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Istruzione

Le 10 migliori tecniche di studio esistenti sul mercato

Diseno-sin-titulo-31I 10 migliori metodi per studiare

Siamo in piena epoca di esami e sicuramente vi saranno sorti vari dubbi in merito alle migliori tecniche di studio. Qui di seguito vi elenchiamo quelli che riteniamo siano più efficaci ai fini dell’apprendimento. 

metodi per studiare

Diluisci nel tempo

Ridursi a imparare un libro intero in una sessione della durata di 10 ore non è di certo il miglior modo per apprendere. È ormai accertato che impararsi tutto il programma d’esame la notte prima non consente di assimilare i concetti al meglio: una volta completato l’esame, li dimenticherai in men che non si dica. E questo non è di certo quello che vogliamo.

Il cervello è più abile nel codificare le informazioni in sinapsi quando lavora in questa modalità. Per lo stesso motivo, per apprendere le tecniche di una nuova disciplina, il miglior modo è dedicarcisi tramite sforzi costanti e ripetuti nel tempo.

No alle ore piccole

Sapevate che una notte trascorsa sui libri rischia di danneggiare le vostre capacità mnemoniche? Pertanto, è di gran lunga meglio organizzarsi prima e stabilire un programma diurno da dedicare allo studio. Un consiglio? Create una tabella per organizzarvi. Se hai trovato una tabella con cui ti trovi bene puoi farla diventare il tuo template di fiducia e puoi stamparlo o riprodurlo per organizzare lo studio di settimana in settimana, o di sessione in sessione. Prevedi sempre eventuali cambiamenti e lascia sempre un margine a possibili correzioni future. 

Fissa una meta

Fissati una meta, senza che sia eccessivamente ambiziosa. Può trattarsi di un’abilità specifica (bilanciare le equazioni chimiche, imparare a coniugare i verbi in spagnolo). Mentre persegui il tuo obiettivo, ricorda: se non riesci a spiegarlo con chiarezza, non l’hai capito abbastanza bene.

Esercitati in continuazione

Non smettere mai di esercitarti, mettiti continuamente alla prova, anche con test che ti sembrano particolarmente difficili. Sbagliare ti aiuterà a comprendere i tuoi punti deboli; trovare le risposte esatte, ad aumentare la tua autostima, in vista di verifiche, esami o interrogazioni.

Studia come se dovessi insegnare

In alcuni esperimenti scientifici, è stato chiesto a due gruppi di studenti di studiare alcuni passaggi di un testo. Al primo gruppo, è stato riferito che avrebbe dovuto superare un test, a un altro che avrebbe dovuto insegnare quanto appreso. Nel secondo caso, i passaggi chiave sono stati memorizzati con più efficacia. Quando ci è richiesto di insegnare, infatti, il cervello codifica e organizza le informazioni in modo più chiaro e coerente.

Trova un angolo per studiare

Il luogo ideale per studiare non esiste, ma di certo un posto tranquillo, ordinato e ben illuminato favorisce l’apprendimento. Una volta che lo avrai trovato, il cervello capirà, per un effetto automatico di condizionamento (priming) che è il momento di concentrarsi e dedicarsi all’apprendimento.

Allontanati dalle distrazioni 

Sembra scontato, ma per luogo tranquillo si intende anche libero da qualsiasi distrazione. Lascia lo smartphone in un’altra stanza e, se necessario, disattiva tutte le notifiche social e mail. Un altro consiglio? Utilizza il computer solo se necessario (prendere appunti, seguire lezioni online, ecc.). Stare connessi non agevola l’apprendimento.

 Seguite con attenzione le lezioni

Durante le lezioni, si iniziano ad assimilare i concetti più importanti in vista dell’esame. Inoltre, è bene approfittare di questo tempo per fare delle domande al professore, risolvere alcuni dubbi o incomprensioni. Il cervello, infatti, riesce a ricordare meglio gli argomenti esposti oralmente e prendendo appunti scritti a mano.

Un altro consiglio? Leggi ad alta voce gli appunti e i testi dei libri. 

Mappe mentali per materie orali

Il mindmapping è una tecnica visuale per stimolare e generare le capacità creative personali e di gruppo, le risorse mentali inconscie, i processi associativi spontanei con i quali si ristrutturano le idee, la sovrapposizione di varie chiavi interpretative per comprendere le situazioni.

Nel caso delle mappe mentali, si procede con libera associazione mentale, iniziando dall’elemento centrale, sia agganciando man mano nuovi elementi verso l’esterno della struttura, sia ristrutturando quelli già inseriti.

Inoltre, le mappe mentali consentono di studiare di gran lunga più velocemente ed aumentare il livello di concentrazione su un specifico argomento.

Qui di seguito, ti spieghiamo come crearne una:

  1. Prendi visione degli argomenti d’esame.
  2. Prendere un foglio di carta oppure aprire un file word.
  3. Scrivi al centro, in un cerchio, l’argomento principale.
  4. Crea delle diramazioni con i vari argomenti in senso orario e organizzali intorno al tema principale.
  5. Scrivi sui rami e nei sotto-rami delle parole chiavi che indicano man mano gli argomenti del testo.
  6. Puoi aggiungere anche delle immagini legate ad ogni argomento per stimolare la memoria visiva.

Tecnica del richiamo attivo

Avete mai sentito parlare della “Tecnica del richiamo attivo”? Si tratta di un metodo all’avanguardia che consente di memorizzare e capire tante pagine in poco tempo.

Per utilizzare al meglio la tecnica del richiamo attivo è necessario:

  • Prendere il libro e leggere: 20, 30 o 60 righe (oppure un capitolo) ad alta voce.
  • Chiudere il libro.
  • Stimolare la memoria cercando di ricordare cosa hai letto.
  • Segnare su un foglio quello che ti sei ricordato.
  • Riapri il libro e controlla: quello che non hai ricordato e se tra ciò che hai scritto ci sono state o meno delle imprecisioni.

Una volta concluso, noterai come nella tua mente rimarranno fissati non solo gli argomenti che avevi memorizzato subito, ma anche quelli che avevi completamente dimenticato dopo la prima lettura.

Obiettivi SMART: cosa sono e come definirli.

Obiettivi SMARTCome definire obiettivi SMART

Conosci il Metodo SMART? Si tratta di uno degli strumenti chiave della crescita tanto professionale come personale di un individuo.  Definire obiettivi SMART ti aiuterà a essere maggiormente produttivo e ottenere buoni risultati. La chiave sta in come li approcciamo. 

Tanto a livello professionale come personale, prendiamo costantemente decisioni di diversa natura. Spesso, gli obiettivi che ci fissiamo sono troppo generici ed è proprio su questo punto che  vogliamo soffermarci. La regola SMART è utilissima nel momento in cui abbiamo bisogno di definire che tipo di obiettivi vogliamo raggiungere e che caratteristiche devono possedere

Cosa sono gli obiettivi SMART?

