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Tecnico igene dentale

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Igienista dentale e assistente alla poltrona: che differenze ci sono

igienista-ASO

Igienista dentale e assistente alla poltrona sono due delle figure che più comunemente incontriamo nello studio di un dentista.

Vi siete mai domandati quali siano le loro competenze professionali? Ebbene, se lo avete fatto, ma non avete saputo trovare una risposta esaustiva, ve la forniamo di seguito.

La figura dell’igienista dentale 

In Italia, l’igienista dentale è un professionista che ha ottenuto una laurea triennale in Igiene Dentale, non acquisendo un titolo medico ma di operatore sanitario. 

In Spagna, la professione di igienista dentale compare nel 1986, quando viene creato il titolo professionale di secondo grado. L’origine di questa professione risale al XIX secolo, quando il dottor Alfred Fones affermò che esistevano una serie di mansioni che potevano essere realizzate da professionisti qualificati non odontoiatri, che però potevano collaborare a stretto contatto con loro. 

Per quanto venga riconosciuto l’immaginario collettivo lo percepisca come semplice assistente di un odontoiatra, il conseguimento di tale titolo permette anche all’igienista dentale di lavorare in completa autonomia, eseguendo pulizie dei denti sui pazienti.

Percorso di studi

In Spagna, a differenza dell’Italia, per diventare igienista dentale non è necessario essere in possesso di una laurea triennale. Il titolo che abilita all’esercizio della professione rilasciato in Spagna si ottiene realizzando un corso di formazione professionale (denominato Ciclo de Formación Profesional de Grado Superior), il quale ha una durata approssimativa di due anni. I corsi comprendono 14 materie più un tirocinio formativo, a cui si può accedere una volta superato il 70% delle materie previste e che può essere svolto in una struttura privata di conoscenza In nessun caso, può trattarsi di una clinica di proprietà familiare. In caso contrario, ci occuperemo noi di ricercare una struttura disponibile.

Mansioni dell’igienista dentale 

L’igienista dentale si occupa di diverse funzioni che possono essere suddivise in queste tre aree:

  • ambito amministrativo; 
  • ambito salute pubblica;
  • ambito tecnico-assistenziale.

Per quanto concerne la prima area, la principale mansione consiste nel collaborare alla programmazione e all’organizzazione dell’agenda e alla registrazione dei dati.

In quanto alle mansioni relative all’ambito salute pubblica, possiamo citare le seguenti: 

  • Raccogliere informazioni sullo stato del cavo orale
  • Realizzare esami del cavo orale sulla popolazione.
  • Favorire l’educazione sanitaria, fornendo istruzioni sull’igiene e sulla dieta adeguata da seguire. 

Infine, per quanto riguarda le mansioni in ambito tecnico-assistenziale, troviamo quanrto segue: 

  • Prendere impronte e fare radiografie
  • Eliminare tartaro e macchie dai denti
  • Collocare e ritirare la diga di gomma.
  • Realizzare la lucidatura delle otturazioni
  • Somministrare fluoruri topici.
  • Collocare e ritirare i fili di retrazione.
  • Apporre i sigillanti con tecniche non invasive. 

La figura dell’assistente alla poltona

Diversa è invece la figura dell’assistente alla poltrona di studio odontoiatrico, conosciuta anche come ASO. Per svolgere questo lavoro non è necessario intraprendere un percorso universitario o essere in possesso di una laurea in ambito medico, ma è sufficiente avere un diploma di scuola secondaria e, spesso consigliato ma non obbligatorio, frequentare di un corso di formazione al fine di ottenere un attestato qualificante.

In Spagna, il titolo non è riconosciuto dal Ministerio de Educación, pertanto le incombenze legate a questa figura professionale vengono svolte prevalentemente  da assistenti infermieri. 

Mansioni dell’ASO

I suoi compiti principali sono: 

  • Far accomodare i pazienti
  • Preparare i materiali e conservarli.
  • Pulire, disinfettare e sterilizzare gli strumenti
  • Controllare le attrezzature e i mobili.
  • Agevolare la vista, ritrarre i tessuti molli, cambiare le apparecchiature e aspirare (lavoro a quattro mani). 

Pertanto, l’assistente alla poltrona può interagire emotivamente ed empaticamente con i pazienti, ma non ha le competenze per lavorare su di loro, neanche per eseguire pulizie dei denti o valutazioni.


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Sintomi osteoporosi: come sapere se se ne soffre

sintomi osteoporosiOsteoporosi: sintomi e trattamento

Sapevate che nel corso della vita, circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni? La causa di ciò è l’osteoporosi, che colpisce circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa. 

Secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2020, l’8,1% della popolazione italiana ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni.

Le fratture da fragilità per osteoporosi hanno grandi conseguenze, sia in quanto a mortalità che a disabilità motoria.

Nelle seguenti righe, tratteremo nel dettaglio i sintomi di questa patologia e la tipologia di trattamento da adottare.

Che cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea. Le ossa tendono a diventare più porose, il numero e le dimensioni delle cavità o delle cellule al loro interno aumentano, sono più fragili, meno resistenti ai colpi e si rompono più facilmente.

Esistono due tipologie di osteoporosi:

  • Osteoporosi primaria: include le varietà post-menopausale e senile.
  • Osteoporosi secondaria: è dovuta a diverse patologie e all’assunzione di alcuni farmaci nel medio-lungo periodo.

Cause dell’osteoporosi 

Nel corso della vita si verificano numerosi cambiamenti metabolici all’interno dell’osso, alternando fasi di distruzione e formazione ossea. Queste fasi, oltre ad essere regolate da diversi ormoni, dipendono inoltre dall’attività fisica, dalla dieta, dalle abitudini tossiche e dalla vitamina D.

