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Giornata Mondiale per la Lotta contro il Tumore al Seno: cosa c’è da sapere

Giornata Mondiale per la Lotta contro il Tumore al SenoGiornata Mondiale per la Lotta contro il Tumore al Seno

Ottobre rosa, mese della prevenzione contro il tumore al seno. Oggi, 19 ottobre 2021, si celebra infatti la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Tumore al Seno.

Tra le prime cause di mortalità, il cancro al seno rappresenta più del 30% di tutti i tumori femminili. Ogni anno, si organizzano eventi in tutta Italia per sensibilizzare la popolazione sulle cause principali di questa patologia e per ricordare che la prevenzione è la chiave per combattere questo male. Fra le innumerevoli iniziative, ambulatori ambulanti e mammografie gratuite. 

In Lombardia, ad esempio, la LILT (Lega italiana per la lotta ai tumori) ha messo in campo una serie di iniziative riguardanti la cultura della prevenzione: 12 giornate saranno dedicate interamente a visite senologiche e mammografie gratuite per le donne over 40. 

Alcuni dati significativi 

Secondo i dati riportati dall’AIRC, il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia.

Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, il cancro al seno rappresenta più del 30%  di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia.

Tuttavia, nonostante l’incidenza (numero di nuovi casi) sia in leggera crescita, soprattutto nelle donne più giovani, la mortalità è in diminuzione di un 6% nel 2020 rispetto al 2015. Tuttavia, questa malattia rimane la prima causa di morte per tumore nelle donne.

Nel corso della pandemia, quasi tutte le risorse sanitarie erano concentrate sulla lotta al Covid-19. Inoltre, bisogna sottolineare che molto persone non si sono recate in ospedale per timore di contrarre il virus. Le conseguenze? Mancanza di controlli e prevenzione, ritardo nelle diagnosi, alterazione nelle terapie. Pertanto, è bene ricordare l’importanza della prevenzione e dei controlli periodici. Qualunque età è buona per cominciare, così come non vi è un’età per smettere.

Prevenzione

Grazie ai programmi nazionali di screening e all’assunzione di comportamenti salutari,  è possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi. Inoltre, l’AIRC ricorda  che allattare i figli aiuta a combattere il tumore del seno, in quanto l’allattamento permette alla cellula del seno di portare a termine la propria maturazione e di essere pertanto più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche.

  1. La mammografia è senza dubbio il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. I programmi di screening oncologico nazionale prevedono la possibilità di eseguire gratuitamente la mammografia ogni due anni per tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni di età. In caso di comparsa di sintomi o noduli, si consiglia di fare ricorso all’ecografia, un esame molto utile per esaminare il seno giovane. 
  2. È inoltre buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l’anno, indipendentemente dall’età.
  3. Infine, l’autopalpazione per individuare precocemente eventuali trasformazioni del proprio seno. Qui alcuni consigli su come eseguirla:
  • Con le braccia abbassate, assicurati che le mammelle non siano deformate, che non abbiano assunto un colore particolare e che i capezzoli non appaiano deviati. 
  • Colloca le mani sui fianchi e fai leggermente pressione. Inclinati leggermente in avanti e cerca una delle modifiche sopra menzionate. 
  • A questo punto, osserva i cambiamenti alle mammelle con le braccia stese verso l’alto. 
  • In piedi, con una mano collocata dietro la nuca, esplora tutta la mammella con movimenti circolari, iniziando dall’ascella fino ad arrivare al capezzolo. 
  • Effettua tutte le manovre precedentemente citate però stavolta sdraiata e con un cuscino dietro la schiena dal lato che si sta esplorando.
  • Porta a termine l’esplorazione stringendo il capezzolo tra le mani e osservando se vi è fuoriuscita anormale di liquido. 

Ricorda: 4 minuti possono salvarti la vita

Sintomi

In genere le forme iniziali di tumore del seno non provocano dolore. Eventuali noduli palpabili o addirittura visibili sono invece in genere segni di una forma tumorale già avanzata. La donna ha un ruolo attivo nel riconoscere eventuali alterazioni della forma del capezzolo, perdite da un capezzolo solo e cambiamenti della pelle o della forma del seno. Infine, un ingrossamento dei linfonodi ascellari potrebbe rappresentare un campanello d’allarme.

Ottobre rosa: non solo il seno

L’Ottobre rosa è per antonomasia dedicata al cancro al seno: circa una donna su otto, infatti, è colpita dal tumore alla mammella. Si tratta della patologia più nota, ma anche la più curabile. Tuttavia, il tumore ovarico è il più subdolo, e non riceve l’attenzione che si merita. I sintomi  sono spesso generici, sottovalutati dalle stesse donne. Non esistono test specifici per la diagnosi. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi arriva molto tardi, quando il tumore è già in fase avanzata. Ulteriore obiettivo di questo ottobre rosa 2021 è allora: ricordiamoci che non c’è solo il cancro al seno.  La prevenzione va fatta a 360 gradi.

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