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Tecnico in Radiologia medica

Giornata Mondiale della Radiologia: vantaggi e procedure di diagnostico

Giornata Mondiale della Radologia MedicaGiornata Mondiale della Radologia Medica

Sapevate che l’8 novembre è la Giornata Mondiale della Radiologia? Si tratta infatti dell’anniversario della scoperta delle radiazioni X da parte di Wilhelm Conrad Roentgen nel 1895. 

È un’occasione per mettere in risalto il ruolo della radiologia nel migliorare la cura della persona assistita, evidenziando l’importanza dei professionisti di area radiologica all’interno del contesto sanitario.

In questo articolo, vedremo che cosa si intende per radiologia medica, i principali vantaggi e alcune procedure di diagnosi radiologica.

I professionisti della radiologia

Tale team è costituito da un medico radiologo e da un tecnico sanitario di radiologia medica. Ma qual’è la differenza tra queste due figure? 

Il tecnico radiologo fa parte degli operatori sanitari dell’area tecnico-diagnostica. La sua specializzazione consiste nel saper utilizzare i macchinari a radiazioni, energia termica, ultrasuoni e risonanza magnetica. Non può lavorare da solo, ma collabora con il medico di riferimento, agendo secondo le sue indicazioni.

Il radiologo è un medico chirurgo a tutti gli effetti, specializzato in radiologia. Quindi, per svolgere questo lavoro è necessaria la laurea in Medicina: un percorso di studi che offre una preparazione più specializzata rispetto a quella del tecnico radiologo. 

Radiologia digitale: l’innovazione del settore

Fino a poco tempo fa si usava la pellicola per vedere l’esito della radiografia tradizionale e bisognava attendere lo sviluppo delle immagini. Se poi il risultato era insoddisfacente, il paziente doveva ripetere l’esame una seconda volta . 

Le moderne tecniche di radiologia digitale hanno di certo segnato il passaggio ad una nuova era. Oggi l’immagine viene acquisita, trasmessa al computer e riprodotta in modo chiaro e preciso e in tempo reale sullo schermo. 

Vantaggi della radiologia digitale 

Oggigiorno, grazie ai progressi compiuti all’inizio del secolo scorso, è possibile effettuare la radiografia in formato digitale, che elimina il bisogno della pellicola e consente di gestire liberamente le immagini da un computer.

 Ecco alcuni dei vantaggi derivanti dall’utilizzo dei sistemi digitali: 

  • Immagini di qualità superiore

Le macchine radiografiche digitali offrono una qualità d’immagine superiore perché il software integrato permette di manipolare i fattori che determinano la nitidezza della visualizzazione, come lo zoom, il contrasto, la luminosità e gli istogrammi.

Inoltre, gli utenti possono memorizzare le immagini diagnostiche su un computer e accedervi da lì, consentendo un miglioramento della visualizzazione fino al 70%. In questo modo, gli specialisti possono essere di gran lunga più sicuri nella valutazione dei pazienti.

  • Maggiore precisione

Grazie all’elevata qualità delle immagini offerte dalle apparecchiature di radiologia digitale, è stato dimostrato che offrono una maggiore precisione nella rilevazione di alcune patologie, come il cancro al seno. Questa piccola differenza può essere cruciale nel fornire una diagnosi tempestiva e salvavita.

  • Sicurezza del paziente

Con le apparecchiature radiografiche digitali, i pazienti sono esposti a una percentuale di radiazioni molto inferiore rispetto alle apparecchiature convenzionali; in particolare, l’incidenza delle radiazioni ionizzanti è ridotta del 50-80%. Questo perché l’elevata precisione e nitidezza delle apparecchiature odierne non richiede esami così rigorosi o più di un’esposizione per ottenere un’immagine adeguata per la diagnosi.

  • Ottimizzazione dei tempi e dei costi

Grazie all’elevata nitidezza delle immagini offerta dalle apparecchiature radiologiche digitali, gli operatori non dovranno eseguire esami così impegnativi sui pazienti. Al contrario, saranno in grado di avere risultati affidabili in tempi più brevi, facilitando il processo, riducendo i tempi e offrendo un servizio sanitario migliore grazie a diagnosi tempestive per i pazienti.

Inoltre, poiché questi nuovi sistemi non necessitano di pellicole per funzionare, si ridurranno i costi e gli sprechi di materiale. Pertanto, investire in apparecchiature digitali non è solo una decisione intelligente, ma anche una questione di sostenibili

Procedure di radiologia diagnostica

Esistono diversi metodi per ottenere immagini che aiutano a individuare, diagnosticare o monitorare le condizioni mediche. Tra questi vi sono:

Raggi X

I raggi X o le radiografie semplici vengono spesso eseguiti per esaminare le ossa, il torace o l’addome. Con i raggi X, le strutture più dense, come le ossa, appaiono bianche (opache), mentre le aree piene d’aria (come i polmoni) appaiono nere. La maggior parte delle strutture del corpo presenta una sfumatura di grigio tra queste due.

Le radiografie possono essere utilizzate da sole per diagnosticare condizioni come fratture, alcune polmoniti o un’ostruzione intestinale. Ma spesso sono necessari ulteriori studi di imaging.

Ad esempio, le radiografie del torace possono talvolta identificare un tumore al polmone. Alcune fratture (come le fratture da stress) possono essere viste solo con la risonanza magnetica.

L’area del corpo da studiare può porre dei limiti all’efficacia dei raggi X. Nelle regioni in cui diverse strutture si sovrappongono (ad esempio, la clavicola, il cuore e il polmone sul lato sinistro del torace), è meno probabile che un’anomalia sia visibile rispetto a una radiografia dell’avambraccio.

Le tecniche radiografiche specializzate possono essere utilizzate per individuare particolari condizioni. Ad esempio, la mammografia digitale è una tecnica radiografica che utilizza radiazioni a basso dosaggio per rilevare il cancro al seno, mentre le radiografie panoramiche sono utilizzate per rilevare le malattie dentali.

Tomografia computerizzata (TC)

La tomografia assiale computerizzata (TAC o TC) utilizza una serie di raggi X e un computer per produrre un’immagine trasversale dell’interno del corpo. La TAC fornisce maggiori dettagli rispetto a una radiografia e può definire meglio le aree in cui i tessuti si sovrappongono. La TAC è in grado di rilevare anomalie più piccole rispetto a quelle riscontrabili con una radiografia convenzionale.

L’uso di coloranti di contrasto per la TC può migliorare ulteriormente la visualizzazione in alcune aree, come il tratto digestivo. In alcune situazioni, procedure TC come l’angiografia TC possono fornire informazioni che altrimenti richiederebbero una procedura più invasiva.

Risonanza magnetica (RM)

La risonanza magnetica utilizza forti campi magnetici e onde radio per produrre immagini dell’interno del corpo. Mentre la TC è spesso un metodo migliore per valutare le ossa e i vasi sanguigni, la RM è spesso un esame migliore per valutare i tessuti molli, come il cervello, il midollo spinale, i nervi, i muscoli, i tendini e il tessuto mammario.

Per quanto riguarda i disturbi del cervello, del midollo spinale e dei nervi periferici, la risonanza magnetica ha permesso agli operatori sanitari di diagnosticare condizioni che in passato potevano essere solo ipotizzate clinicamente (es. la sclerosi multipla).