In condizioni normali, una persona raggiunge il picco di massa ossea (PMO) all’età di 30-35 anni. Dopo questo punto, si verifica una naturale perdita di massa ossea.

Le donne soffrono più frequentemente di osteoporosi per diversi motivi: il loro picco di massa ossea è spesso inferiore a quello degli uomini e la menopausa accelera alquanto la perdita di massa ossea (osteoporosi postmenopausale).

Esistono inoltre molte altre cause di osteoporosi:

  • alcolismo;
  • farmaci (glucocorticoidi, trattamenti ormonali utilizzati per la cura del cancro al seno e alla prostata…);
  • malattie reumatiche infiammatorie;
  • insufficienza endocrina, epatica, renale.

Sintomi

L’osteoporosi è definita un’epidemia silenziosa perché tende a non manifestare sintomi fino a quando la perdita di massa ossea è così significativa da provocare fratture. Le fratture più frequenti sono quelle vertebrali, dell’anca e del polso (frattura di Colles o frattura dell’estremità distale del radio). La frattura dell’anca è di particolare importanza perché è considerata un evento grave in quanto richiede un intervento chirurgico, il ricovero in ospedale e una perdita di qualità della vita per il paziente, anche se solo per un breve periodo di tempo.

Tra altri sintomi, troviamo:

  • Dolore al ginocchio
  • Calcoli Renali
  • Coxalgia
  • Cruralgia
  • Dolore al collo
  • Dolore all’anca
  • Dolore alla Mano e al Polso
  • Dolore alle ossa
  • Dolore dorsale
  • Dolori Muscolari
  • Fratture ossee
  • Gambe dolenti
  • Ipercalcemia
  • Ipercifosi
  • Iperlordosi
  • Mal di Schiena
  • Osteopenia
  • Reumatismi
  • Trombocitosi.

Diagnosi

Sebbene si tratti di una malattia silenziosa, i reumatologi hanno ad oggi a disposizione un’ampia gamma di strumenti per diagnosticarla precocemente e adattarne il trattamento. L’obiettivo di ciò è prevenire la perdita di massa ossea e combattere l’osteoporosi.

Esistono abitudini di vita che possono contribuire a migliorare la qualità delle ossa, come un’adeguata assunzione di calcio, l’esercizio fisico e il non fumare. L’apporto giusto può essere fornito da alimenti naturali ricchi di calcio (soprattutto il latte e i suoi derivati) o da integratori sotto forma di farmaci (sali di calcio). In quest’ultimo caso, la quantità e il programma di somministrazione devono essere monitorati dal medico.

Analogamente, la vitamina D è una sostanza essenziale per le ossa. Il suo fabbisogno giornaliero è soddisfatto principalmente dalla formazione di vitamina D nella pelle quando questa è esposta ai raggi solari.

Trattamento

L’obiettivo del trattamento dell’osteoporosi è quello di ridurre il numero di fratture da fragilità.

Come misura generale, si raccomanda di mantenere uno stile di vita sano, come una dieta equilibrata e ricca di calcio, la rinuncia al fumo e al consumo eccessivo di alcol, nonché l’esercizio fisico controllato quotidiano per prevenire le cadute. Inoltre, alcune persone possono richiedere integratori di calcio e vitamina D.

Il trattamento antiriassorbitivo è quello che previene la perdita di tessuto osseo. Questo gruppo comprende farmaci come i bifosfonati, il denosumab, i modulatori selettivi del recettore estrogenico (raloxifene, bazedoxifene) e gli estrogeni. Il trattamento osteoformante, come suggerisce il nome, stimola la formazione di nuova ossa e questo gruppo comprende la teriparatide. Infine, il farmaco con un meccanismo d’azione misto (antiriassorbente e osteoformante) è il ranelato di stronzio.

Tuttavia, il reumatologo valuterà le caratteristiche del paziente, la sua storia patologica e i fattori di rischio per l’osteoporosi e deciderà in ogni situazione quale sia il farmaco più appropriato in ciascun caso.


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Lingua gialla: cause e rimedi

Lingua giallaLingua gialla

Sapete a cosa è dovuto il fenomeno della cosiddetta lingua gialla? Nella maggior parte dei casi, questo sintomo si riscontra per la presenza di batteri, i quali aderiscono alle papille della mucosa linguale, creando una superficie ruvida e producendo dei pigmenti che formano una patina di colore giallo. 

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali cause e i possibili rimedi di questa patologia. 

lingua gialla

Cos’è la lingua gialla?

La lingua gialla può dipendere da molteplici cause. Nella maggior parte dei casi, ha una stretta relazione con una scarsa igiene orale, ma potrebbe essere associato anche alla consumazione di cibi e bevande di un determinato tipo. Tra le cause frequenti della lingua gialla, troviamo inoltre:

  • stati febbrili;
  • disidratazione; 
  • respirazione orale;
  • terapie farmacologiche;
  • fumo;
  • presenza di infezioni (es. mughetto o reazioni a piercing sulla lingua);
  • carenze alimentari (soprattutto di vitamine del gruppo B e ferro)
  • problemi digestivi (dieta squilibrata, alterazioni della flora batterica intestinale ecc.); 
  • presenza di lichen planus orale;
  • leucoplachia.

Infine, un colorito giallo sulla punta, al centro o nella parte posteriore della lingua può associarsi ad ittero, che indica a sua volta problemi al fegato o alla cistifellea.

Cause della lingua gialla

Scarsa igiene orale 

Trascurare la propria igiene orale può avere come conseguenza che le cellule della pelle e i batteri si accumulino sulle papille della lingua. A loro volta, i batteri tendono a rilasciare dei pigmenti che ingialliscono la lingua.