SMART si compone di cinque aggettivi che rappresentano gli obiettivi che ti pianifichi di raggiungere:

  • Specifico (specific).
  • Misurabile (measurable).
  • Raggiungibile (achievable).
  • Realistico (realistic).
  • Limitato nel tempo (time-bound).

Questi sono gli aggettivi che definiranno i tuoi obiettivi e cambieranno il tuo modo di vederli e assumerli.

Questo approccio è particolarmente utile per la creazione di programmi e strategie di comunicazione, marketing e finanziarie. Tuttavia, è possibile applicarlo a molti più ambiti, di fatto a tutti quei progetti che abbiano un fine o delle mete prestabilite

In ambito professionale, gli obiettivi SMART aiutano a definire mete intelligenti, dal momento che un particolare tipo di business non è in grado di prosperare se tutti coloro che ne sono coinvolti non comprendono appieno la meta che si desidera raggiungere.

Nelle prossime righe, spiegheremo uno per uno i concetti sopra menzionati e la maniera attraverso cui danno forma ai nostri obiettivi. 

Specifici

Definire un obiettivo “specifico” può sembrare semplice a prima vista, ma è di particolare importanza concentrare la propria attenzione in cosa si vuole ottenere. Un obiettivo non dovrebbe essere troppo generico, come ad esempio che “l’azienda abbia una buona immagine di marca”. I nostri obiettivi devono essere concreti, cercando di sostituire “quello che vuoi che succeda” con “come ottenerlo”. Un buon esempio di obiettivo specifico è il seguente: “Voglio incrementare la percentuale di vendita di un 20% nei prossimi sei mesi, facendo perno sul team commerciale perché ottenga un maggior numero di clienti”. Perché costituisce un buon esempio? In tale obiettivo, si indica ciò che si desidera raggiungere, in che margine di tempo lo si vuole ottenere, e come ti proponi di farlo. 

Misurabili

Devi essere in grado di tenere traccia dei tuoi obiettivi per sapere se il progresso che stai seguendo è positivo o negativo. Per tale motivo, devi stabilire obiettivi dei quali tu possa avere una prova tangibile di successo. Ciò significa che dovrai misurare l’avanzamento in un contesto temporale. 

Come si misura? A seconda dei tuoi obiettivi, avrai bisogno di strumenti che ti consentano di tenerne traccia, quali questionari di soddisfazione, calcolo dei benefici e delle vendite, feedback, presenza sul mercato, ecc. 

Un esempio? Sei interessato ad aumentare di un 40% le vendite del tuo locale nella fascia pomeridiana dalle ore 14 alle ore 17, tramite una campagna pubblicitaria sui social in un termine massimo di 2 mesi. In tal caso, dovrai tenere traccia del volume delle vendite che si produrranno in tale frangia oraria a cadenza settimanale o giornaliera. Nel caso in cui le vendite siano aumentate solo di un 10% nel giro di un mese, dovrai rivalutare la tua campagna e ridefinire i tuoi obiettivi. 

Raggiungibili 

Per poter definire degli obiettivi intelligenti, è necessario fare autocritica ed essere coscienti delle risorse di cui disponiamo. Ciò significa analizzare le skill che ci caratterizzano, le risorse economiche che abbiamo, le capacità dei nostri lavoratori, se disponiamo dei programmi necessari, ecc. 

Tale analisi ci consentirà di comprendere se possiamo raggiungere quanto ci siamo prefissati o se prima dovremo apportare delle modifiche interne. 

Se ti prefiggi un obiettivo ma non sai come poterlo conseguire, sarà necessario compiere una ri-valutazione. Per esempio, se vuoi aumentare il traffico della tua pagina web ma non disponi di esperti nella creazione di contenuti, prima di tutto dovrai fissarti come obiettivo l’assunzione di esperti o la formazione dei lavoratori di cui già disponi. 

Realisti

Considera l’importanza dei risultati che ricerchi. I tuoi obiettivi avranno un risvolto positivo su tutta la realtà aziendale? Sono fedeli ai valori del progetto? Tale punto è fondamentale perché invita a riflettere sulla direzione che prenderai nel tuo progetto.  

Per esempio, non puoi fissare come obiettivo che la tua marca diventi tendenza tra il pubblico adolescente se non apporta nessun beneficio sostanziale o si allontana dalla filosofia aziendale. 

Per poter conseguire degli obiettivi realisti, dovremo separare le nostre opinioni personali, desideri o ambizioni personali e pianificare una direzione obiettiva

Limitati nel tempo

Dovrai stabilire una deadline per la tua strategia. Tutte le azioni destinate al raggiungimento di un  obiettivo devono essere situate in un tempo determinato. Tutti gli obiettivi devono avere un’indicazione temporale. Ad esempio, “conseguire 2.000 nuovi clienti nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 25 anni in 4 mesi” o “aumentare le vendite di un 10% in due mesi”.   

Ciò ti consente di creare una motivazione positiva per continuare a migliorare, dal momento che potrai osservare il tuo avanzamento. 

Evita il più possibile di stabilire date di consegna aperte, dato che tutto l’obiettivo perderà l’impressione di urgenza e importanza che lo caratterizza. Pertanto, c’è il rischio di non raggiungerlo o di non metterci tutto lo sforzo necessario. 

Come puoi vedere, la metodologia SMART consente di prendere decisioni in maniera molto più efficiente, avere una prospettiva chiara su cosa desideriamo ottenere e la definizione intelligente dei nostri obiettivi

Questi obiettivi dovranno essere definiti in un massimo di due righe e rispondendo alle domande di “cosa”, “chi”, “come” e “quando” (talvolta, è necessario esprimere anche il “perché”). 

Una volta che sappiamo come definirli, dobbiamo tenere in conto i due tipi di obiettivi che possiamo proporre

Tipi di obiettivi: qualitativo  e quantitativo 

  • Obiettivi qualitativi: si centrano sull’immagine, la percezione della qualità del tuo progetto o azienda.  In diverse occasioni, si destinaranno risorse a un beneficio maggiormente soggettivo, però ugualmente misurabile. Per esempio, tramite il posizionamento di marca sul mercato, investendo nelle previsioni fatte ai propri clienti. 
  • Obiettivi quantitativi: molto più facili da calcolare, si centrano normalmente nell’aumentare il numero di utenti, clienti o profitti sulle vendite. 

Le strategie e gli obiettivi si ridefiniscono costantemente. Talvolta, l’implementazione di una strategia ti porterà a rivalutare gli obiettivi. Per esempio, se un annuncio in una piattaforma che non avevi sfruttato sino a quel momento ottiene improvvisamente buoni risultati, dovrai modificare alcuni obiettivi. E viceversa: un obiettivo ti consentirà di proporre differenti strategie, soprattutto quando tali strategie non ti consentono di ottenere i risultati attesi. 