Ad eccezione della PET/CT, la maggior parte delle tecniche di imaging sono strutturali ma non funzionali. Ciò significa che rivelano la struttura di un’area del corpo ma forniscono informazioni sulla funzione.

Come nel caso della TC, per definire meglio le regioni sottoposte a scansione viene spesso utilizzato il contrasto. La tecnologia della risonanza magnetica può anche essere utilizzata come alternativa a procedure più invasive, come l’angiografia a risonanza magnetica (MRA).

Un vantaggio della risonanza magnetica è che non utilizza radiazioni ionizzanti, che sono state collegate a un aumento del rischio di cancro, soprattutto nei bambini. I limiti includono:

  • il costo;
  • l’indice di massa corporea (la risonanza magnetica è difficile nelle persone molto in sovrappeso);
  • non può essere utilizzata nelle persone che hanno metalli nel corpo.

L’ecografia utilizza onde sonore (energia acustica) per produrre immagini in movimento di una parte del corpo. Conosciuta soprattutto come metodo per esaminare il feto durante la gravidanza, l’ecografia è particolarmente utile per alcune condizioni mediche.

L’ecografia non comporta radiazioni ed è quindi sicura in gravidanza. Poiché dipende dalla ricerca di un contrasto (ad esempio tra una massa solida e una piena di liquido), è meno utile per distinguere le condizioni in cui non è presente tale contrasto nella densità dei tessuti.

Scansioni di medicina nucleare

L’imaging di medicina nucleare comprende tecniche che utilizzano materiale radioattivo (“traccianti radioattivi”) che viene poi rilevato da una telecamera per produrre immagini dell’interno del corpo. Mentre la maggior parte dei metodi di imaging sono considerati strutturali, cioè descrivono le strutture all’interno del corpo, queste scansioni sono utilizzate per valutare il funzionamento delle regioni del corpo.

In alcuni casi, la sostanza radioattiva può essere utilizzata anche per trattare un tumore (ad esempio, l’uso dello iodio radioattivo per trattare il tumore alla tiroide).

Imaging molecolare

Possono essere utilizzate anche altre tecniche specializzate, dette di imaging molecolare. Queste includono procedure come la TC di perfusione, la TC a doppia energia e l’imaging ottico.


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In cosa consiste la medicina nucleare e a cosa serve

medicina nucleareLa medicina nucleare

La medicina nucleare è una delle branche della medicina che negli ultimi anni viene sempre più utilizzata per individuare con precisione una grande quantità di malattie. Tuttavia, il suo nome non ispira la fiducia di chi non la conosce.  Per tale motivo, nelle prossime righe spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste, i suoi utilizzi, vantaggi e le possibili controindicazioni.

medicina nucleare

Che cos’è la medicina nucleare?

La medicina nucleare è una branca della medicina che diagnostica e tratta diverse malattie attraverso l’applicazione di radiotraccianti o radiofarmaci.  Queste sostanze sono radioattive e vengono introdotte nell’organismo in piccole quantità, tramite iniezione in vena, ingestione orale o inalazione come gas, con l’obiettivo di monitorarle dall’esterno.

Il radiofarmaco viene distribuito in tutto il corpo umano e raccolto da un dispositivo di rilevamento delle radiazioni noto come gamma camera. Una volta immagazzinate digitalmente, le informazioni vengono elaborate e si ottengono immagini funzionali e molecolari. Questi permettono di analizzare il funzionamento degli organi e dei tessuti sottoposti a scansione.

La medicina nucleare si differenzia da altre modalità diagnostiche in quanto è una tecnica non invasiva e permette di identificare diverse anomalie senza richiedere interventi chirurgici o l’introduzione di dispositivi nell’organismo.

A cosa serve la medicina nuclear?

La medicina nucleare viene utilizzata per ottenere immagini dello stato di un determinato organo, generando informazioni molto utili che aiutano a diagnosticare, nel modo più preciso possibile, anche la più piccola anomalia. Attualmente è uno dei test più efficaci, in quanto è in grado di individuare le malattie nelle loro fasi iniziali e di facilitarne il trattamento. Se si applicassero altre tecniche, probabilmente non sarebbe possibile rilevare questi cambiamenti a livello cellulare.

Le tecniche maggiormente utilizzate nella medicina nucleare 

Come già detto, le tecniche utilizzate in medicina nucleare non sono invasive. Ciò significa che, di norma, si tratta di esami completamente indolore. I test più comunemente utilizzati sono elencati di seguito:

  • Tomografia a emissione di positroni (PET).
  • Tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli.
  • Imaging cardiovascolare.
  • Scansioni ossee.
  • Radioterapia.

Utilizzi della medicina nucleare 

Non è raro che la grande maggioranza dei pazienti non conosca la medicina nucleare. Tuttavia, con il passare del tempo e i progressi della medicina, queste terapie basate sull’uso di sostanze radioattive sono sempre più utilizzate per malattie come il cancro, le patologie cardiache o i disturbi cerebrali. Tra i suoi usi più importanti, troviamo i seguenti:

  • Valutazione del danno cardiaco dopo un infarto.
  • Individuazione e trattamento di vari tipi di cancro (colon, polmone, linfoma, ecc.).
  • Diagnosi accurata delle malattie di tipo arterioso nei pazienti ad alto rischio.
  • Valutazione del cuore prima e dopo la chemioterapia.
  • Diagnosi ed evoluzione di malattie come la demenza e l’Alzheimer.
  • Analisi della funzione polmonare differenziale per la riduzione o il trapianto di polmone.
  • Esame delle ossa per verificare la presenza di fratture, infezioni o artrite.
  • Determinare la presenza di metastasi ossee.
  • Valutazione di anomalie cerebrali come convulsioni, perdita di memoria o blocco del flusso sanguigno.
  • Misurazione della funzione della ghiandola tiroidea per individuare l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo.
  • Diagnosi di un disturbo delle cellule del sangue.

Controindicazioni della medicina nucleare 

Sebbene la medicina nucleare sia considerata una tecnica non invasiva e sicura, si tratta comunque di un metodo controverso  a causa della possibile contaminazione che può derivare dall’uso di radiofarmaci. La dose totale somministrata ai pazienti è talmente bassa da non comportare alcun rischio per la salute.

Tuttavia, va anche detto che le dosi somministrate non sono uguali per tutti i pazienti, in quanto possono variare a seconda del peso o dell’organo da studiare. In alcuni casi molto limitati, possono verificarsi effetti collaterali, come ad esempio:

  • Basso rischio di radiazioni.
  • Reazioni allergiche agli isotopi radioattivi o ai radiofarmaci.
  • Lieve dolore dopo l’iniezione endovenosa.

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Sole e ossa: effetti e benefici

sole e ossaBenefici del sole sulle ossa

Il sole costituisce un autentico carburante naturale. Tra i diversi benefici, ricordiamo quelli sulle ossa, quali la prevenzione di malattie dell’apparato scheletrico (quali il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli adulti). 