Lingua pelosa nera

Avete mai sentito utilizzare il termine “lingua pelosa nera”? Si tratta di un evento innocuo causato dalla crescita esponenziale di cellule morte della pelle sulla lingua. Di conseguenza, questo fa sì che le papille diventino più grandi e batteri, sporco, cibo e altre sostanze si accumulino su di essi con grande facilità, generando colori diversi in superficie.

Prima che diventi nera, la lingua tende a virare verso il giallo. Alcuni dei fattori che ne favoriscono l’insorgere sono:

  • fumo, 
  • consumo eccessivo di caffè o alcool, 
  • bocca asciutta, 
  • assunzione di alcuni antibiotici come le tetracicline 
  • alimentazione poco bilanciata.

Oltre all’ingiallimento altri sintomi della lingua nera pelosa possono essere i seguenti: 

  • sensazione di bruciore sulla lingua, 
  • soffocamento o solletico, 
  • sapore strano nel cavo orale
  • alito cattivo.

Bocca secca 

La secchezza delle fauci dipende dalla scarsa quantità di saliva presente nella bocca, che aiuta a prevenire la carie. Inoltre, ciò può provocare macchie gialle sulla lingua. 

Se la bocca risulta anormalmente secca, l’accumulo di batteri può portare a macchie gialle sulla lingua.

I fattori che possono contribuire alla secchezza delle fauci sono:

  • effetti collaterali dei farmaci; 
  • malattie come la sindrome di Sjogren (si tratta di un disturbo autoimmune in cui le ghiandole che producono lacrime e saliva vengono distrutte, causando secchezza delle fauci e degli occhi);
  • diabete; 
  • radioterapia e chemioterapia;
  •  respirare attraverso la bocca mentre si dorme.

Lingua a carta geografica 

La lingua a carta geografica è una particolare patologia che si verifica quando mancano alcune papille sulla lingua. Per tale motivo, la superficie si presenta molto simile a una cartina geografica. 

Le macchie sono spesso rosse, ma possono anche avere sfumature giallastre.

Assunzione di farmaci

L’assunzione di antibiotici può causare lo sviluppo del mughetto orale, un’infezione causata da una crescita esponenziale del lievito Candida albicans. Ciò provoca l’insorgenza di macchie bianche o giallastre sulla lingua, labbra, gengive e guance interne.

Altri farmaci che causano questo colorito antiestetico sono quelli che contengono ferro, farmaci psicotropi che causano secchezza della bocca, farmaci antimalarici, contraccettivi orali, , farmaci chemioterapici, zidovudina, lansoprazolo, ecc.

Sigarette e tabagismo

Le sostanze chimiche contenute nelle sigarette e nel tabacco da masticare possono rendere la lingua gialla. 

Dieta squilibrata

Alcuni cibi e bevande possono rendere la lingua gialla o marrone in maniera temporanea. I più incisivi sono:

  • tè;
  • caffè;
  • caramelle con colorante giallo;
  • patatine o cracker.

Ittero 

Si definisce ittero la colorazione che provoca l’ingiallimento della pelle, sclere e mucose causata dall’innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue

È dovuto a un’aumentata produzione di bilirubina e/o a un’impossibilità da parte del fegato di effettuare il processo di coniugazione con acido glucuronico. La produzione di bilirubina aumenta in corso di un’aumentata distruzione di globuli rossi.

Condizioni gastriche 

La gastrite è un’infiammazione del rivestimento dello stomaco. Alcune persone con gastrite, soprattutto chi sviluppa la patologia in modo cronico, tandono ad avere una patina gialla sulla lingua.

Rimedi

Il rimedio da applicare fin da subito è una corretta igiene orale per rimuovere tutti i residui di cibo dai denti, proteggendo la bocca da carie e batteri.

Inoltre, seguire un regime alimentare sano ricco di fibre, un’idratazione costante che mantenga la bocca umida, abolire il fumo e il consumo di tabacco e alcool, possono essere rimedi altrettanto utili per combattere la formazione della patina. 

Pulire la lingua è anche un modo di combattere l’alitosi: il cattivo odore è infatti provocato dalla permanenza di batteri sulla lingua. infine, ricordate di fare uso di bicarbonato insieme allo spazzolino e al dentifricio.

Prevenzione

Le cause della lingua gialla sono molteplici. Qui di seguito, ricordiamo le più importanti.

In primis, l’importanza dell’alimentazione: fibre e alimenti sani come frutta e verdura e una corretta idratazione giornaliera rappresentano il miglior metodo di prevenzione, così come:

  • evitare cibi molto salati, come salumi, formaggi stagionati, ecc.;
  • evitare gli alcolici;
  • evitare il fumo.

Per non incorrere nei disturbi che possono affliggere la nostra cavità orale, è importante dedicare ogni giorno il giusto tempo alla pulizia dentale.

Infine, l’utilizzo di spazzolino e filo interdentale e di risciacqui compiuti con il collutorio permette di eliminare dalla bocca i residui di cibo, che, se depositati, generano placca batterica che si insinua fra i denti e sulla lingua.


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Denti e zucchero: come prevenire le carie

denti e zuccheroDenti e zucchero

Denti e zuccheri, un dilemma senza tempo. Quando consumiamo cibi o bevande che contengono zucchero, stiamo nutrendo involontariamente i batteri che abitano la parete esterna dei denti. Questi, infatti, digeriscono gli alimenti ingeriti e si nutrono in particolar modo degli zuccheri, i quali producono degli acidi che corrodono gradualmente lo smalto dentale, causando le carie. Pertanto, più cibi zuccherati consumiamo nell’arco della giornata, più metteremo i denti a rischio di essere attaccati da acidi che provocano carie.