Le 5 migliori tecniche di memorizzazione esistenti sul mercato

tecniche di memorizzazione5 mnemotecniche

Alcune tecniche di memorizzazione per portare le vostre sessioni di studio a un livello mai visto prima?

In questo articolo, vi elencheremo 5 mnemotecniche infallibili che dovete assolutamente conoscere.

tecniche di memorizzazione

1- Conversione fonetica

Dovete memorizzare una serie di cifre impensabili per il prossimo esame e non sapete come fare? 

Una mnemotecnica per memorizzare i numeri è la cosiddetta “conversione fonetica”: si tratta di un sistema di codificazione che prevede che ad ogni numero, da 0 a 9, venga associato un suono consonantico. In tal modo, ogni sequenza numerica può essere facilmente convertita in parole.

E indovinate un po’? Parole e frasi corrispondono naturalmente a immagini.

2- Sistema della rima

Se la conversione fonetica vi sembra troppo difficile, vi consigliamo di sperimentare la tecnica del “sistema delle rime”.

Consiste nell’associare ogni numero ad una parola con cui fa rima (uno= digiuno; due= bue; tre= purè; ecc.). Dopodiché, potrete associare le parole che avrai selezionato con immagini.

3- Mappe mentali

Tuttavia, come miglior sistema per memorizzare i concetti segnaliamo le “Mappe mentali”

Si tratta di un incredibile strumento che può essere applicato a qualsiasi campo di studio e progettazione. 

Perfetto, ma come si creano? Si costruiscono partendo da un nucleo centrale dal quale poi si diramano in sottocategorie tutti altri concetti. L’intera costruzione si crea tramite parole chiave, ovvero quei termini in grado di rappresentare da soli un intero concetto. 

Tramite le diramazioni della mappa mentale sarete in grado di dare vita allo scheletro del vostro argomento di studio e dunque memorizzare le informazioni in maniera sistematica e completa, partendo dalle informazioni generali, fino a quelle più puntuali. 

4- Tecnica dei loci di Cicerone

La tecnica dei loci (dal latino loci che significa “luoghi”) è una tecnica di memorizzazione coniata dal grande oratore romano Cicerone, il quale ne faceva costantemente uso per ricordare i discorsi che presentava in Senato. 

La tecnica dei loci è ottima da applicare sia nello studio, sia nella vita quotidiana, ad esempio quando dovete sostenere un discorso in pubblico.

La prima cosa da fare per applicare questa tecnica è pensare ad un luogo o un itinerario che si può visualizzare nella propria testa in maniera del tutto chiara. 

Una volta individuato il percorso familiare e i punti di riferimento contenuti in essi, dovrete associare le informazioni, convertite in “parole chiave”, da memorizzare.

L’immaginazione è la chiave: una volta aver visualizzato un luogo a te familiare, collocatevi nella prima tappa del tragitto e associate ad essa la prima keyword individuata. Procedete in questo modo per tutte le tappe, associando le altre parole chiave.

Perfetto, ma come applico questa tecnica allo studio? Quando dovete ripassare un argomento appena studiato o procedere ad un’esposizione orale nel corso di un esame, ripercorrete tutte le tappe del percorso, rievocando i concetti chiave che hai associato ad ogni luogo.

5- Metodo della parola chiave

Infine, tra le tecniche di memorizzazione più in voga vi è il cosiddetto “Metodo della parola chiave”: consiste nel creare in maniera sistematica degli indizi, sotto forma di immagini, che innescano la memorizzazione e il ricordo.

Con il keyword method sarai in grado di creare associazioni davvero strane (come dei pesci con una grossa testa mentre nuotano in un cartone di latte, a ricordare che le Cefalosporine sono antibiotici Beta-Lattamici)

Il metodo della parola chiave è così potente che ti permette di imparare fino a 100 vocaboli  in un’ora, o anche di approfondire argomenti di anatomia, diritto, e qualunque altra materia molto mnemonica con una efficienza che non ha paragoni.

Come studiare in maniera efficace: 7 metodi infallibili

esami-maggio-2021Come studiare in maniera efficace

Gli esami non finiscono mai, dicono. Alcune idee su come studiare in maniera efficace?

Nelle prossime righe, vi condivideremo alcuni utili consigli su come sfruttare al meglio el vostre sessioni di studio intenso, con l’obiettivo di aggiungere il materiale imparato alle vostre conoscenze di base. 

Come studiare in maniera efficace

Scrivere appunti dettagliati

Prendere appunti nel corso della lezione è fondamentale per iniziare ad assimilare i concetti principali

Dedicate del tempo a ordinare le note raccolte nel corso della lezione, e scrivete all’insegnante nel caso in cui siate confusi su qualche argomento.

Evitate di dover affidarvi esclusivamente ai libri, e soprattutto di apprendere i concetti più importanti nel corso delle settimane che precedono l’esame: quelle devono essere dedicate esclusivamente al ripasso.  

Studiare per tempo

Iniziate a studiare almeno un paio di settimane prima dell’esame finale. 

Create un programma di studio con un tempo pre-stabilito per ciascun argomento

Per organizzarsi al meglio ed evitare di rimandare in continuazione, potete optare per la cosiddetta “Tecnica del pomodoro”: lavorate per 25 minuti e riposate per altri 5. In tal caso, è consigliabile fissare un timer. L’obiettivo?  Provocare un senso d’urgenza, generando un vincolo temporale. 

Infine, organizzatevi il tempo di studiare per altri esami, se possibile e/o necessario.

Organizzare un programma di studio

Organizzate il materiale di studio che avete a vostra disposizione:

  • appunti sulle lezioni;
  • eventuali schemi e mappe concettuali;
  • libri rigorosamente sottolineati per evidenziare i concetti più importanti.

Inoltre, alcuni docenti sono soliti fornire una sorta di “guida all’esame”, che include tutti gli argomenti chiave affrontati durante il corso e utili a fini del superamento dell’esame. 

Rivedere gli appunti

Altro aspetto chiave è rivedere gli appunti delle lezioni. Qualora fosse necessario, riscriveteli in maniera più ordinata e utilizzate differenti colori per evidenziare i concetti più importanti: la differenza di colori può aiutarvi a memorizzare meglio le informazioni e i concetti più importanti.

Evidenziate i termini chiave, le date essenziali e le persone più importanti. Utilizzate sempre colori diversi per ciascun tipo di informazione.

Individuare le parole chiave

Leggere gli appunti è inoltre utile per individuare eventuali parole, frasi, grafici, elenchi o qualsiasi altro tipo di informazione utile ai fini dell’esame. 

Un consiglio? Scrivete una parola principale o termine che descriva meglio un capitolo. Cercate poi di aggiungere tutte le informazioni relative alla parola sul retro del foglio. Usate liste, elenchi puntati, numerati o un grafico per l’aggiunta di informazioni. 