Tuttavia, se in passato si tendeva ad abusare dell’esposizione ai raggi UV, perché il desiderio di esibire un colore ambrato era predominante rispetto ai buoni propositi di protezione, oggi sappiamo bene che godere dei benefici del sole significa esporsi in modo graduale, proteggendo la pelle con solari efficaci.

sole e ossa

L’effetto del sole sulle ossa

Quando ci esponiamo al sole, la luce solare è in grado di stimolare  nel nostro organismo la sintesi di calciferolo, un precursore della vitamina D che poi viene metabolizzato, prima a livello epatico e poi a livello renale, per produrre la forma attiva della vitamina. Tra le sue funzioni, una delle più importanti è aiutare il calcio a fissarsi nelle ossa. Per tale motivo, per una corretta mineralizzazione di ossa (e denti), è importante seguire anche una dieta varia e ricca di latticini e derivati, le principali fonti di calcio presenti nella nostra alimentazione.

Quanto esporsi al sole fa bene alle ossa

Per fare il pieno di vitamina D, per quanto tempo e come dobbiamo esporci al sole? Il consiglio degli esperti è di rimanere al sole a braccia scoperte per 15 minuti al giorno. Meglio alla mattina presto o il pomeriggio tardi, utilizzando una crema con un fattore di protezione molto basso o anche nulla. 

In autunno e in inverno il tempo va raddoppiato: mezz’ora e possibilmente intorno a mezzogiorno quando si raggiunge la migliore inclinazione dei raggi solari (meglio alla mattina presto o il pomeriggio tardi). 

Tieni presente, inoltre, che dopo i 65 anni, i livelli di vitamina D nell’organismo si abbassano fisiologicamente, quindi è il caso di avere maggiori attenzioni verso l’esposizione al sole per salvaguardare la salute delle ossa, che vanno incontro al rischio fragilità, osteopenia e osteoporosi.

Benefici del sole

Ma quali sono i benefici del sole? Eccone elencati alcuni qui di seguito.

Stimola la produzione di vitamina D

In assenza di vitamina D, il calcio non non può essere assorbito da parte dell’intestino e messo a disposizione delle ossa, rafforzandole e rendendole più resistenti. Oltre a ricavarne una parte dal cibo, il corpo sintetizza questa sostanza proprio grazie all’esposizione ai raggi solari. Inoltre, la vitamina D può essere assunta anche attraverso la dieta, consumando alimenti che ne sono ricchi, quali uova, latte, aringhe, sgombri e l’olio di fegato di merluzzo.

Tuttavia, l’azione dei raggi ultravioletti, quando la lunghezza d’onda della radiazione è tale da avere una buona intensità, è superiore a quella che si può introdurre attraverso l’alimentazione. 

Favorisce la produzione di melanina

La melanina è il pigmento scuro che comunemente chiamiamo abbronzatura e che, oltre a donare un piacevole effetto estetico, protegge la pelle dai rischi dell’esposizione solare. La melanina, infatti, esercita una funzione foto-protettiva in risposta ai raggi ultravioletti.

Cura dermatite atopica e psoriasi 

Il sole svolge una funzione disinfettante e antifiammatoria, ed è pertanto in grado di contrastare i sintomi della dermatite atopica e della psoriasi. L’esposizione al sole, infatti, è in grado di garantire un’azione battericida e la conseguente riduzione dello stato infiammatorio della pelle. Inoltre, grazie alla sintesi della vitamina D, svolge un’azione antipsoriasica e diminuisce la rapidità di crescita delle cellule

Allevia i dolori muscolari e articolari

Il sole favorisce il rilassamento muscolare e la mobilità del corpo. Inoltre, lenisce il dolore alle ossa e alle articolazioni

Migliora la qualità del sonno

Sapevate che il sole influenza positivamente il metabolismo e produce neurotrasmettitori fondamentali per il ritmo sonno veglia? Infatti, a seguito di una giornata al mare, si incentiva la produzione di melatonina notturna, si regolarizza l’equilibrio ormonale e le fasi di sonno-veglia. 

Combatte depressione e stress

Il sole è in grado di esercitare effetti positivi sull’umore, stimolando la produzione di serotonine e liberando le endorfine. 

Previene l’osteoporosi 

Il deficit di vitamina D riguarda una grossa percentuale della popolazione italiana. Questa carenza si traduce in un aumentato rischio per la salute delle ossa e infatti l’osteoporosi è una malattia che in Italia colpisce milioni di persone. Facendo cultura sull’esposizione al sole e la vitamina D, i benefici in termini di qualità di vita dei pazienti possono essere alti, così come i costi sociali sensibilmente abbattuti.

Alimenti per ossa: cosa introdurre nella propria dieta quotidiana

Alimenti per ossaAlimenti per ossa

Vi siete mai chiesti perché le ossa siano così importanti per il nostro corpo? Le ossa sono fondamentali perché non solo ci permettono di muoverci, ma anche perché proteggono gli organi interni da possibili lesioni in cui potrebbero incorrere. 

Per questo è necessario introdurre nella propria dieta quotidiana alcuni alimenti che, se consumati con regolarità, fanno bene alle nostre ossa. 

Nelle prossime righe, vi forniremo un elenco di tutti quegli alimenti che costituiscono un vero e proprio toccasana per le nostre ossa. 

Ossa: caratteristiche e patologie

Le ossa sono una forma di tessuto connettivo che ha una principale funzione di sostegno. Il corpo umano è costituito da 212 ossa, connesse tra loro a formare delle articolazioni. 

Le ossa sono composte principalmente da minerali come calcio e fosforo, cartilagine, nervi, vasi sanguigni e cellule come gli osteoblasti, responsabili dello sviluppo dell’osso, e gli osteoclasti, che, invece, sono coinvolti nel riassorbimento osseo.

Con l’avanzare dell’età, la densità minerale ossea diminuisce gradualmente, in maniera fisiologica. Quando questa diventa inferiore ai livelli di normalità parliamo di osteopenia, che può sfociare in osteoporosi. Dobbiamo considerare anche altri fattori esterni come il tabacco e l’alcool, che aumentano la possibilità di soffrire di questa malattia; si deve tener conto del fatto che una frattura iniziale aumenta il rischio di soffrirne in futuro.

  Per prevenire queste patologie che colpiscono le ossa, è importante prestare attenzione all’alimentazione, garantendo un corretto apporto di micronutrienti come calcio, fosforo, vitamina K e vitamina D, oltre che mantenere uno stile di vita attivo. Gli alimenti sconsigliati in caso di rischio di osteoporosi sono quelli eccessivamente ricchi di fosforo e sodio (come carne rossa e cibi industriali); alimenti ricchi di ossalati (come cioccolato, caffè e tè), che riducono l’assorbimento del calcio a livello intestinale.

Alimenti per ossa

Ecco alcuni alimenti che, qualora vengano consumati con regolarità, fanno bene alle nostre  ossa: 

1- Acqua

È risaputo che nell’organismo umano l’acqua è il costituente presente in maggiore quantità. Infatti, è coinvolta in tutti i processi fisiologici, tra cui la respirazione e la digestione, e agisce come lubrificante con funzione di ammortizzatore nelle articolazioni. Risulta dunque fondamentale per evitare stress e infiammazione delle ossa. Inoltre l’acqua rappresenta una delle principali fonti di calcio. Pertanto, prediligere l’assunzione di acqua ricca di minerali può essere un ottimo modo per garantire un corretto apporto di questo micronutriente, fondamentale per la salute delle ossa.