Come comportarsi?

Gli alimenti zuccherini hanno pertanto un ruolo determinante nella formazione della carie.

Maggiore sarà la permanenza di questi cibi nel cavo orale e maggiore sarà il rischio di sviluppare tale patologia.

Qui di seguito alcuni comportamenti da seguire

  • seguire una dieta equilibrata ricca di cereali, frutta, verdura, proteine e latticini dal basso contenuto di grassi;
  • evitare i cibi zuccherati che rimangono in bocca a lungo, quali caramelle dure, appiccicose o gommose;
  • ridurre la quantità di spuntini tra un pasto e l’altro;
  • consumare spuntini sani, come frutta, yogurt e gomme senza zucchero;
  • mangiare dolci e cibi zuccherati solo a fine pasto o prima di lavare i denti;
  • controllare le etichette dei cibi per individuare la presenza di zuccheri “nascosti”;
  • prediligere l’acqua al posto di bibite gassate e succhi di frutta, entrambi ricchi di zuccheri;
  • lavare i denti a fondo dopo ogni pasto;
  • utilizzare il filo interdentale una volta al giorno; 
  • usare dentifricio al fluoro.

Prevenzione

La miglior cura è senza dubbio la prevenzione. Qualora la carie fosse al primissimo stadio, è possibile iniziare una terapia al fluoro, una tecnica che aiuta il dente a rinforzare lo smalto e a contrastare lo sviluppo della carie.

Nel caso invece in cui la carie si trovi in uno stadio avanzato tale da richiedere terapia conservativa, il medico odontoiatra dovrà intervenire con la procedura di otturazione o di devitalizzazione, a seconda delle esigenze del paziente.


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Sensibilità dentale: cure e rimedi

sensibilità dentaleSensibilità dentale

La sensibilità dentale è una condizione dentale che può svilupparsi tra i 20 e i 50 anni in conseguenza di disturbi quali recessione gengivale e usura dello smalto

Tale patologia si sviluppa quando la dentina, la parte interna del dente, diviene esposta. La dentina si trova sotto lo smalto o il cemento (nella parte sotto gengivale del dente). 

Nelle prossime righe, vi spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste questa patologia, le possibili cause e i rimedi. 

In cosa consiste la sensibilità dentale?

I denti sensibili possono essere associati a stimoli alquanto dolorosi, che insorgono nel momento in cui si ingeriscono cibi dolci, acidi, caldi o freddi ed entrano in contatto con i denti. Inoltre, uno spazzolamento troppo energico, l’acqua o la pressione generata dall’attività masticatoria possono produrre questa sensazione fastidiosa, spesso intollerabile.

Cause

Da cosa dipende la sensibilità dentale?

Come indica My Personal Trainer, più che di denti sensibili, gli esperti preferiscono parlare di ipersensibilità dentinale. Questa condizione riconosce cause patologiche; in tal caso, i denti sensibili possono essere segno di:

  • Usura dello smalto da bruxismo, eccessiva frequenza o intensità di lavaggio dei denti ecc.;
  • Carie incipiente o avanzata (a seconda della soglia di sensibilità del paziente);
  •  Trauma dentale maggiore o microtraumatismi ripetuti.

oppure non patologiche, come risultato di:

  • Recessione gengivale da spazzolamento troppo aggressivo e tecnicamente scorretto, oppure da infiammazione gengivale);
  • Alcune terapie odontoiatriche ed interventi di chirurgia parodontale;
  • Variante fisiologica in pazienti ipersensibili, ossia con una bassa soglia del dolore.

Esiste una certa controversia riguardo l’eziologia di questo dolore, anche se l’ipotesi idrodinamica è quella che viene maggiormente accettata. Secondo ciò, i fluidi contenuti nei tubuli dentinali si alterano a causa dei cambi termici, fisici o osmotici, stimolando recettori di pressione che portano all’eccitazione nervosa, la quale si traduce in dolore dentale.

In situazioni di salute, la dentina è protetta dal mezzo orale dallo smalto (corona) e dal cemento (radice). Lo smalto è la parte più dura dell’organismo. Il cemento, maggiormente fino, debole e poroso dello smalto, viene protetto dalle gengive. Tuttavia, in determinate zone, può essere che ci sia poco smalto o cemento che, nel caso in cui si perdesse, esporrebbe i tubuli dentali al mezzo orale.

In caso di recessione gengivale, il cemento rimane in contatto con con il mezzo orale e con frequenza si perde, dal momento che si consuma per lo spazzolamento o l’utilizzo di stuzzicadenti.

Come curare la sensibilità dei denti

In caso di sensibilità dentale o gengivale, in primis è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia e accertare l’assenza di carie, fratture o malattie parodontali. Qualora i denti sensibili siano colpiti da simili patologie, risulta utile l’impiego di collutori e dentifrici specifici, contenenti fluoro o altre sostanze rimineralizzanti, capaci di dare sollievo dalla sensibilità e proteggere lo smalto danneggiato.

Il fluoro esibisce un’azione mineralizzante sulle superfici dello smalto dentario dei giovani e di rimineralizzazione su quello degli adulti. Tale azione è associata ad un leggero potere antiplacca e ad un’attività desensibilizzante netta (negli adulti), dal momento che determina la formazione di uno strato di fluoruro di calcio che forma una pellicola protettiva, rimineralizzante e desensibilizzante. In presenza di denti sensibili risultano potenzialmente utili anche dentifrici a base di idrossiapatite, una componente naturale che agisce creando una barriera fisiologica contro ipersensibilità, placca, tartaro e carie. Non a caso, l’idrossiapatite è la componente prevalente di ossa e denti.