Utilizzare la Tecnica dei Loci di Cicerone

Ed ora giungiamo ad una delle tecniche di memorizzazione più effettive tra quelli esistenti.  Cicerone, il più grande oratore della storia antica imparava i suoi celebri discorsi a memoria. Infatti, il suo metodo è ancora oggi una delle mnemotecniche più note ed efficaci per schematizzare ed imparare in poco tempo concetti e nozioni, e ricordarli in un ordine ben preciso.

La tecnica dei loci di Cicerone consiste nell’associare ogni concetto e nozione ad un’immagine. A seguire, dovrai trasformarli in immagini di luoghi che per te sono familiari.

Spiegare l’argomento a qualcuno che non lo conosce

Dopo aver letto e schematizzato o riassunto, puoi fingere di spiegare l’argomento a qualcuno che non lo conosce. In tal caso, puoi farti aiutare da un amico, un collega o un compagno di scuola: spiegando l’argomento a un’altra persona, sarai tenuto a semplificarlo per poterlo comunicare in maniera efficace al tuo interlocutore (e quindi lo memorizzerai più facilmente).


Siete alla ricerca di altri consigli su come affrontare al meglio la sessione d’esame? Allora non potete perdervi il seguente articolo:

L’igiene orale e il salto di carriera: la parola a Gaia

charla-gaia_IGGaia e un sogno da realizzare

Ospite di oggi della rubrica “La parola agli studenti”?

Si chiama Gaia ed è una delle nostre studentesse di igiene dentale. Gaia si è unita alla famiglia di ILERNA Online nel 2019 con la speranza di convertirsi in un’eccezionale professionista dell’igiene orale.

Siete curiosi di dare un’cchiata all’intervista che ci ha gentilmente rilasciato? Allora proseguite con la lettura.

igiene orale

1. Perché hai scelto ILERNA Online Italia? 

Ho scelto ILERNA Online Italia perchè volevo regalarmi la possibilità di intraprendere un percorso didattico e formativo che non inibisse i mei impegni lavorativi. Nutrivo da tempo il desiderio di ampliare le mie conoscenze e la mia preparazione in ambito sanitario, oltre al sogno di diventare una professionista capace e preparata nel campo dell’igiene orale. 

2. Come sei venuta a conoscenza della nostra scuola? 

Sono venuta a conoscenza di questa scuola attraverso il consiglio di un’amica, che aveva da poco portato a termine con entusiasmo, il ciclo di studi con ILERNA Online Italia.

3. Cosa ne pensi del metodo di studio ILERNA? 

Credo che il metodo di studio proposto da questa scuola sia capace di catturare l’attenzione dei propri studenti attraverso approcci educativi stimolanti e mai banali. I professori uniscono alle lezioni online, materiale interattivo ricco di informazioni e di nozioni chiare ed esaustive, rispondendo ai possibili dubbi di noi studenti, con cordialità ed in tempi tempestivi.

4. Come vedi il tuo futuro a livello professionale? E quali credi che siano i nostri punti di forza?

Grazie ad ILERNA Online Italia il mio sogno di diventare un’igienista dentale, si sta realizzando! Nel mio futuro ora, vedo indipendenza e appagamento, per aver pienamente soddisfatto le mie aspirazioni professionali ed intellettive. Tutto questo senza dover rinunciare al mio attuale lavoro, che mi tiene impegnata per molte ore durante l’intero arco della giornata. 

Questo è il grande successo di questo istituto, dare la possibilità ai propri allievi di conseguire un traguardo accademico, senza limitarli ad orari inflessibili per assistere alle lezioni o per svolgere le attività scolastiche domiciliari. 

5. Consiglieresti il nostro istituto? Perché?

Consiglio a tutti coloro che desiderano diventare professionisti capaci, competenti e specializzati nell’ambito dell’igiene orale, di affidarsi ad ILERNA Online Italia e a tutto lo staff che ne fa parte! Il team di questa scuola vi seguirà passo per passo nell’evoluzione da studenti ad esperti conoscitori della materia!

6. Descrivi in tre parole la tua esperienza presso la nostra scuola. 

Posso dire con fermezza che la mia esperienza presso ILERNA Online Italia è appassionante, avvincente e soprattutto molto appagante.

Ringraziamo Gaia per le gentili parole spese sul nostro Centro. Siamo certi che a fine percorso si convertirà in aun professionista capace e competente.


Tempo fa, un’altra delle nostre studentesse, Barbara, ci ha gentilmente rilasciato un’intervista, focalizzandosi sui vantaggi della didattica a distanza. Per maggior dettagli a riguardo, cliccate al seguente bottone:

Come diventare Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Sogni d’intraprendere una brillante carriera come Tecnico Sanitario di Radiologia Medica ma non sai come conciliare studio e vita professionale?

ILERNA Online Italia, centro leader nella formazione professionale, allarga la sua offerta formativa rivolta al mercato italiano con un Corso di tecniche di radiologia medica. Grazie a questo percorso, avrete la possibilità di lavorare nei reparti di radiologia e medicina nucleare del settore sanitario pubblico e privato.

Vi siete mai chiesti quali siano le funzioni di un TSRM e come si è evoluto il suo ruolo nel corso del tempo? Scopritelo nelle seguenti righe. 

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

Come ottenere il titolo con ILERNA?

ILERNA Online Italia offre un’alternativa al percorso universitario in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia. Il titolo rilasciato è Tecnico Superiore in Radiologia Medica, con il quale potrete esercitare direttamente in Spagna. 

Per esercitare in Italia, ti invitiamo a consultare il decreto legislativo D.lgs 206/2007, con il quale lo Stato italiano ha recepito le direttive dell’Unione Europea 2005/36/CE e 2006/100/CE, che consentono il riconoscimento delle qualifiche professionali all’interno dei paesi dell’Unione Europea.

Qual’è l’attività tipica del professionista TSRM?

Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica opera sempre in stretta collaborazione con il medico radiologo, il medico radioterapista, il medico nucleare e il fisico sanitario. Questa figura è abilitata a svolgere tutte le procedure e gli atti tecnici e sanitari che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica, e tutte le attività collegate aventi finalità di prevenzione, diagnosi e terapia, sia su materiali biologici sia sulla persona, secondo i contenuti delle norme di riferimento (L. 1103/1965, L. 25/1983, DM 746/1994 e il codice deontologico versione del 2004).

In linea generale, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica svolge le seguenti mansioni

  • si assicura che le apparecchiature a lui affidate funzionino correttamente, tramite l’eliminazione di eventuali inconvenienti e attuando programmi di verifica e controllo secondo indicatori e standard di qualità predefiniti;
  • programma e gestisce l’erogazione di prestazioni di sua competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, il medico nucleare, il medico radioterapista e con il fisico sanitario, seguendo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente stabiliti dal responsabile della struttura. 