2- Latte e latticini

Il calcio è il minerale più abbondante nel nostro corpo ed è fondamentale per l’organismo, poiché partecipa a molte funzioni, tra le quali il funzionamento dei muscoli ed è necessario per la salute delle ossa e dei denti. I latticini sono tra le principali fonti di calcio, tuttavia, bisogna prestare attenzione al contenuto di grassi saturi. È preferibile prediligere latte e formaggi magri, come yogurt o ricotta. 

3- Pesce

Il pesce azzurro (sardina, sgombro) e i pesci grassi (salmone) sono ricchi di calcio e vitamina D oltre che di componenti utili come gli acidi grassi omega-3.

4- Legumi

I legumi dovrebbero far parte della nostra nutrizione in maggior misura: contengono calcio e proteine in buona quantità e sono utili anche per la salute delle ossa.

5- Mandorle  

Grazie al loro apporto di calcio e potassio, le mandorle contribuiscono al mantenimento di ossa sane e forti.

6- Agrumi e fichi

Arance e limoni contengono vitamina C, utile per la sintesi di proteine strutturali come il collagene (presente anche nelle ossa) e calcio in buone quantità.

I fichi rappresentano il frutto più ricco di calcio, e contengono considerevoli quantità di potassio e magnesio, minerali altrettanto importanti per mantenere in salute le ossa. I fichi secchi, in particolare, essendo disidratati, presentano una maggiore concentrazione di tali nutrienti.

7- Avocado 

L’avocado è ricco di vitamina K ed è fondamentale per la salute delle ossa, in quanto favorisce l’assorbimento di calcio e ne riduce la perdita tramite le urine. 

8- Broccoli

I broccoli sono un’ottima fonte di nutrienti importanti per l’accrescimento e il mantenimento della salute delle ossa. Tra questi troviamo calcio, fosforo, zinco, vitamina A, vitamina C e vitamina K. 

9- Spinaci 

Anche gli spinaci sono ricchi di micronutrienti fondamentali per le nostre ossa, tra cui calcio, vitamina C e vitamina K. Inoltre, sono tra i vegetali più ricchi di ferro, il cui assorbimento è favorito dalla vitamina C.

Classificazione ossa: caratteristiche e funzioni principali

classificazione ossaClassificazione delle ossa

La diagnostica per immagini permette di visualizzare alcune strutture del corpo, come ossa e organi, in modo assolutamente non invasivo, indolore e molto rapido.

 Oggi vedremo nello specifico caratteristiche e funzioni principali delle ossa, tematica basica fondamentale per essere degli ottimi TSRM

Che cosa sono le ossa?

Le ossa sono una forma specializzata di tessuto connettivo specializzato, fortemente dinamico e plastico. Nel corpo umano, si contano ben 212 ossa.

Nel loro insieme, partecipano alla formazione del sistema scheletrico, una struttura dotata di numerose e importantissime funzioni.

Caratteristiche generali

Il tessuto osseo è formato dalla seguenti parti: 

  • PARTE ORGANICA:  è costituita da cellule proprie del tessuto osseo volte all’accrescimento, produzione e riassorbimento del tessuto stesso, oltre che da matrice extracellulare.
  • PARTE INORGANICA: numerosi sali minerali quali i fosfati di calcio, il magnesio e i citrati di sodio, manganeso, potassio, costituiscono la parte inorganica.

Il 35% del peso secco dell’osso è costituito dalla matrice extracellulare, che è responsabile della robustezza ed elasticità; mentre, la componente inorganica mineralizzata rappresenta il 65% del peso secco e conferisce compattezza e durezza. Inoltre, è bene ricordare che con l’avanzare dell’età, cambiamenti nella propria dieta e nelle condizioni generali dell’individuo, il tessuto osseo va incontro a diversi cambiamenti strutturali e funzionali. 

Il tessuto osseo è soggetto ad un fisiologico rimodellamento, necessario per la guarigione della fratture e l’adattamento dello scheletro all’uso meccanico, nonché per l’omeostasi* del calcio. Infatti, è bene sottolineare che uno squilibrio del riassorbimento e della formazione ossea si traduce in diverse malattie.

Le superfici esterne delle ossa sono rivestite dal periostio, una spessa capsula connettivale a fibre intrecciate, che protegge l’osso e supporta l’azione trofica mediata dai vasi sanguigni di cui è ricco. Se nella faccia esterna del periostio sono presenti poche cellule e molte fibre di collagene (strato fibroso), nella faccia interna vi sono invece poche fibre, numerosi capillari sanguigni e cellule osteoprogenitrici. Dal periostio si dipartono trasversalmente fibre connettivali, che costituiscono un sistema di ancoraggio all’osso. Le superfici interne dell’osso, infine, sono costituite dall’endostio, uno strato di cellule squamose e fibre connettivali.

*Il mantenimento della omeostasi adeguata di calcio, e pertanto della calcemia, è un processo complesso e dinamico che implica l’assorbimento e l’eliminazione del calcio nell’intestino, la filtrazione e il riassorbimento nel rene, la conservazione e la mobilizzazione nello scheletro.     

Funzioni delle ossa

Le principali funzioni svolte dalle ossa sono le seguenti:

  • PROTEZIONE: proteggono diversi organi e strutture interne (si pensi alla funzione di protezione svolta dal cranio nei confronti del cervello).
  • RISERVA E DEPOSITO: fungono da riserva e deposito di minerali quali calcio, fosforo, sodio e magnesio, che sono indispensabili per regolare diversi meccanismi fisiologici.
  • FORMA E SOSTEGNO: le ossa costituiscono il sostegno del capo, del tronco, degli arti e degli organi interni. Inoltre, conferiscono al corpo determinate forme, che variano leggermente in base al sesso, all’etnia, all’età e alle caratteristiche individuali. Grazie alla regolazione ormonale, l’organismo, utilizza  le ossa come fonte di questi minerali al momento del bisogno o come riserva quando questi sono presenti in eccesso.
  • MOVIMENTO: i muscoli scheletrici, inserendosi sulle ossa tramite tendini, consentono spostamenti dell’intero corpo o di parti di esso, agendo come componente attiva del movimento (le ossa sono la componente passiva).
  • PRODUZIONE CELLULE SANGUIGNE: Il midollo osseo in loro presente è in grado di produrre le cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine).

Classificazione ossa

Le ossa del corpo umano hanno diverse forme e dimensioni, che conferiscono a ciascuna di esse funzioni diversificate. In base a queste loro caratteristiche vengono distinte in: ossa lunghe, quando la lunghezza prevale sulle altre dimensioni; ossa piatte o larghe, quando larghezza o lunghezza prevalgono sullo spessore; ossa brevi, quando le tre dimensioni sono pressoché uguali.