Nei casi di maggiore sensibilità dentale, esistono anche degli interventi basati sull’applicazione di resine fluorate che sigillano i tubuli dentinali. Questi preparati vengono applicati nelle aree sensibili dello smalto. Il dentista può inoltre avvalersi di dispositivi elettromedicali per favorire la rimineralizzazione dentale e la chiusura dei canalicoli.

Infine, se la sensibilità è causata da recessioni gengivali, è possibile trattare il problema con un intervento di chirurgia gengivale, che ha lo scopo di fornire una nuova copertura della radice ed una protezione che possa risolvere il problema dei denti sensibili.


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Corona dentale, tutto quello che c’è da sapere

corona dentaleCorone dentali

La corona dentale, altrimenti definita capsula in ambito dentistico, ha lo scopo di proteggere e ricoprire il dente nella sua totalità. L’obiettivo? Ripristinare efficacemente la funzione masticatoria ed estetica del dente in questione. 

Nelle prossime righe, tratteremo nel dettaglio le caratteristiche di questo supporto protesico. 

corona dentale

Cos’è la corona dentale

La corona (altrimenti detta capsula) è un supporto protesico costituito da un cuore metallico altamente resistente e dotata di un rivestimento lucido in resina o ceramica. 

La capsula protesica ha lo scopo di ricoprire un dente gravemente danneggiato, rafforzandone la struttura e proteggendolo da inevitabili fratture. L’intervento che prevede l’inserimento della capsula sul dente viene definito “incapsulazione dentale”.

Quando ricorrere alla corona dentale

Gli specialisti consigliano ricorrere all’uso della corona dentale nei seguenti casi: 

  1. Il dente è colpito da estese carie e non può essere risanato da una semplice otturazione. 
  2. Il dente è particolarmente indebolito e si rende necessario rinforzarlo per prevenirne la caduta (a seguito ad esempio di una devitalizzazione).
  3. Il dente risulta compromesso da pulpite (infenzioni della polpa dentale).
  4. Il dente è scheggiato, rotto o seriamente lesionato.
  5. Lo smalto dentale risulta danneggiato da una patologia.

Materiali

Oggigiorno, i materiali impiegati per la realizzazione di corone dentali sono i seguenti: 

  • zirconio (la corona dentale in zirconio si compone di una struttura in zirconio e di un rivestimento esterno in ceramica. La parte in zirconio assicura sufficiente durevolezza e resistenza alla corona dentale, è perfettamente biocompatibile, anallergica, coprente, esteticamente ad altissima resa);
  • ceramica (detta anche in ceramica integrale, tutta in ceramica);
  • metallo-ceramica (una lega particolare);
  • metallo-resina;
  • resina (generalmente una corona dentale provvisoria sono realizzate in resina).

Applicazione 

L’intervento che prevede l’inserimento della corona dentale viene definito “incapsulazione dentale”

La sua applicazione si compone dei seguenti step:

  • Prima di procedere con l’incapsulazione dentale, è necessario rimuovere la corona naturale del dente danneggiato, al fine di creare lo spazio sufficiente per inserire la capsula dentale.
  • Dopo aver rimosso la corona naturale danneggiata, si esegue un’impronta dentale.
  • In seguito, verrà applicata una capsula dentale provvisoria, composta da resina acrilica. 
  • Prima di procedere con l’applicazione della capsula definitiva, al paziente viene chiesto di valutarne forma e colore
  • Una volta pronta, la capsula dev’essere testata direttamente nel paziente, in modo da poter eventualmente essere ritoccata o modificata prima di essere fissata in maniera definitiva.
  • Una volta definita secondo le necessità del paziente, la capsula potrà essere cementata nel dente.

Come curare una capsula dentale 

Come i denti naturali, le corone dentali richiedono un’accurata igiene dentale: il dente incapsulato necessita delle medesime cure di un dente naturale. 

Come indica My Personal Trainer, questi sono i passi da seguire: 

  • Lavate i denti almeno tre volte al giorno e dopo ogni singolo spuntino
  • Prestate attenzione ai dentifrici troppo aggressivi; potrebbero danneggiare lo smalto dei denti
  • Fate uso del filo interdentale almeno una volta al giorno
  • Limitate l’assunzione di caffè, e cioccolato
  • Evitate di fumare
  • Sottoponetevi a interventi di pulizia dentale professionale

In conclusione, la corona dentale presenta diverse caratteristiche in quanto a materiali adottati, necessità d’uso e colore. L’obiettivo comune? Ripristinare un’estetica dentale perfetta, assieme a una funzione masticatoria ottimale. 


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Denti del giudizio: quali sono e quando estrarli

Agregar-un-titulo-2021-09-02T103528.282Denti del giudizio

I denti del giudizio sono solitamente quattro e vengono così chiamati perché solitamente compaiono tra i 18 e i 25 anni, un’età che viene definita “epoca del giudizio”. Chiamati anche ottavi o terzi molari, sono gli ultimi denti delle arcate dentarie. Talvolta, è possibile che ne compaia qualcuno in più (iperdonzia) o qualcuno in meno (ipodonzia). Quando sono più di quattro, è meglio procedere con l’estrazione dei denti del giudizio. 

denti del giudizio

Perché compaiono i denti del giudizio

I denti del giudizio sono del tutto inutili ai fini della masticazione, pertanto perché erompono? Un tempo, gli uomini primitivi erano caratterizzati da una mascella molto più grande rispetto alla nostra, in quanto dovevano masticare cibi non cotti e pertanto più duri. In seguito, con la scoperta del fuoco, i cibi si sono cominciati a cuocere e sono diventati più morbidi. Pertanto, l’evoluzione della specie umana ha portato ad aumentare le ossa del cranio per fare spazio a più materia grigia, e a diminuire il volume delle ossa mascellari. Di conseguenza, il numero dei denti molari è diminuito. 