L’attività del TSRM tocca diversi ambiti che vanno dalla diagnostica per immagini, alla medicina nucleare, radioterapia, fisica sanitaria e radiologia complementare. Lo scopo ultimo delle procedure che porta a compimento hanno un fine comune ed unico di diagnosi e terapia, per la tutela della salute del paziente.

Funzioni principali del TSRM

In particolar modo, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica svolge le seguenti funzioni: 

  • esegue esami di radiodiagnostica;
  • svolge esami di Radiologia Interventistica (vascolare ed extravascolare) ed emodinamica;
  • esegue esami di medicina nucleare;
  • esegue procedure radioterapiche;
  • svolge controlli di qualità;
  • si forma e si occupa di ricerca.

L’attuale evoluzione delle competenze

Per l’esecuzione delle attività tecnico-assistenziali sulla persona, il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica opera nel seguente campo di specializzazione

  • procedure medico-radiologiche; 
  • processi radioprotezionistici.

In alcuni contesti operativi, al TSRM viene richiesto un profilo di alta qualificazione, come ad esempio nel caso delle cosiddette “pratiche speciali”, comportanti alte dosi per il paziente, e rappresentate, ad esempio, da procedure erogate nell’ambito della cardiologia interventistica o della medicina nucleare, il ricorso a programmi di garanzia della qualità e di valutazione della dose o di verifica dell’attività somministrata.

Desideri intraprendere la carriera di TSMR? Consulta il piano di studi al link sottostante e iscriviti: 

MAGGIORI INFO

 

Per maggiori informazioni, non esitare a contattarci allo 02 94 75 99 06 o scriverci a info@ilernaonline.it

 

Nove consigli su come affrontare gli esami

consigli su come affrontare gli esamiConsigli su come affrontare gli esami

Onliners,  che ne dite di alcuni utili consigli su come affrontare gli esami?

In questo articolo, vi forniremo una serie di consigli per affrontare al meglio le prove che vi aspettano nel corso di questa settimana. 

Scopritene tutti i segreti nelle prossime righe. 

consigli su come affrontare gli esami

Cosa fare prima dell’esame 

Parlate con il professore

Durante il semestre, vi consigliamo di mantenere vivo il contatto con il professore. In caso di dubbi o domande, non rimuginate a lungo su quale potrebbe essere la risposta corretta: rivolgiti direttamente al professore attraverso Campus. Saranno a vostra completa disposizione e vi risponderanno in meno di 24 ore.

Lavorate sul materiale 

Per affrontare un esame al meglio, è fondamentale lavorare sul materiale che avete a disposizione. Mentre studi:

  • Organizzate gli appunti che avete raccolto durante la lezione: gli appunti sono una risorsa importante per organizzare il vostro studio. L’ideale sarebbe annotare tutte le parole chiave e i macro concetti più importanti menzionati dal professore, per poi approfondirli e ricercarli sui materiale che avete a disposizione su Campus;
  • Create delle mappe concettuali: fare schemi o creare mappe concettuali è un metodo efficace per ricordare con facilità le nozioni più importanti.

Non procrastinate

 Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi. Prima di dare inizio a una buona sessione di studio, è importante fissare una tabella di marcia. Vi consigliamo di utilizzare un planner o creare un calendario con un semplice excel. Annotate le tasks che affronterete giorno per giorno, e ricordate: concedetevi una pausa ogni tanto, sarete molto più produttivi!

Concentratevi durante la sessione di studio 

Vi è mai successo di perdere la concentrazione durante una sessione di studio? Qui di seguito vi indichiamo alcuni consigli su come recuperarla: 

Se hai problemi a trovare la concentrazione nello studio, ti consigliamo di:

  • Ascoltate musica classica: diverse ricerche hanno dimostrato che la musica classica è in grado di agire positivamente sul nostro livello di concentrazione;
  • Concedetevi una pausa: talvolta è la stanchezza a giocare brutti scherzi e a farci perdere la retta via. Evitate sessioni di studio massacranti: concedetevi una una passeggiata all’aria aperta o 20 minuti della vostra serie preferita. Tuttavia, fissate un tempo specifico al vostro riposo: una piccola pausa non può trasformarsi in diverse ore di dolce far niente. 
  • Ritrovate la vostra motivazione: stress da prestazione o poca motivazione? Stabilite degli obiettivi e ritrovate la voglia di studiare pensando al vostro futuro professionale. 

Gestite lo stress

Imparare a gestire lo stress e le pressioni derivanti dal carico di studio è di fondamentale importanza per superare brillantemente la sessione d’esame.

Ci sono diverse tecniche per rilassarvi e abbandonare i pensieri negativi. Tra le tecniche migliori, l’Università Niccolò Cusano indica le seguenti: 

  • sedetevi sul divano o una poltrona  mantenendo la schiena dritta;
  • chiudete gli occhi e prestate attenzione a ciò che vi circonda: riuscirete a percepire rumori che prima  non avvertivate;
  • respirate profondamente e in modo naturale;
  • scansionate il vostro corpo e cercate di individuare quelle parti che avvertite come particolarmente tese. Tentate di sciogliere questa tensione nella vostra testa e ripetete a voi stessi di rilassarvi;
  • aprite gli occhi e affrontate la vostra giornata con tutta la positività che avete in corpo. 

 Svolgete la simulazione d’esame

Prima dell’esame ufficiale, i vostri professori caricheranno una simulazione d’esame in modo tale che possiate prendere atto di questa nuova modalità. Sottolineiamo che questa simulazione non ha alcun valore accademico  e costituisce una semplice prova per agevolarvi nel corso dell’esame ufficiale. 

Poco prima dell’esame 

Non guardate i social network 

L’avvento dei social network ha generato la cosiddetta FOMO (Fear Of Missing Out) ed è una nuova forma di ansia sociale che riguarda soprattutto i giovani. In parole povere, si tratta della paura di essere tagliati fuori: il pensiero costante che gli altri stanno facendo qualcosa di più interessante di noi e che ci stiamo perdendo quel qualcosa. Pertanto, vi consigliamo di evitare di visionare i vostri account prima dell’esame: potrebbero generare stress inutile.

Eliminate la caffeina

Il caffè può rivelarsi il peggior nemico in vista di un esame. Diversi studi dimostrano che oltre una certa soglia, la caffeina arriva a modificare la chimica del nostro cervello, creando una sorta di dipendenza.

Il nostro organismo diventa sempre più resistente alle sostanze presenti nel caffè, richiedendo una quantità sempre maggiore della bevanda per ottenere gli stessi effetti. Tuttavia, gli effetti negativi si accumulano nel tempo: ansia e nervoso sono i due nemici giurati dello studente sotto esami, ma sono le prime controindicazioni a farsi sentire. Può addirittura subentrare l’insonnia, a rendere ancora più difficile la fase di studio, e un senso di affaticamento

Durante l’esame 

Lavorate sull’esame

Gestire la prova nel modo giusto è importante per comunicare al professore tutto quello che hai studiato.

