopo gli anni duri della guerra quello che cercavano era un genere di intrattenimento diverso ed era come se questi film gli mettessero nuovamente davanti la realtà scomoda che stavano vivendo.
Detto questo, iniziamo a parlare dei film scelti dal nostro professore.
1.Ossessione.
Un film di Visconti del 43, considerato da molti il primo film neorealista per l’ambientazione e per la forza espressiva e la carnalità delle scene passionali tra Girotti e la Calamai, che rompono con la tradizione calligrafica del cinema italiano durante il fascismo.
2.Roma, città aperta.
Il primo film della trilogia di Rossellini sul dopo guerra, girato nel 45. Ha ottenuto alti consensi soprattutto all’estero, grazie anche all’interpretazione magistrale di Anna Magnani. Racconta la storia di un prete che nelle periferie romane cerca di aiutare i partigiani e soprattutto la protagonista del film.
3.Sciuscià
Film di Vittorio De Sica del 46, che ha ricevuto un premio autorevole negli Stati Uniti. Racconta la storia di un gruppo di giovani che provano a sopravvivere e a migliorare la loro vita.
4.Paisà
Rossellini, con questo film del 46, racconta sei diverse storie che parlano della liberazione italiana. Un excursus geografico che inizia dalla Sicilia, per poi passare a Napoli, Roma, Firenze, una storia girata tra gli appennini Emiliani dove i protagonisti sono veri preti appartenenti ad un convento del posto, per concludere con una storia che racconta gli ultimi giorni dell’occupazione nazista nel nord Italia alle foce del Po.
5.La terra trema
Forse uno dei più conosciuti. In questo film di Visconti del 48, girato ad Aci Trezza, si racconta la storia della famiglia Valastro che combatte per sopravvivere. Il film è stato girato da attori non professionisti del posto. Uscì nelle sale italiane con sottotitoli perché fu girato interamente in siciliano.
6.Ladri di biciclette
Nel 48, prima delle riprese del film, il regista De Sica cercava un aiuto economico per poter iniziare le riprese. Decise di chiedere una collaborazione agli americani che decisero di offrirgli i soldi di cui aveva bisogno, a patto che l’attore principale fosse Cary Grant. De Sica decise di non scendere a compromessi e di seguire con la sua idea iniziale, voleva un attore italiano come protagonista del suo film.
Racconta la storia di un uomo che con fatica trova un lavoro. Il giorno in cui inizierà questa nuova esperienza lavorativa, qualcuno gli ruberà la bicicletta. Vedremo tutto quello che è capace di fare un uomo per amore di suo figlio.
7.Germania anno zero
È il terzo ed ultimo film che conclude la trilogia antifascista di Rossellini. Parla di un bimbo tedesco di 12 anni che cerca di sopravvivere alla morte ed alla devastazione che lo circonda. Il film fu girato interamente in tedesco e venne successivamente doppiato.
8.Riso amaro
Forse il primo film dell’epoca del neorealismo cinematografico che ha avuto successo tra il pubblico italiano. Il merito molto probabilmente è dell’attrice protagonista, Silvana Mangano. Il film durante quegli anni fu considerato erotico. È la storia intensa delle mondine che raccolgono il riso. Un mix tra un film erotico, come già detto, ma anche poliziesco e d’amore. Durante le riprese ci fu un’eruzione del vulcano che fu anche introdotta nel film.
9.Stromboli terra di Dio
Rossellini racconta la storia di una immigrante lituana che si innamora di un pescatore siciliano. Lei vorrebbe scappare in Latino America, ma per amore decide di fermarsi in Sicilia nonostante la paura di dover vivere una vita di stenti.
Nonostante la bellezza del film, non è stato ben accettato dalla critica estera a causa della relazione extraconiugale tra il regista e l’attrice protagonista Ingrid Bergman.
10.Miracolo a Milano
Film del 51 di Vittorio De Sica non molto apprezzato in quegli anni. Potremmo considerarlo un film neorealista magico, è divertente e diverso dagli altri girati fino a quel momento. Parla di un giovane ragazzo che cerca di un approccio positivo verso la vita nonostante i grandi problemi del tempo.