Sintomi

Quando i denti del giudizio iniziano a erompere, i sintomi sono i seguenti: 

  1. Inizia con un lieve dolore alla gengiva.
  2. La gengiva inizia a gonfiarsi.
  3. Il gonfiore può aumentare fino a modificare il profilo del volto.

Questi sintomi possono anche essere accompagnati da febbre e mal di testa.

Rimedi naturali e farmaci per il dente del giudizio

Per controllare il dolore ai denti del giudizio, si può ricorrere a differenti farmaci antinfiammatori, quali paracetamolo o ibuprofene. Tuttavia, è meglio far uso di quest’ultimi quando la sintomatologia è molto intensa. Oltre ai comuni antinfiammatori da assumere in pillole o bustine, in commercio puoi trovare degli spray che vanno applicati nella zona dolente.

Per evitare di assumere troppi farmaci, ci sono altri accorgimenti che puoi adottare.

  • Prima di tutto, è bene evitare di spazzolare i denti in maniera troppo energica per non infiammare ulteriormente la zona.
  • Nel caso in cui l’infiammazione non sia particolarmente intensa, praticare un massaggio della zona può aiutare
  • Rimedi naturali, quali risciacqui con acqua e sale, possono aiutare a disinfettare le gengive. Inoltre, alcuni frutti o erbe possiedono proprietà lenitive ed antinfiammatorie.

Ascesso del dente del giudizio

Data la posizione anomala dei denti del giudizio, quest’ultimi sono difficilmente raggiungibili dallo spazzolino. Per tale motivo, si formano degli ascessi che devono essere curati tramite una terapia farmacologica. Per la soluzione definitiva si deve procedere, a guarigione avvenuta dell’ascesso, all’estrazione dente del giudizio.

Quando bisogna procedere con l’estrazione?

Non sempre è necessario procedere con l’estrazione dei denti del giudizio. 

Infatti, quando sono perfettamente allineati e non creano disturbi di alcun tipo, i denti del giudizio possono anche rimanere nella loro sede naturale per tutta la vita. 

Ad ogni modo, ciò che è certo, è che l’estrazione dei denti del giudizio si rivela indispensabile nelle seguenti circostanze:

  • Denti del giudizio affetti da carie o pulpiti: in questo caso, si sconsiglia vivamente di sottoporsi ad un intervento di otturazione o di devitalizzazione per correggere l’infezione, in quanto si andrebbe a salvare un dente inutile ai fini della masticazione. 
  • I denti del giudizio sono gravemente danneggiati da ascessi dentali o altre complicanze. 
  • Il dente del giudizio cresce in modo scorretto e non è allineato con gli altri denti.
  • Il mancato/incompleto sviluppo dei terzi molari può causare mal di denti e infiammazione gengivale. Inoltre, un difetto di crescita dei denti del giudizio crea una sorta di avvallamento gengivale, entro il quale i batteri possono penetrarvi, dando avvio ad una serie di danni ed infezioni che vanno via via degenerando.
  • Non trovando spazio sufficiente, un dente del giudizio parzialmente intrappolato nella gengiva spinge gli altri, provocando denti storti, difficoltà masticatorie ed affollamento dei denti.  
  • I denti del giudizio rimangono incastrati nell’osso mandibolare e non sono visibili a occhio nudo. La permanenza di questi denti nei mascellari può generare cisti che, a lungo andare, favoriscono infezioni o indeboliscono l’osso portante.
  • I denti del giudizio crescono orizzontalmente e, spingendo sui secondi molari, provocano dolore durante la masticazione. La crescita obliqua dei denti del giudizio favorisce il deposito di residui di cibo sulle fessure gengivali: anche in tal caso, i batteri avviano processi infettivi che si traducono in carie e pulpiti.
  • I denti del giudizio sono in soprannumero.
  • I denti del giudizio si scheggiano o si rompono, favorendo la penetrazione dei batteri al loro interno. 

Vuoi intraprendere la carriera in igiene dentale ma non sai come conciliare vita professionale e studio? Allora ILERNA Online Italia fa al caso tuo: 2.000 ore di intenso apprendimento con i migliori del mercato della formazione professionale.

L’igiene orale e il salto di carriera: la parola a Gaia

charla-gaia_IGGaia e un sogno da realizzare

Ospite di oggi della rubrica “La parola agli studenti”?

Si chiama Gaia ed è una delle nostre studentesse di igiene dentale. Gaia si è unita alla famiglia di ILERNA Online nel 2019 con la speranza di convertirsi in un’eccezionale professionista dell’igiene orale.

Siete curiosi di dare un’cchiata all’intervista che ci ha gentilmente rilasciato? Allora proseguite con la lettura.

igiene orale

1. Perché hai scelto ILERNA Online Italia? 

Ho scelto ILERNA Online Italia perchè volevo regalarmi la possibilità di intraprendere un percorso didattico e formativo che non inibisse i mei impegni lavorativi. Nutrivo da tempo il desiderio di ampliare le mie conoscenze e la mia preparazione in ambito sanitario, oltre al sogno di diventare una professionista capace e preparata nel campo dell’igiene orale. 

2. Come sei venuta a conoscenza della nostra scuola? 

Sono venuta a conoscenza di questa scuola attraverso il consiglio di un’amica, che aveva da poco portato a termine con entusiasmo, il ciclo di studi con ILERNA Online Italia.