In particolar modo:

  • Leggete con attenzione le domande e organizzate nella vostra mente le risposte;
  • Gestite bene il tempo a disposizione per ciascuna domanda, in modo da poter rispondere a tutti i quesiti;
  • Prima di iniziare a scrivere, rileggete 2 o 3 volte le domande se necessario;
  • Rispondete  prima alle domande di cui siete sicuri della risposta e che attribuiscono un maggior punteggio;
  • Mantenete la calma  e cerca di riflettere per cercare una soluzione alla domanda di cui credete non conoscere la risposta.

 

 

Ricordate, Onliners! Qualora non doveste passare l’esame o non vi foste presentati, potrete ripeterlo nel corso della sessione straordinaria. Questi esami avranno luogo i giorni 12 e 13 febbraio, e saranno online. In tal caso, dovrete iscriverti agli esami della sessione straordinaria tramite la sezione “Iscrizioni” del Campus virtuale.

 

Per qualsiasi dubbio o domanda, non esitate a contattarci allo 02 82 94 49 45 o a scriverci a alunni@ilernaonline.it.

Radiologia Medica: cosa devi sapere su questa branca della medicina

radiologia-medicaRadiologia medica: cosa devi sapere

Vi siete mai chiesti a cosa si riferisca il termine radiologia medica?

La radiologia è una branca della medicina che aiuta a diagnosticare e trattare le condizioni mediche di alcuni organi o distretti anatomici

Nello specifico, per radiologia si intende l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche, in particolare raggi X e raggi γ, nonché le radiazioni corpuscolari che si generano a partire da disintegrazioni radioattive. Lo scopo dell’utilizzo di queste radiazioni è principalmente diagnostico, ma può essere anche di natura terapeutica come nel caso della radioterapia.

radiologia medica

Radiologia digitale

I raggi X costituiscono la forma più antica di imaging medicale che nel corso degli anni si è evoluta da tecnica di tipo analogico a tecnica digitale.

Con il termine Radiologia digitale si intende la modalità di acquisizione digitale dell’immagine Rx che mediante hardware e software dedicati consente l’elaborazione dei dati in formato numerico, la modifica post-acquisizione e l’archiviazione su supporto magnetico. Qualora dovessimo fare un confronto con la radiografia analogica, la tecnica digitale migliora di gran lunga la qualità delle immagini, in quanto fa uso di algoritmi di elaborazione che esaltano i particolari di interesse diagnostico. 

La Radiologia digitale diretta (DR) utilizza dei sensori che forniscono in uscita direttamente i dati digitali, senza bisogno di procedimenti intermedi. L’efficienza di un sistema DR è molto elevata e consente di ridurre la dose di raggi X necessaria ad ottenere delle immagini di qualità. 

Radiologia medica: un pò di storia 

La nascita della radiologia medica viene attribuita al fisico tedesco William Conrad Röntgen, che nel 1895 scoprò i cosiddetti raggi X. 

Altre tappe fondamentali da ricordare riguardano la scoperta della radioattività naturale dell’uranio per conto di Antoine Henri Becquerel, e di quella del polonio e del radio dei coniugi Marie e Pierre Curie

Verso la fine del XX secolo vennero invece integrate all’interno del settore nuove tecniche che non necessitano dell’utilizzo di radiazioni e venne utilizzato un termine più generale per indicare la disciplina: diagnostica per immagini.

Le immagini ottenute mediante i processi radiologici possono essere visualizzate direttamente su uno schermo fluorescente tramite la cosiddetta fluoroscopia. Questo è reso possibile da dispositivi che consentono di rinforzare l’immagine ottenuta, chiamati intensificatori di immagine. Le radiografie generate possono essere trasmesse da una telecamera, per monitorare parti del corpo in movimento. In tal modo, si ottiene una schermografia, che permette di analizzare l’immagine statica ottenuta.

Purtroppo, soprattutto agli inizi delle pratiche radiologiche si ignorava l’importante nocività delle radiazioni e durante le fluoroscopie i medici e i pazienti venivano esposti senza la minima precauzione alle radiazioni elettromagnetiche.

Tipi di radiologia medica 

La radiologia medica può essere suddivisa in due aree differenti: 

  1. radiologia diagnostica;
  2. radiologia interventistica.

I medici specializzati in radiologia vengono definiti radiologi

Radiologia diagnostica

La radiologia diagnostica consente di esplorare dall’esterno le strutture corporee attraverso la formazione di immagini. Tramite quest’ultime, i radiologi possono: 

  • individuare le cause di sintomi che presentano;
  • assicurarsi che il corpo sta rispondendo correttamente a una terapia a cui il paziente si sta sottoponendo; 
  • rilevare possibili malattie, quali tumore al seno, al colon o cardiopatia.

Le tipologie più comuni di esami di radiologia sono le seguenti: 

  • Tomografia computerizzata (TC), anche conosciuta come tomografia assiale computerizzata (TAC), che comprende inoltre l’angioTAC. 
  • Scansione per fluoroscopia, che comprende il transito gastrointestinale superiore e  il clisma opaco. 
  • Risonanza magnetica (RM) angiografia a risonanza magnetica (ARM)
  • Mammografia
  • Medicina nucleare, che comprende esami del tipo: scintigrafia ossea, scintigrafia tiroidea e  test da sforzo al tallio. 
  • Radiografie semplici, che comprende la radiografia del torace.
  • Tomografia ad emissione di positroni, anche definita PET (dall’inglese Positron Emission Tomography).
  • Ultrasuoni.

Radiologia interventistica

I radiologi utilizzano immagini quali la tomografia computerizzata, ecografia, risonanza magnetica e fluoroscopia, che risultano loro utili per differenti procedure, quali inserimento di cateteri (sonde), fili e altri strumenti nel corpo dei pazienti. 

I medici utilizzano questa tecnologia per individuare o trattare determinati tipi di patologie, al punto tale che spesso vengono coinvolti nella cura di tumori, occlusione di arterie o vene, fibromi all’utero, mal di schiena, problemi di carattere epatico e renale

Nella maggior parte dei casi, i pazienti non verranno sottoposti a nessun tipo di incisione e non dovranno essere ricoverati in seguito all’intervento. 

Esempi di procedure radiologiche di carattere interventistico sono le sgeuenti: 

  • angiografia o angioplastica e collocazione di stent coronarico  
  • embolizzazione per fermare eventuali emorragie 
  • terapie per la cura dei tumori 
  • ablazione del tumore con radiofrequenza, crioablazione o ablazione a microonde
  • Vertebroplastica e cifoplastica
  • Biopsia mammaria, guidata da tecniche stereotassiche o ecografiche
  • Collocazione di sonde gastriche per alimentazione

ecc.

Percorso di formazione

In questa disciplina, esistono due tipi di professionisti

  • il tecnico sanitario di radiologia medica;
  • medico chirurgo specialista in radiologia.