  1. OSSA LUNGHE: sono formate da una parte centrale, detta diafisi, e da due estremità, dette epifisi. Le epifiisi contraggono rapporti con le ossa vicine e sono provviste di superficie articolare; mentre la diafisi è costituita da tessuto compatto e da una cavità in cui è generalmente contenuto il midollo osseo. Tipiche ossa lunghe sono quelle degli arti (femore, tibia, fibula, omero, radio, ulna). Talvolta, si distingue una terza, piccola, zona cartilaginea, chiamata metafisi ed essenziale per la crescita in lunghezza delle ossa lunghe. Essa è presente nel bambino e nel giovane adolescente, mentre scompare nell’adulto.
  2. OSSA CORTE O BREVI: sono caratterizzate da lunghezza e diametro di simile misura, e costituite da tessuto spugnoso completamente avvolto da una lamina di tessuto compatto. Esempi di ossa corte del corpo umano sono quelle del polso, del calcagno e delle vertebre.
  3. OSSA PIATTE: come le ossa lunghe, sono dotate di una parte centrale di tessuto spugnoso, il diploe, in cui si trova il midollo osseo. Il tutto è ricoperto da due strati (uno per lato) di tessuto compatto (detti tavolati). Tipiche ossa piatte sono quelle del cranio, del bacino e dello sterno.
  4. OSSA IRREGOLARI: sono caratterizzate da una forma irregolare (sfenoide ed etmoide del cranio).
  5. OSSA PNEUMATICHE: sono dotate di piccole cavità (seni) piene d’aria che comunicano con le cavità nasali (mascellare, frontale, sfenoide ed etmoide).
  6. OSSA SESAMOIDI: a livello tendineo, favoriscono la meccanica del movimento. Ad esempio, la rotula è un osso sesamoide che, oltre a proteggere il ginocchio, facilita l’azione del muscolo quadricipite durante l’estensione della gamba.
  7. OSSA WORMIANE: si tratta di piccole ossa piatte soprannumerarie situate, ma solo in alcuni individui, tra le ossa craniche, lungo il decorso delle suture.

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Risonanza magnetica: usi, vantaggi e controindicazioni

risonanza magneticaRisonanza magnetica

Vi siete mai sottoposti a risonanza magnetica? 

Si tratta di un esame diagnostico che permette di visualizzare l’interno del corpo umano esponendolo solo a campi magnetici non pericolosi. 

risonanza magnetica

Cos’è la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che fornisce immagini tridimensionali dei tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni, ecc.)  e duri (ossa e cartilagini) utilizzando campi magnetici, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti. La risonanza magnetica è una procedura di radiologia, e pertanto la sua esecuzione e l’interpretazione dei risultati da essi derivanti spettano a un medico radiologo.

Viene utilizzata per trattare varie condizioni patologiche, in quanto consente di visualizzare gli organi interni; in oncologia,  viene impiegata per la diagnosi, la stadiazione e la valutazione della risposta al trattamento di diversi tipi di tumore.

A cosa serve la risonanza magnetica

La risonanza magnetica consente di valutare lo stato di salute dei seguenti apparati/sistemi

  • Apparato muscolo-scheletrico. È in grado di mostrare eventuali danni alle articolazioni, fratture ossee o cartilaginee, ernie discali e altre patologie legate a quest’area, ecc.
  • Sistema nervoso. Permette la diagnosi di patologie neurologiche come l’ictus, i tumori cerebrali e del midollo spinale, il morbo di Alzheimer e l’epilessia.
  • Apparato gastro-intestinale. È capace di rilevare patologie quali il tumore allo stomaco, il tumore all’intestino o il tumore al pancreas, e le cosiddette malattie infiammatorie dell’intestino.
  • Sistema cardio-circolatorio e apparato respiratorio. Consente di valutare la vascolarizzazione di organi e tessuti e della circolazione sanguigna lungo il sistema artero-venoso. Inoltre, è in grado di rilevare eventuali patologie di cuore, albero bronchiale e polmoni.

Come funziona la RM

Vi siete mai chiesti come funziona la risonanza magnetica? Tale esame diagnostico sfrutta la potenza di una grossa elettrocalamita, che produce una serie di campi magnetici per modificare l’orientamento degli atomi di idrogeno presenti nelle singole cellule del distretto anatomico di interesse.

A modifica avvenuta, seguono la disattivazione del magnete, e gli atomi di idrogeno del distretto anatomico sotto osservazione riprendono il loro orientamento originale. A questo punto, gli atomi di idrogeno emettono un’energia che il macchinario per la risonanza magnetica utilizza per creare le immagini diagnostiche (i rilevatori trasmettono il segnale energetico a un computer, il quale si occupa della sua traduzione in immagini tridimensionali).

Differenza tra TAC e risonanza magnetica

TRATTAMENTO PATOLOGIEDURATA
TACOncologia
Malattie vascolari
Emorragie interne
Infiammazioni
Traumi
5-10 mins
RMPatologie apparato muscolo-scheletrico15-90 mins

Controindicazioni della RM

Come ricorda My Personal Trainer, le controindicazioni alla risonanza magnetica (senza utilizzo di mezzo di contrasto) sono le seguenti: 

  • La presenza sul o all’interno del corpo di dispositivi o frammenti di natura metallica (pacemaker, neurostimolatori, ecc.), clip intracraniche per aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche, ecc..
  • L’obesità.
  • La claustrofobia nelle sue forme più gravi.

In caso di mezzo di contrasto, alle precedenti controindicazioni si aggiungono:

  • Insufficienza epatica.
  • Reazione allergica al mezzo di contrasto necessario allo svolgimento dell’esame;
  • Gravidanza.

Vantaggi

La risonanza magnetica presenta i seguenti vantaggi:

  • Fornisce immagini di alta qualità e ricche di particolari degli organi e dei tessuti interni.
  • Non emette radiazioni.
  • È in grado di individuare le metastasi a livello epatico, i danni a carico della fibrocartilagine, le lesioni prodotte dalla sclerosi multipla ecc.

Svantaggi

Per quanto concerne gli svantaggi, qui di seguito presentiamo una lista piuttosto esaustiva:

  • Richiede al paziente la completa immobilità del corpo per tutta la durata dell’esame; nelle procedura molto lunghe, questo può rappresentare un disagio.
  • È poco adatta a chi è claustofobico.
  • Non è adatta alle persone fortemente obese.
  • La procedura può arrivare a muovere oggetti di metallo presenti all’interno del corpo. Per tale motivo, non è indicata per quei pazienti che presentano pacemaker.
  • È meno efficace nello studio delle patologie toraciche
  • È molto rumorosa.

Per maggiori informazioni sul nostro Corso di formazione in Tecniche di Radiologia Medica, clicca al seguente bottone:

Come diventare Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Sogni d’intraprendere una brillante carriera come Tecnico Sanitario di Radiologia Medica ma non sai come conciliare studio e vita professionale?

ILERNA Online Italia, centro leader nella formazione professionale, allarga la sua offerta formativa rivolta al mercato italiano con un Corso di tecniche di radiologia medica. Grazie a questo percorso, avrete la possibilità di lavorare nei reparti di radiologia e medicina nucleare del settore sanitario pubblico e privato.

Vi siete mai chiesti quali siano le funzioni di un TSRM e come si è evoluto il suo ruolo nel corso del tempo? Scopritelo nelle seguenti righe. 

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Come ottenere il titolo con ILERNA?