3. Cosa ne pensi del metodo di studio ILERNA? 

Credo che il metodo di studio proposto da questa scuola sia capace di catturare l’attenzione dei propri studenti attraverso approcci educativi stimolanti e mai banali. I professori uniscono alle lezioni online, materiale interattivo ricco di informazioni e di nozioni chiare ed esaustive, rispondendo ai possibili dubbi di noi studenti, con cordialità ed in tempi tempestivi.

4. Come vedi il tuo futuro a livello professionale? E quali credi che siano i nostri punti di forza?

Grazie ad ILERNA Online Italia il mio sogno di diventare un’igienista dentale, si sta realizzando! Nel mio futuro ora, vedo indipendenza e appagamento, per aver pienamente soddisfatto le mie aspirazioni professionali ed intellettive. Tutto questo senza dover rinunciare al mio attuale lavoro, che mi tiene impegnata per molte ore durante l’intero arco della giornata. 

Questo è il grande successo di questo istituto, dare la possibilità ai propri allievi di conseguire un traguardo accademico, senza limitarli ad orari inflessibili per assistere alle lezioni o per svolgere le attività scolastiche domiciliari. 

5. Consiglieresti il nostro istituto? Perché?

Consiglio a tutti coloro che desiderano diventare professionisti capaci, competenti e specializzati nell’ambito dell’igiene orale, di affidarsi ad ILERNA Online Italia e a tutto lo staff che ne fa parte! Il team di questa scuola vi seguirà passo per passo nell’evoluzione da studenti ad esperti conoscitori della materia!

6. Descrivi in tre parole la tua esperienza presso la nostra scuola. 

Posso dire con fermezza che la mia esperienza presso ILERNA Online Italia è appassionante, avvincente e soprattutto molto appagante.

Ringraziamo Gaia per le gentili parole spese sul nostro Centro. Siamo certi che a fine percorso si convertirà in aun professionista capace e competente.


Tempo fa, un’altra delle nostre studentesse, Barbara, ci ha gentilmente rilasciato un’intervista, focalizzandosi sui vantaggi della didattica a distanza. Per maggior dettagli a riguardo, cliccate al seguente bottone:

Nove consigli su come affrontare gli esami

consigli su come affrontare gli esamiConsigli su come affrontare gli esami

Onliners,  che ne dite di alcuni utili consigli su come affrontare gli esami?

In questo articolo, vi forniremo una serie di consigli per affrontare al meglio le prove che vi aspettano nel corso di questa settimana. 

Scopritene tutti i segreti nelle prossime righe. 

consigli su come affrontare gli esami

Cosa fare prima dell’esame 

Parlate con il professore

Durante il semestre, vi consigliamo di mantenere vivo il contatto con il professore. In caso di dubbi o domande, non rimuginate a lungo su quale potrebbe essere la risposta corretta: rivolgiti direttamente al professore attraverso Campus. Saranno a vostra completa disposizione e vi risponderanno in meno di 24 ore.

Lavorate sul materiale 

Per affrontare un esame al meglio, è fondamentale lavorare sul materiale che avete a disposizione. Mentre studi:

  • Organizzate gli appunti che avete raccolto durante la lezione: gli appunti sono una risorsa importante per organizzare il vostro studio. L’ideale sarebbe annotare tutte le parole chiave e i macro concetti più importanti menzionati dal professore, per poi approfondirli e ricercarli sui materiale che avete a disposizione su Campus;
  • Create delle mappe concettuali: fare schemi o creare mappe concettuali è un metodo efficace per ricordare con facilità le nozioni più importanti.

Non procrastinate

 Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi. Prima di dare inizio a una buona sessione di studio, è importante fissare una tabella di marcia. Vi consigliamo di utilizzare un planner o creare un calendario con un semplice excel. Annotate le tasks che affronterete giorno per giorno, e ricordate: concedetevi una pausa ogni tanto, sarete molto più produttivi!

Concentratevi durante la sessione di studio 

Vi è mai successo di perdere la concentrazione durante una sessione di studio? Qui di seguito vi indichiamo alcuni consigli su come recuperarla: 

Se hai problemi a trovare la concentrazione nello studio, ti consigliamo di:

  • Ascoltate musica classica: diverse ricerche hanno dimostrato che la musica classica è in grado di agire positivamente sul nostro livello di concentrazione;
  • Concedetevi una pausa: talvolta è la stanchezza a giocare brutti scherzi e a farci perdere la retta via. Evitate sessioni di studio massacranti: concedetevi una una passeggiata all’aria aperta o 20 minuti della vostra serie preferita. Tuttavia, fissate un tempo specifico al vostro riposo: una piccola pausa non può trasformarsi in diverse ore di dolce far niente. 
  • Ritrovate la vostra motivazione: stress da prestazione o poca motivazione? Stabilite degli obiettivi e ritrovate la voglia di studiare pensando al vostro futuro professionale. 

Gestite lo stress

Imparare a gestire lo stress e le pressioni derivanti dal carico di studio è di fondamentale importanza per superare brillantemente la sessione d’esame.

Ci sono diverse tecniche per rilassarvi e abbandonare i pensieri negativi. Tra le tecniche migliori, l’Università Niccolò Cusano indica le seguenti: 

  • sedetevi sul divano o una poltrona  mantenendo la schiena dritta;
  • chiudete gli occhi e prestate attenzione a ciò che vi circonda: riuscirete a percepire rumori che prima  non avvertivate;
  • respirate profondamente e in modo naturale;
  • scansionate il vostro corpo e cercate di individuare quelle parti che avvertite come particolarmente tese. Tentate di sciogliere questa tensione nella vostra testa e ripetete a voi stessi di rilassarvi;
  • aprite gli occhi e affrontate la vostra giornata con tutta la positività che avete in corpo. 