Per quanto concerne la prima figura, il percorso tradizionale italiano prevede l’ottenimento di una Laurea Triennale in Tecniche di Radiologia Medica. Tuttavia, esiste una valida alternativa a ciò, rappresentata dal Corso di formazione offerto da ILERNA Online Italia. Si tratta di un percorso ad accesso libero che abilita all’esercizio della professione di tecnico in radiologia

Grazie a questo corso di formazione, apprenderai tutte le nozioni necessarie ai fini dell’utilizzo di apparecchiature radiologiche, medicina nucleare e risonanza magnetica, così come a interpretarne correttamente i risultati. 

Per maggiori informazioni a riguardo, vi invitiamo a contattarci al numero di telefono 02 94 75 99 06 o scriverci a info@ilernaonline.it

MAGGIORI INFO SUL CORSO

COME TROVARE LA MOTIVAZIONE PER STUDIARE

studioCome trovare la motivazione per studiare

Vi state chiedendo come trovare la motivazione per studiare? 

Il semestre ha avuto inizio il 30 settembre e sappiamo che molti di voi si sono già immersi appieno nello studio. Siamo coscienti di quanto sia difficile mantenere la concentrazione dopo una dura giornata di lavoro.  Per quanto la passione per questa disciplina vi porti a muovere mari e monti, torniamo a casa stanchi e stremati dalle mille incombenze e l’ultima cosa che vorremmo fare è aprire un libro di igiene dentale.

Qui di seguito vi presentiamo una lista di consigli da seguire per ritrovare la motivazione per studiare.

come trovare la motivazione per studiare

Trova un posto tranquillo

Trovare un posto tranquillo è la chiave per portare a termine una buona sessione di studio. Molti ritengono utile allontanarsi dalla propria casa e optare per una biblioteca o cyber café (bè, per lo meno questo prima dell’arrivo del Covid-19). Vi consigliamo di eliminare tutte le distrazioni, che siano televisore, cellulare, tablet e computer (nel caso in cui non ne avessi bisogno per studiare) e preparare una scrivania a prova di studio. Metti nello zaino tutto ciò che ti occorre: libri, penne, matite ed evidenziatori. E perché no, invita il tuo amico a quattro zampe a farti compagnia durante le ore di studio, accarezzare la loro morbida pelliccia ti aiuterà a rilassarti.

Tieni al tuo fianco snack e acqua

 Si tende essere più produttivi quando si è idratati e pieni di energia. Ti consigliamo di optare per frutta fresca/secca o una barretta di cereali

Evita i cibi grassi e i dolci: pizza, ciambelle, muffin… Creeranno una scarica di energia che si convertirà rapidamente in sonnolenza.

Non studiare sul letto

Ciascuna azione o abitudine ha un suo luogo specifico. Il letto e il divano non sono di certo i posti più appropriati per svolgere una sessione di studio a pieno ritmo. Opta per la comodità ma senza esagerare.

Indossa vestiti comodi

Studiare con indosso un paio di jeans alla moda, stretti al punto tale da stringerti sulla pancia, non è di certo la migliore opzione. Scegli vestiti comodi che non ti arrechino nessun  tipo di fastidio. 

Imposta il cellulare in modalità silenziosa

Avverti i tuoi amici e i tuoi famigliari che ti aspetta una sessione di studio intensa e che pertanto evitino di mandarti messaggi qualora non fosse urgente. e ricordati: niente social media! Se necessario, spegni il cellulare o allontanalo dalla tua postazione di studio. 

Spegni il computer 

Qualora non ne avessi bisogno per questioni di studio, spegni la scatola magica in grado di risucchiare tutta la tua concentrazione. Capita spesso di dire “Controllo velocemente le e-mail” o “Leggo solo questo post e chiudo tutto”, finendo con lo sprecare un’ora intera.

Alcuni consigli?

  • Stampa le informazioni che ti servono prima di metterti a studiare e poi spegnilo. Non ne sarai tentato.
  • Se hai bisogno di usare solo Word per prendere appunti o fare schemi, togli temporaneamente la connessione a internet.

Stabilisci obiettivi concreti per ogni sessione di studio

Stabilisci obiettivi concreti e raggiungibili, non generici e astratti. Non si tratta di dire: “Devo diventare bravo in fisiopatologia generale”, ma di procedere un obiettivo alla volta, come imparare un determinato protocollo sanitario o saper svolgere una procedura nello specifico. 

Una volta che lo avrai raggiunto, ti sentirai più ottimista e potrai dedicarti a un altro.

Ricompensati quando raggiungi un traguardo 

A volte riposare può giovare alla tua salute mentale: concediti una piccola pausa facendo una breve passeggiata, ascoltando la tua canzone preferita o facendo merenda con un piccolo snack. Tuttavia, ricorda che dopo la pausa, ti toccherà tornare sui libri: stabilisci un tempo di riposo e rispettalo. Se è necessario, imposta una sveglia sul tuo cellulare. 

Organizza un programma di studio 

Avere un programma di studio aiuta a porsi obiettivi e avere la certezza di terminare di studiare prima della fatidica data dell’esame.

Potete organizzare il vostro calendario in maniera analogica utilizzando una semplice agenda, o online attraverso vari programmi ampiamente diffusi. Consigliamo di creare un calendario utilizzando un foglio excel su Google Drive e aggiornarlo di volta in volta. Un altro ottimo metodo è creare una to do list con Todoist, un’applicazione web, smartphone e desktop per organizzare le attività quotidiane, dal lavoro al tempo libero. 

Un’altra applicazione piuttosto conosciuta è Notion, un programma completo di database, kanban board, wiki, calendario e promemoria.

Ora che avete letto i consigli sopra citati, non vi basterà far altro che metterli in pratica.

Avete mai sentito parlare di blended learning? Date un ‘occhiata al seguente articolo per conoscere tutti i segreti

LEGGI L’ARTICOLO

 

LE DIFFERENZE TRA L’AMBIENTE ODONTOIATRA SPAGNOLO E ITALIANO SECONDO ISABEL MORAZA MERINO

charla-isabel_IGL'odontoiatria tra Italia e Spagna

Vi siete mai chiesti quali sono le principali differenze tra l’ambiente odontoiatra spagnolo e quello italiano?  Scopriamolo assieme alla Dottoressa Isabel Moraza Merino.

Settimane fa abbiamo avuto l’onore di raccogliere la preziosa testimonianza della Dottoressa Isabel Moraza Merino, da anni attiva sul suolo italiano, riguardo i principali aspetti che differenziano l’ambiente odontoiatra spagnolo da quello italiano. Inoltre, abbiamo discusso delle conseguenze portate dal Covid-19 sul settore sanitario iberico e italico. 

odontoiatra

Isabel Moraza Merino possiede una Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, conseguita presso l’università di Siviglia. Dal 2010 esercita da libera professionista  in strutture private a Roma come odontoiatra generica. Inoltre, dal 2015 collabora con l’ospedale odontoiatrico “George Eastman” nel reparto di chirurgia, protesi e parodontologia diretto dal Prof. Luca Cordaro.