ILERNA Online Italia offre un’alternativa al percorso universitario in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia. Il titolo rilasciato è Tecnico Superiore in Radiologia Medica, con il quale potrete esercitare direttamente in Spagna. 

Per esercitare in Italia, ti invitiamo a consultare il decreto legislativo D.lgs 206/2007, con il quale lo Stato italiano ha recepito le direttive dell’Unione Europea 2005/36/CE e 2006/100/CE, che consentono il riconoscimento delle qualifiche professionali all’interno dei paesi dell’Unione Europea.

Qual’è l’attività tipica del professionista TSRM?

Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica opera sempre in stretta collaborazione con il medico radiologo, il medico radioterapista, il medico nucleare e il fisico sanitario. Questa figura è abilitata a svolgere tutte le procedure e gli atti tecnici e sanitari che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica, e tutte le attività collegate aventi finalità di prevenzione, diagnosi e terapia, sia su materiali biologici sia sulla persona, secondo i contenuti delle norme di riferimento (L. 1103/1965, L. 25/1983, DM 746/1994 e il codice deontologico versione del 2004).

In linea generale, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica svolge le seguenti mansioni

  • si assicura che le apparecchiature a lui affidate funzionino correttamente, tramite l’eliminazione di eventuali inconvenienti e attuando programmi di verifica e controllo secondo indicatori e standard di qualità predefiniti;
  • programma e gestisce l’erogazione di prestazioni di sua competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, il medico nucleare, il medico radioterapista e con il fisico sanitario, seguendo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente stabiliti dal responsabile della struttura. 

L’attività del TSRM tocca diversi ambiti che vanno dalla diagnostica per immagini, alla medicina nucleare, radioterapia, fisica sanitaria e radiologia complementare. Lo scopo ultimo delle procedure che porta a compimento hanno un fine comune ed unico di diagnosi e terapia, per la tutela della salute del paziente.

Funzioni principali del TSRM

In particolar modo, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica svolge le seguenti funzioni: 

  • esegue esami di radiodiagnostica;
  • svolge esami di Radiologia Interventistica (vascolare ed extravascolare) ed emodinamica;
  • esegue esami di medicina nucleare;
  • esegue procedure radioterapiche;
  • svolge controlli di qualità;
  • si forma e si occupa di ricerca.

L’attuale evoluzione delle competenze

Per l’esecuzione delle attività tecnico-assistenziali sulla persona, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica opera nel seguente campo di specializzazione

  • procedure medico-radiologiche; 
  • processi radioprotezionistici.

In alcuni contesti operativi, al TSRM viene richiesto un profilo di alta qualificazione, come ad esempio nel caso delle cosiddette “pratiche speciali”, comportanti alte dosi per il paziente, e rappresentate, ad esempio, da procedure erogate nell’ambito della cardiologia interventistica o della medicina nucleare, il ricorso a programmi di garanzia della qualità e di valutazione della dose o di verifica dell’attività somministrata.

Desideri intraprendere la carriera di TSMR? Consulta il piano di studi al link sottostante e iscriviti: 

MAGGIORI INFO

 

Per maggiori informazioni, non esitare a contattarci allo 02 94 75 99 06 o scriverci a info@ilernaonline.it

 

Corso di tecniche di radiologia medica: la new entry di ILERNA Online Italia

corso di tecniche di radiologia medicaIscriviti a Tecniche di radiologia medica

ILERNA Online Italia ha appena allargato la sua offerta formativa con un Corso di tecniche di radiologia medica.  

ILERNA Online Italia desidera accompagnarti in questo viaggio verso la tua prossima meta professionale.  A tal proposito, abbiamo dato vita a un corso su misura per te, che offre la possibilità di conciliare vita privata e studio, e perché no, anche vita professionale. 

Per poter ottenere maggiori informazioni circa la struttura del percorso accademico, le materie trattate nel corso del primo semestre e i benefici derivanti dalla frequentazione di un corso  firmato ILERNA Online Italia, vi invitiamo a dare un’occhiata alle seguenti righe. 

corso di tecniche di radiologia medica

Struttura del Corso in tecniche di radiologia medica

Grazie al Corso di formazione in Tecniche di radiologia medica, potrete ottenere il titolo ufficiale per lavorare nei reparti di radiologia e medicina nucleare del settore sanitario pubblico e privato

Il Corso in tecniche di radiologia medica offerto da ILERNA Online Italia ha una durata complessiva di 2.000 ore così suddivise: 

  • 1.384 ore online;
  • 35 ore di lezioni in presenza;
  • 581 ore di tirocinio formativo.

Nonostante la durata del presente corso sia altamente flessibile, il tempo consigliato per portarlo a termine è pari a 2 anni, suddivisi a loro volta in quattro semestri. 

A corso concluso, lo studente sarà abilitato all’esercizio della professione in Spagna. Tuttavia, per poter esercitare in Italia, bisognerà presentare istanza di riconoscimento presso il Ministero della Salute italiano

Per mezzo di un decreto ministeriale, Il Ministero della Salute italiano sottopone il richiedente a una misura compensativa, che consiste nello svolgimento di un tirocinio pratico presso una struttura pubblica o, in alternativa, nell’integrazione di alcune materie mediante una prova attitudinale ministeriale. Una volta superata la misura compensativa, il richiedente sarà abilitato all’esercizio della professione su territorio italiano.

Materie del primo semestre in Tecniche di radiologia medica

Questo corso di formazione costituisce un’alternativa allettante per tutti coloro che desiderano specializzarsi nell’area relativa alla radiologia medica ed accedere a questo settore professionale

Si tratta di un percorso che ti consentirà di approfondire tutto ciò che riguarda il mondo della diagnostica per immagini, così come apprendere tecniche all’avanguardia di tomografia computerizzata ed ecografia

In particolar modo, nel corso del primo semestre, tratteremo le seguenti materie: 

  • Anatomia per immagini: si apprenderà a localizzare le strutture anatomiche tramite l’applicazione di sistemi convenzionali di topografia corporale; ad analizzare le immagini cliniche e a comprendere i concetti base dell’oncologia.  Inoltre, si imparerà a identificare la struttura, il funzionamento e le patologie legate al sistema nervoso, endocrino, urinario e apparati cardiocircolatorio, respiratorio e genitale. 
  • Radioprotezione: questo modulo ruota attorno alle interazioni delle radiazioni ionizzanti e i suoi effetti.  Inoltre, apprenderai ad applicare i protocolli di radioprotezione dell’operatore e le procedure di rilevazione delle radiazioni. A seguire, si definiranno le azioni utili ai fini dell’applicazione del piano di garanzia di qualità, secondo l’area e tipi di apparecchiatura radioattiva. 
  • Formazione e orientamento professionale: infine, apprenderai i concetti base legati al quadro giuridico della professione e, in particolar modo, la distinzione tra diritti e doveri derivanti dalla relazione professionale. Infine, si parlerà di mercato del lavoro e normative sui contratti.