 Svolgete la simulazione d’esame

Prima dell’esame ufficiale, i vostri professori caricheranno una simulazione d’esame in modo tale che possiate prendere atto di questa nuova modalità. Sottolineiamo che questa simulazione non ha alcun valore accademico  e costituisce una semplice prova per agevolarvi nel corso dell’esame ufficiale. 

Poco prima dell’esame 

Non guardate i social network 

L’avvento dei social network ha generato la cosiddetta FOMO (Fear Of Missing Out) ed è una nuova forma di ansia sociale che riguarda soprattutto i giovani. In parole povere, si tratta della paura di essere tagliati fuori: il pensiero costante che gli altri stanno facendo qualcosa di più interessante di noi e che ci stiamo perdendo quel qualcosa. Pertanto, vi consigliamo di evitare di visionare i vostri account prima dell’esame: potrebbero generare stress inutile.

Eliminate la caffeina

Il caffè può rivelarsi il peggior nemico in vista di un esame. Diversi studi dimostrano che oltre una certa soglia, la caffeina arriva a modificare la chimica del nostro cervello, creando una sorta di dipendenza.

Il nostro organismo diventa sempre più resistente alle sostanze presenti nel caffè, richiedendo una quantità sempre maggiore della bevanda per ottenere gli stessi effetti. Tuttavia, gli effetti negativi si accumulano nel tempo: ansia e nervoso sono i due nemici giurati dello studente sotto esami, ma sono le prime controindicazioni a farsi sentire. Può addirittura subentrare l’insonnia, a rendere ancora più difficile la fase di studio, e un senso di affaticamento

Durante l’esame 

Lavorate sull’esame

Gestire la prova nel modo giusto è importante per comunicare al professore tutto quello che hai studiato.

In particolar modo:

  • Leggete con attenzione le domande e organizzate nella vostra mente le risposte;
  • Gestite bene il tempo a disposizione per ciascuna domanda, in modo da poter rispondere a tutti i quesiti;
  • Prima di iniziare a scrivere, rileggete 2 o 3 volte le domande se necessario;
  • Rispondete  prima alle domande di cui siete sicuri della risposta e che attribuiscono un maggior punteggio;
  • Mantenete la calma  e cerca di riflettere per cercare una soluzione alla domanda di cui credete non conoscere la risposta.

 

 

Ricordate, Onliners! Qualora non doveste passare l’esame o non vi foste presentati, potrete ripeterlo nel corso della sessione straordinaria. Questi esami avranno luogo i giorni 12 e 13 febbraio, e saranno online. In tal caso, dovrete iscriverti agli esami della sessione straordinaria tramite la sezione “Iscrizioni” del Campus virtuale.

 

Per qualsiasi dubbio o domanda, non esitate a contattarci allo 02 82 94 49 45 o a scriverci a alunni@ilernaonline.it.

TORNA IL CYBER MONDAY DI ILERNA ONLINE ITALIA

Cyber Monday ILERNACyber Monday ILERNA

Vi siete persi il Black Friday e non sapete come rimediare? Non preoccupatevi! Il CYBER MONDAY arriva in vostro soccorso! 

Nelle prossime righe, vi spieghiamo come poter usufruire di uno sconto pari a 50€ sull’acquisto dei moduli del nostro Corso di igiene dentale

In qualità di centro leader nella formazione a distanza, non potevamo non celebrare la giornata dedicata agli acquisti su internet!

Cyber Monday di ILERNA Online Italia

Cyber ILERNA

Computer o cellulare alla mano…siete pronti per fare pazzie sull’ecommerce di ILERNA Online Italia? In quest’anno così particolare, pieno di sfide inaspettate, potete approfittarne per rafforzare le vostre competenza in materia di igiene dentale e aspirare a un salto di carriera. 

ILERNA Online Italia lancia il suo Cyber Monday con ben due giorni di anticipo! A partire dal 28 novembre sino al 30 novembre, potrai usufruire di un sensazionale sconto pari a 50€ sull’acquisto di almeno un modulo del nostro Corso di igiene dentale

Nel caso in cui ti sia già iscritto per il semestre che avrà inizio a febbraio, potrai godere di tale sconto sull’acquisto dei moduli che ti mancano. E se non sei ancora nostro alunno…unisciti adesso ai leader della formazione professionale! Qui si seguito ti spieghiamo come procedere.

Promozione attiva i giorni 28, 29 e 30 novembre

Hai a tua disposizione tre giorni interi per godere dell’offerta Cyber Monday firmata ILERNA Online Italia! La promozione rimarrà attiva dal 28 al 30 novembre 2020 (inclusi), non te la lasciar scappare! Usufruire dello sconto pari a 50€ sull’acquisto dei moduli del nostro Corso di Formazione in Igiene Dentale è facile come bere un bicchier d’acqua: 

  • Accedi al sito web di ILERNA Online Italia.
  • Seleziona il Corso di igiene dentale
  • Aggiungi al carrello almeno un modulo
  • Prima di procedere con il pagamento, inserisci il codice sconto “ILERNA50”. Automaticamente ti verrà applicato uno sconto pari a 50€ sull’importo totale del tuo acquisto. 

Ti ricordiamo che lo sconto ha valore solo sull’acquisto dei moduli del Corso di igiene dentale e non è applicabile su materiale didattico o altri servizi offerti dal nostro istituto. Inoltre, sarà possibile usufruire dello sconto una sola volta a alunno. 

Iscriviti adesso e dai una svolta alla tua carriera a partire da febbraio

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