11.Europa 51
Rossellini in questo film decide di parlare della borghesia e dei borghesi, mostrandone la loro vita. La protagonista, Ingrid Bergman, decide di cambiare la sua vita dopo una disgrazia che ha vissuto e spendere gran parte del suo tempo aiutando il prossimo, in un intorno che non capisce e non accetta la sua scelta.
12.Umberto D.
Altro film di De Sica che parla di un anziano pensionato che cerca di mantenere alto il suo onore, nonostante la situazione sociale molto difficile nella quale vive. Ha due amici, una donna giovane ed un cane dolcissimo.
L’attore di questo film, Carlo Battisti, non ha recitato successivamente in altri film. È stata la sua unica apparizione cinematografica.
13.Roma ore 11
I vostri genitori o nonni potranno raccontarvi questa storia. Il film è basato in una storia reale, un’azienda che pubblica un’offerta di lavoro per 1 solo posto disponibile. Il giorno dei colloqui, in questo edificio romano si presentano più di 200 ragazze. Sono ragazze in difficoltà, disperate, che vogliono in tutti i modi cambiare la loro vita. Una delle protagoniste è Lucia Bosé, madre di Miguel Bosé.
14.I vitelloni
In questo film girato a Rimini, dove uno degli attori è il fratello di Fellini, il regista racconta la vita di 5 ragazzi che possiamo definire ‘’fannulloni’’. Cercano di sopravvivere e vivere bene senza un lavoro stabile e delle responsabilità. Troviamo in questo film Alberto Sordi, grande attore italiano, diventato famoso in questo caso per il gesto dell’ombrello.
15.La strada
In questo film del 54, Fellini racconta la storia di un artista (interpretato da Anthony Quinn) e di Gelsomina (Giulietta Masina) venduta da sua madre all’artista per 10 mila lire ed insieme gireranno l’Italia. Importante la parte della Masina che durante tutto il film riesce sempre a strapparti un sorriso.
16.Le notti di Cabiria
Questo film ha creato diverse polemiche. Girato tra le strade di Roma, non ottenne il consenso del Sindaco e dei romani che stavano lavorando per riqualificare e ripulire la loro città. Ma Fellini decide, nel 57, di girare questo film e raccontare storie di prostitute. La censura tagliò circa sette minuti del film, che fu riproposto integralmente solo nel 98. Aneddoto importante, Fellini chiese aiuto a Pierpaolo Pasolini per girare questo film. Aveva bisogno di qualcuno che conoscesse le periferie romane e la sua popolazione notturna. In questo film la protagonista, Giulietta Masina, nonostante cadrà tante volte a casa della sua ingenuità, saprà rialzarsi e non perdere la speranza.
17.Rocco e i suoi fratelli
Un dramma di circa 3 ore dove il regista Visconti racconta le storie di una famiglia meridionale che migra a Milano per sopravvivere al dopo guerra. Rocco, il protagonista della storia, si innamora di Nadia une x prostituta che decide di cambiare vita per amore di Rocco. Le cose però prendono una brutta piega che porta i protagonisti di questa storia ad un triste finale.
18.Accattone
Pasolini, dopo la collaborazione con Fellini per Le notti di Cabiria, gira questo film che racconta la storia dell’accattone, un uomo fannullone e disgraziato che non ha nessuna intenzione di lavorare. Nonostante l’incontro con Stella che lo fa innamorare perdutamente, l’uomo non riesce a rimettere in piedi la sua vita. Una volta visto questo film sicuramente ci fermeremo a riflettere un po’ e ci chiederemo se è stata la società a rendere così l’accattone e non permettergli di cambiare o se è stato lui stesso l’artefice di tutti i suoi mali.
19.Banditi a Orgosolo
Questo film di Vittorio de Seta è forse l’unico un po’ diverso dagli altri, per la prima volta ci spostiamo dalla periferia delle grandi città per vedere una sorta di documentario sugli abitanti di un piccolo paese di montagna sardo.
20.Mamma Roma
Nel 62 Pasolini decide di raccontarci una storia di sopravvivenza nelle periferie romane con un Anna Magnani magistrale nelle vesti di una prostituta che cerca di cambiare le sue sorti.
Dopo questo carrellata dei i migliori film italiani dell’epoca neorealista, vi invitiamo a utilizzare questo periodo di quarantena per vedere quelli che vi hanno maggiormente colpito.
Quali di questi avevate già visto? Cosa ci consigliate?