Per maggiori info riguardo il percorso accademico, ti invitiamo a visitare il seguente link:

MAGGIORI INFO

 

Perché scegliere ILERNA Online Italia 

vantaggi ILERNA Online Italia

Il Corso di formazione in Radiologia medica offerto da ILERNA Online Italia è ad accesso libero, e il materiale didattico, così come il servizio di attenzione all’alunno, sono interamente in lingua italiana

Il nostro metodo di studio si basa sull’approccio educativo del blended learning, che combina l’e-learning (incontri asincronici) con lezioni presenziali (sincronici). Materiale didattico interattivo, video lezioni a cadenza settimanale e aggiornamenti circa la nostra offerta formativa ed eventuali eventi saranno a completa disposizione degli alunni sul Campus virtuale, una piattaforma all’avanguardia che costituisce il Santo Graal degli Onliners.  

Nel corso di ciascun semestre, avrai la possibilità di sostenere per ogni materia le cosiddette PAC, prove di valutazione intermedia che hanno un peso del 40% sul voto finale dei moduli.

Gli esami e le lezioni presenziali si svolgeranno presso la sede spagnola di ILERNA Online. A completa discrezione dell’alunno, il nostro centro offrirà la possibilità di acquistare un pack che include sia il volo andata e ritorno sia l’hotel.

 

 

Vi ricordiamo che avete tempo fino al 18 febbraio per completare la procedura d’iscrizione. Qui di seguito, vi spieghiamo come:

  1. Accetede a www.ilernaonline.it.
  2. Selezionate il Corso di formazione in tecniche di radiologia medica.
  3. Aggiungete al carrello almeno una materia e il servizio di omologazione (qualora desideriate avvalervene).
  4. Procedete con il pagamento e…sarete finalmente un Onliner!

E ricordate per qualsiasi dubbio in merito alla nostra offerta formativa, non esitate a contattarci allo 02 94 75 99 06 o scriverci a info@ilernaonline.it.

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La radioprotezione

radioprotezioneLa radioprotezione

ILERNA Online Italia ha appena allargato la sua offerta formativa, introducendo un Corso online in Tecniche di Radiologia Medica.

Una delle materie che si tratteranno nel corso del primo semestre riguarda la disciplina della radioprotezione, anche detta protezione sanitaria contro le radiazioni ionizzanti, nata come campo applicativo della radiobiologia cui è connessa. 

Se siete interessati a scoprire di più circa questa disciplina, continuate a leggere. 

radioprotezione

Cos’è la radioprotezione

La radioprotezione è intesa come studio e prevenzione degli effetti dannosi delle radiazioni sull’uomo e l’ambiente.

Si tratta di una disciplina relativamente giovane, che ha avuto inizio alla fine del 1800 con la scoperta dei raggi X per conto del fisico tedesco Wilhelm Röntgen.

La protezione dalle radiazioni ionizzanti, ovvero particolari tipi di radiazioni elettromagnetiche o particelle subatomiche dotate di una quantità di energia sufficiente per “ionizzare” la materia che attraversano, è resa particolarmente efficace dai seguenti aspetti: 

  • la conoscenza della loro natura;
  • l’applicazione della dosimetria, cioè il calcolo della dose assorbita;
  • l’impiego di avanzati metodi di misura.

Principi della radioprotezione

Il sistema di protezione dalle radiazioni ionizzanti proposto dalla ICRP (International Conference on Pattern Recognition), e accolto dalla maggior parte delle normative nazionali ed internazionali, si basa su 3 principi:

  • La giustificazione: per ogni pratica con impiego di radiazioni, tale principio richiede la valutazione preventiva dei rischi e dei benefici e che i secondi siano nettamente superiori ai primi.

“Le esposizioni mediche devono mostrare di essere sufficientemente efficaci mediante la valutazione dei potenziali vantaggi da esse prodotti, inclusi i benefici diretti per la salute della persona e della collettività, rispetto al danno che l’esposizione potrebbe causare, tenendo conto dell’efficacia, dei vantaggi e dei rischi di tecniche alternative disponibili, che non comportano un’esposizione alle radiazioni ionizzanti ovvero ne comportano una minore” ed ancora “tutte le esposizioni mediche individuali devono essere giustificate preliminarmente, tenendo conto degli obiettivi specifici dell’esposizione e delle caratteristiche della persona interessata” (DLgs 187/00).

  • L’ottimizzazione: consiste nell’adozione di tutte le metodiche adeguate a ridurre, quanto possibile, l’esposizione alle radiazioni, secondo alcuni parametri di protezione:
    • la distanza dalla sorgente di radiazioni, all’aumentare della quale il rischio si riduce generalmente come l’inverso del suo quadrato;
    • il tempo di esposizione, che deve essere ridotto il più possibile compatibilmente con le esigenze lavorative;
    • l’adozione di adeguate schermature, che devono essere progettate in considerazione del tipo e dell’intensità delle radiazioni da schermare;
    • il controllo della contaminazione radioattiva, che deve essere mantenuta entro livelli molto contenuti.
  • I limiti di dose: sono imposti dalla normativa nazionale vigente, per lavoratori esposti e individui della popolazione e corrispondono a quelli raccomandati in ambito internazionale dalla ICRP. La somma delle dosi ricevute e impiegate non deve superare i limiti prescritti, in accordo con le disposizioni legislative e i relativi provvedimenti applicativi.

Esposizione alle radiazioni 

Secondo quanto indicato dall’Ordine dei tecnici Sanitari di Radiologia Medica, esistono tre tipologie di esposizioni alle radiazioni:

  • Lavorativa: si riferisce all’esposizione ricevuta durante un’attività lavorativa.
  • Medica: comprende quanto segue
    • esposizione di una persona per un’indagine diagnostica o di un trattamento terapeutico;
    • esposizione di persone non esposte per lavoro, ma che coscientemente e volontariamente assistono persone sotto terapia e diagnosi;
    • esposizione di volontari inseriti in un programma di ricerca biomedica.
  • Della popolazione: comprende tutte le esposizioni che non sono lavorative o mediche.

Danni prodotti sull’uomo dalle radiazioni 

I danni prodotti sull’uomo si distinguono in:

  • Danni somatici deterministici: Compaiono al superamento di una dose-soglia caratteristica di ogni effetto. Il superamento di un valore, definito dose-soglia caratteristica di ogni effetto, comporta l’insorgenza dell’effetto in tutti gli irradiati. Con l’incrementare della dose, aumenta la gravità delle conseguenze a livello clinico.
  • Danni somatici stocastici: sono a carattere probabilistico, in quanto si basano su dimostrazioni sperimentali radiobiologiche e dall’evidenza epidemiologica. Compaiono con maggiore frequenza se le dosi sono elevate, e si manifestano dopo anni dall’irradiazione.
  • Danni genetici stocastici: si tratta di danni di natura genetica e casuali. In tal caso, l’individuo esposto a radiazioni può subire modificazioni nei geni e nei cromosomi; possono essere mutazioni genetiche che avvengono naturalmente e spontaneamente in ogni passaggio di generazione o aberrazioni cromosomiche.

I parametri fondamentali, su cui si può agire, sono:

  • Distanza
  • Tempo di esposizione
  • Schermatura

 

Pertanto, le finalità di un sistema di radioprotezione sono:

  • prevenire l’insorgenza di effetti deterministici;
  • mantenere ad un livello accettabile l’insorgenza di effetti stocastici;
  • ridurre la mancanza di equità che potrebbe derivare da un conflitto di interesse tra gli individui esposti e la società nel suo insieme.