La Dott.ssa Merino è membro dell’ITI (International Team for Implantology) e traduttrice di articoli scientifici dall’italiano allo spagnolo, pubblicati nella Revista del Colegio de Higienistas Dentales di Madrid.


 

Qui di seguito vi lasciamo l’intervista che ci ha gentilmente rilasciato:

1. Ci può raccontare in dettaglio il percorso di studi da Lei intrapreso in Spagna?

Dopo aver conseguito il diploma di maturità in Scienze della Salute nella mia città natale, mi sono trasferita nel sud della Spagna dove mi sono laureata in odontoiatria presso l’Università di Siviglia. Ai tempi dell’università, lavorai per una prestigiosa clinica odontoiatrica a Siviglia e ho assistito un professore della mia facoltà nel suo studio. Pertanto, dopo aver conseguito il diploma universitario, possedevo già un certo livello di conoscenza del lavoro e di come gestire una clinica odontoiatrica. Inoltre, mi sono tenuta aggiornata frequentando diversi corsi e convegni.

2. Che differenze nota con il sistema educativo italiano? 

La differenza principale riguarda lo stage: mentre in Spagna lo si fa dal secondo anno di laurea (nel mio caso con tema “introduzione alla clinica odontoiatrica”) ​​e si approfondiscono durante il quarto e il quinto anno (quasi interamente a livello pratico), in Italia gli studenti terminano il percorso senza aver potuto esercitare la professione, il che comporta un ritardo nell’accesso al mercato del lavoro, che si riflette in un maggiore impegno da parte del neolaureato. Tuttavia, ritengo che il grande sforzo a livello teorico richiesto agli studenti italiani sforna professionisti di grande eccellenza, come avviene nell’odontoiatria italiana.

3. Ha dovuto procedere con l’omologazione del suo titolo per poter esercitare in Italia? Se sì, si è trattato di un processo complicato?

Sì, ho iniziato tutto l’iter burocratico mesi prima di trasferirmi in Italia, e devo dire che è stato abbastanza semplice: consisteva principalmente in un documento del Ministero della Salute che riconosceva la possibilità di esercitare in Italia, il cosiddetto “good standing”, un certificato che garantiva la mia buona reputazione come odontoiatra e pertanto la possibilità di svolgere la mia professione nel “Bel Paese”; il mio certificato accademico personale; e infine in un dettato del Collegio dei dentisti di Roma per dimostrare la mia padronanza della lingua italiana.

4. Ritiene giusto quanto dettato dalla Direttiva Europea 2005/36/CE concernente il riconoscimento del titolo di studi esteri? Cosa pensa delle misure compensative imposte dal Ministero della Salute italiano per concedere l’abilitazione professionale a coloro che provengono da un percorso di studi estero?

Ritengo che sia giusto poter esercitare in qualsiasi Paese della CEE purché siano soddisfatti il ​​livello accademico necessario e i vari requisiti. Sinceramente, non so se negli ultimi anni (ho omologato il mio titolo di laurea 10 anni fa) l’iter di omologazione si è fatto più complicato.

5. Cosa l’ha portata a vivere e lavorare in Italia? 

Anche se suona molto romantico, l’ho fatto per la persona che attualmente è mio marito:  ai suoi tempi ho lasciato tutto per amore. In quel momento, lavoravo in una clinica odontoiatrica dove mi trovavo molto a mio agio, ma nonostante ciò, salutai la mia famiglia e gli amici per ricominciare tutto da zero qui in Italia.

6. Ha riscontrato delle difficoltà in ambito lavorativo provenendo da un percorso di studi straniero? (si intende sia a livello professionale che personale)

A livello formativo, mi sono sentita molto amata come spagnola dagli italiani. Tuttavia, senza alcun tipo di contatto, non è assolutamente facile ricevere proposte di lavoro, e nel caso in cui ciò avvenisse, si tratta di posizioni con un livello di responsabilità inferiore. Inoltre, c’è da sottolineare che in Italia finiscono l’università un anno dopo rispetto alla Spagna e senza aver avuto la possibilità di prendere parte a uno stage formativo. Insomma, l’iter per ottenere una posizione di un certo livello è alquanto lungo e faticoso.

7. Che differenze nota tra l’ambiente odontoiatra spagnolo e quello italiano? 

 Il profilo del dentista medio nei due Paesi è alquanto diverso: mentre in Spagna si tratta di una giovane donna (l’anno in cui mi sono laureata io, l’80% di noi erano ragazze), in Italia è quello di un uomo sulla sessantina, soprattutto in ambiti come la chirurgia orale. Ricordo ancora la prima volta che frequentai un corso presso il Collegio dei Dentisti di Roma, questo aspetto attirò molto la mia attenzione.

8. Se dovesse individuare un aspetto dell’ambiente odontoiatra spagnolo che Le piacerebbe portare in Italia, quale sarebbe? E uno italiano che manca in Spagna? 

Credo che l’ambiente odontoiatrico in Spagna sia meno competitivo; tra i professionisti c’è più cameratismo senza necessità di dimostrare che tu sia il migliore. D’altro canto in Italia, mi piace l’atteggiamento del paziente nei confronti del professionista, dal momento che si rivolgono a lui con più rispetto e si affidano alla clinica odontoiatrica tradizionale, tralasciando la fiducia nei numerosi franchising che sono emersi in questi ultimi tempi e che, fortunatamente, stanno perdendo poco a poco posizioni nel mercato del lavoro.

9. E ora passiamo all’argomento che è sulla bocca di tutti: coronavirus ed economia. Ha avuto notizia dai suoi colleghi spagnoli circa l’impatto del coronavirus sul settore dell’odontoiatria?

In Spagna l’impatto sull’economia in generale e sui consumi da parte del paziente è stato notevole. Nel mio caso, invece, in Italia i mesi successivi alla quarantena forzata sono stati positivi, con grande richiesta da parte del paziente di trattamenti odontoiatrici quali il ridimensionamento o il conservatore dentale. Si spera che questa tendenza continui così, e che finalmente il paziente comprenda l’importanza di avere una buona salute orale e del suo impatto a livello generale.

10. Se dovesse descrivere in poche parole il mondo post-covid, come sarebbe? 

Un mondo basato sulla scienza e governato da regole. e valorizzando l’importanza della prevenzione nella salute e nel nostro caso nella salute dentale.

Ringraziamo la Dott.ssa Merino per averci reso note le sue opinioni e aver fornito un quadro piuttosto dettagliato sulle principali differenze che caratterizzano Italia e Spagna in ambito odontoiatrico. 

Il filo rosso che le accomuna? L’importanza della prevenzione sul fronte sanitario