 

 

Vi piacerebbe immergervi nel mondo della radioprotezione? Come menzionato all’inizio dell’articolo, ILERNA Online Italia ha appena lanciato un Corso di formazione in Tecniche di radiologia medica. Si tratta di un corso ad accesso libero, con materiale didattico e servizio di attenzione all’alunno interamente in italiano, e il cui titolo è 100% riconoscibile in Italia. 

Per maggiori informazioni, non esitate a contattarci allo 02 94 75 99 06 o a info@ilernaonline.com.

MAGGIORI INFO SUL CORSO

 

Radiologia Medica: cosa devi sapere su questa branca della medicina

radiologia-medicaRadiologia medica: cosa devi sapere

Vi siete mai chiesti a cosa si riferisca il termine radiologia medica?

La radiologia è una branca della medicina che aiuta a diagnosticare e trattare le condizioni mediche di alcuni organi o distretti anatomici

Nello specifico, per radiologia si intende l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche, in particolare raggi X e raggi γ, nonché le radiazioni corpuscolari che si generano a partire da disintegrazioni radioattive. Lo scopo dell’utilizzo di queste radiazioni è principalmente diagnostico, ma può essere anche di natura terapeutica come nel caso della radioterapia.

radiologia medica

Radiologia digitale

I raggi X costituiscono la forma più antica di imaging medicale che nel corso degli anni si è evoluta da tecnica di tipo analogico a tecnica digitale.

Con il termine Radiologia digitale si intende la modalità di acquisizione digitale dell’immagine Rx che mediante hardware e software dedicati consente l’elaborazione dei dati in formato numerico, la modifica post-acquisizione e l’archiviazione su supporto magnetico. Qualora dovessimo fare un confronto con la radiografia analogica, la tecnica digitale migliora di gran lunga la qualità delle immagini, in quanto fa uso di algoritmi di elaborazione che esaltano i particolari di interesse diagnostico. 

La Radiologia digitale diretta (DR) utilizza dei sensori che forniscono in uscita direttamente i dati digitali, senza bisogno di procedimenti intermedi. L’efficienza di un sistema DR è molto elevata e consente di ridurre la dose di raggi X necessaria ad ottenere delle immagini di qualità. 

Radiologia medica: un pò di storia 

La nascita della radiologia medica viene attribuita al fisico tedesco William Conrad Röntgen, che nel 1895 scoprò i cosiddetti raggi X. 

Altre tappe fondamentali da ricordare riguardano la scoperta della radioattività naturale dell’uranio per conto di Antoine Henri Becquerel, e di quella del polonio e del radio dei coniugi Marie e Pierre Curie

Verso la fine del XX secolo vennero invece integrate all’interno del settore nuove tecniche che non necessitano dell’utilizzo di radiazioni e venne utilizzato un termine più generale per indicare la disciplina: diagnostica per immagini.

Le immagini ottenute mediante i processi radiologici possono essere visualizzate direttamente su uno schermo fluorescente tramite la cosiddetta fluoroscopia. Questo è reso possibile da dispositivi che consentono di rinforzare l’immagine ottenuta, chiamati intensificatori di immagine. Le radiografie generate possono essere trasmesse da una telecamera, per monitorare parti del corpo in movimento. In tal modo, si ottiene una schermografia, che permette di analizzare l’immagine statica ottenuta.

Purtroppo, soprattutto agli inizi delle pratiche radiologiche si ignorava l’importante nocività delle radiazioni e durante le fluoroscopie i medici e i pazienti venivano esposti senza la minima precauzione alle radiazioni elettromagnetiche.

Tipi di radiologia medica 

La radiologia medica può essere suddivisa in due aree differenti: 

  1. radiologia diagnostica;
  2. radiologia interventistica.

I medici specializzati in radiologia vengono definiti radiologi

Radiologia diagnostica

La radiologia diagnostica consente di esplorare dall’esterno le strutture corporee attraverso la formazione di immagini. Tramite quest’ultime, i radiologi possono: 

  • individuare le cause di sintomi che presentano;
  • assicurarsi che il corpo sta rispondendo correttamente a una terapia a cui il paziente si sta sottoponendo; 
  • rilevare possibili malattie, quali tumore al seno, al colon o cardiopatia.

Le tipologie più comuni di esami di radiologia sono le seguenti: 

  • Tomografia computerizzata (TC), anche conosciuta come tomografia assiale computerizzata (TAC), che comprende inoltre l’angioTAC. 
  • Scansione per fluoroscopia, che comprende il transito gastrointestinale superiore e  il clisma opaco. 
  • Risonanza magnetica (RM) angiografia a risonanza magnetica (ARM)
  • Mammografia
  • Medicina nucleare, che comprende esami del tipo: scintigrafia ossea, scintigrafia tiroidea e  test da sforzo al tallio. 
  • Radiografie semplici, che comprende la radiografia del torace.
  • Tomografia ad emissione di positroni, anche definita PET (dall’inglese Positron Emission Tomography).
  • Ultrasuoni.

Radiologia interventistica

I radiologi utilizzano immagini quali la tomografia computerizzata, ecografia, risonanza magnetica e fluoroscopia, che risultano loro utili per differenti procedure, quali inserimento di cateteri (sonde), fili e altri strumenti nel corpo dei pazienti. 

I medici utilizzano questa tecnologia per individuare o trattare determinati tipi di patologie, al punto tale che spesso vengono coinvolti nella cura di tumori, occlusione di arterie o vene, fibromi all’utero, mal di schiena, problemi di carattere epatico e renale

Nella maggior parte dei casi, i pazienti non verranno sottoposti a nessun tipo di incisione e non dovranno essere ricoverati in seguito all’intervento. 

Esempi di procedure radiologiche di carattere interventistico sono le sgeuenti: 

  • angiografia o angioplastica e collocazione di stent coronarico  
  • embolizzazione per fermare eventuali emorragie 
  • terapie per la cura dei tumori 
  • ablazione del tumore con radiofrequenza, crioablazione o ablazione a microonde
  • Vertebroplastica e cifoplastica
  • Biopsia mammaria, guidata da tecniche stereotassiche o ecografiche
  • Collocazione di sonde gastriche per alimentazione

ecc.

Percorso di formazione

In questa disciplina, esistono due tipi di professionisti

  • il tecnico sanitario di radiologia medica;
  • medico chirurgo specialista in radiologia.

Per quanto concerne la prima figura, il percorso tradizionale italiano prevede l’ottenimento di una Laurea Triennale in Tecniche di Radiologia Medica. Tuttavia, esiste una valida alternativa a ciò, rappresentata dal Corso di formazione offerto da ILERNA Online Italia. Si tratta di un percorso ad accesso libero che abilita all’esercizio della professione di tecnico in radiologia

Grazie a questo corso di formazione, apprenderai tutte le nozioni necessarie ai fini dell’utilizzo di apparecchiature radiologiche, medicina nucleare e risonanza magnetica, così come a interpretarne correttamente i risultati. 

Per maggiori informazioni a riguardo, vi invitiamo a contattarci al numero di telefono 02 94 75 99 06 o scriverci a info@ilernaonline.it

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